Libri di Sergio Gilles Lacavalla
Rockriminal e altre storie
Sergio Gilles Lacavalla
Libro: Libro in brossura
editore: Tempesta Editore
anno edizione: 2025
pagine: 532
A volte il rock’n’roll ti salva, altre ti uccide. In una stanza d’hotel, in un appartamento da star, su una strada di lampioni tristi, un’autostrada con il sole sfinito, un lampo di luce accecante e poi il buio di psicofarmaci, droghe, coltelli e pistole. "Rockriminal e altre storie" è un saggio narrativo ma anche un memoir e una raccolta di racconti su eroi sconfitti, amori finiti, tristezza e desideri nel paesaggio di un rock che pare, alla fine, distruggere tutto. Si può cadere nel delitto per inseguire un’illusione. Questo è un libro sui delitti e le illusioni.
Moonlight Motel, Parigi
Sergio Gilles Lacavalla
Libro
editore: Wojtek
anno edizione: 2020
pagine: 200
Quando non c'è giustizia, uccidere gli ingiusti è un atto divino. Questo pensiero si insinua nella mente di Jeanne la sera in cui la giovane donna guarda alla tv Jeanne d'Arc di Luc Besson. Non ci aveva mai fatto caso: lei, che vive segregata in casa, annichilita dagli abusi del marito, ha lo stesso nome della pulzella d'Orléans. E ha una missione da compiere, come le suggeriscono insistentemente le "voci": parole che trasudano dalle pareti ogni volta che Milla, la bambina della porta accanto, accende lo stereo dall'altra parte del muro, alza il volume e condivide con lei canzoni di guerra e d'amore. Ma cos'è e dov'è la sua Orléans, la città che deve a tutti i costi liberare? Per raggiungerla, Jeanne sa che dovrà macchiarsi di sangue nei quartieri e nelle strade che ricalcano i luoghi della Guerra dei Cent'anni. Il suo compagno d'armi, il ribelle e dissoluto Gilles - come il controverso luogotenente Gilles de Rais - è l'altra metà di una coppia di moderni paladini della spregiudicatezza e del bene; o di impudenti e spietati killer. Con l'inconfessato desiderio di un altrove che ha l'insegna del Moonlight Motel.
Rockriminal. Murder ballads. Storie di rock balordo e maledetto
Sergio Gilles Lacavalla
Libro: Copertina morbida
editore: Coniglio Editore
anno edizione: 2011
pagine: 507
"Padre, la dia a Johnny Cash". GIen Sherley, detenuto del carcere di massima sicurezza di Folsom, consegnò la sua canzone al cappellano della prigione. Nel penitenziario, quello era un giorno speciale. Il 13 gennaio del 1968, Johnny Cash salì sul palco della casa circondariale di Folsom. "Hello! l'm Johnny Cash", si presentò con la frase che sarebbe diventata consueta. I duemila detenuti lo salutarono esultando. Lui attaccò con Folsom Prison Blues, e quando cantò "But I shot a man in Reno, just to watch him die" ("Ma ho sparato a un uomo a Reno, giusto per vederlo morire") le urla e gli applausi dei detenuti si alzarono di più, e con essi i fucili dei secondini. Seduto sul letto del Moonlight Motel, Jeffrey Lee Pierce posò la pistola del suo Club vicino ai soldi. E attese con la televisione accesa. Uccidere verso un'alba illuminata dal Sole Nero. Uccidere per porsi "al di fuori dell'Ordine di questo mondo". L'8 agosto dopo l'assassinio, i Dissection suonano al Wacken Open Air in Germania. Alla Terza Divisione Omicidi della 51esima strada, Sid confessò: "L'ho uccisa io perché sono un fottuto cane bastardo". Ma come sono andate le cose non lo sapeva neanche lui. Non ricordava niente. La stanza era stata svaligiata, i quindicimila dollari (o ottanta che fossero) non c'erano più. Prefazione di Massimo Carlotto.