Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Silvia Ruggeri

Voci da Grafica Veneta. Vite e lavoro nel capitalismo contemporaneo
14,00

Se ti guardo ti sento

Se ti guardo ti sento

Silvia Ruggeri

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni del Faro

anno edizione: 2021

pagine: 91

Cosa si prova a nascere sordi e a scoprire di essere l'unica della famiglia con questo deficit? Ce lo spiega Silvia Ruggeri, che è diventata sorda quando stava nel grembo della mamma la quale, in quel periodo, contrasse la rosolia. Nel libro sono presenti tutti i sogni da realizzare, le aspirazioni, le delusioni e le conquiste che hanno accompagnato Silvia nel corso della sua vita alla ricerca, con grande impegno e resilienza, dello status di persona "normale udente". Tutto questo è affiancato anche da una disanima della sordità, con consigli alle persone udenti di come approcciarsi e comportarsi con chi sente di meno e con l'invito ai sordi di lottare con tutte le proprie forze per cercare di realizzare i propri sogni, non facendosi influenzare da chi ci dice: "non ci senti, come puoi riuscire a farlo?".
12,00

Viaggio scalza

Viaggio scalza

Silvia Ruggeri

Libro

editore: Aletti editore

anno edizione: 2017

pagine: 68

“Viaggio scalza” è una raccolta poetica che scandisce un viaggio, personale e intimo, iniziato scalza tra i pavimenti di casa, con la penna di sempre tra le dita, e concluso sempre lì, tra quelle pareti, con la profonda sensazione di aver vagato a lungo e di esser ritornata cambiata. Qui le riflessioni nascondono, tra una velata malinconia, un sottile raggio di luce che, insinuandosi con discrezione, dona fiducia alle amarezze e ai versi sereno equilibrio nella generale armonia della produzione poetica. Pensieri, suggestioni, immagini ed emozioni sono stati compagni fedeli verso la scoperta di nuovi scenari e verità in cui perdersi. Ormai il viaggio è iniziato. Sulle prime, l’autrice è quasi incredula: “...ero talmente abituata al sogno – esordisce quasi in punta di piedi – da credere fosse solo apparenza, guardai sempre oltre e non osai mai”. Poi si dà coraggio e fa il primo passo: “Ti scrivo, non perché non so usare la voce, preferisco parlare tra i rami, davanti alla finestra, in silenzio”. Quindi il passo diventa più deciso: “Ammiro orizzonti là dove altri vedono arginati confini”, e poi addirittura volitivo, nel desiderio di “risalire, soprattutto da sola”. Il viaggio comincia in salita ma l’autrice non si scoraggia perché sa che “Arriva il tempo per tutto, anche per essere me stessa”.
12,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.