Libri di S. Focacci
Non solo cowboy. Un viaggio nelle storie più intriganti del selvaggio West
Tim Slessor
Libro: Copertina morbida
editore: Odoya
anno edizione: 2019
pagine: 392
I libri sul West spesso tralasciano i dettagli più intriganti... Per esempio che i giovani Stati Uniti raddoppiarono le loro dimensioni acquistando dalla Francia la Louisiana, nel 1803, col denaro preso in prestito dai britannici, e che questi documenti sul maggiore accordo immobiliare della storia sono, a tutt'oggi, conservati in una cassaforte di Londra. Butch Cassidy rimase davvero ucciso in Bolivia? Sembra invece che sia tornato negli Stati Uniti, sotto falso nome, per finire i suoi giorni nel West povero in canna. Nel 1935 propose perfino una sceneggiatura autobiografica ai produttori hollywoodiani, che la rifiutarono perché poco credibile. Se il ricco zio, proprietario di un ranch, l'avesse spuntata, Winston Churchill, scolaro dallo scarso profitto, sarebbe stato spedito nel Wyoming per diventare un cowboy, cambiando la storia del Novecento... E ancora, i retroscena della temeraria spedizione di Lewis e Clark, la visita inaspettata di una "regale turista" nella minuscola cittadina di Sheridan... Storie inedite che aggiornano e rinfrescano idee e luoghi comuni sulle leggendarie terre di frontiera a ovest del Mississippi. West è infatti molto di più di un'immensa distesa di territorio: si tratta di un ideale, di uno stile di vita, di un atteggiamento, un particolare modo di fare e di parlare.
Keith Richards
Victor Bockris
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2012
pagine: 480
Da oltre cinquant'anni Keith Richards è il chitarrista dei Rolling Stones, leader e anima creativa del gruppo, compositore, cantante e artista solista. Victor Bockris ci regala in questa biografia un ritratto sincero dell'artista, privilegiando a una narrazione tradizionale un collage di citazioni, testimonianze e interviste esclusive rilasciate allo stesso autore. Parlano così Anita Pallenberg, l'ex compagna di Richards, critici musicali come Chet Flippo, Nik Cohn e Albert Goldman, nonché la vecchia fiamma di Mick Jagger, Marianne Faithfull, convinta che il tormentato rapporto di Richards con le droghe abbia avuto inizio con la cacciata dal gruppo di Brian Jones, ritrovato morto nella sua piscina due settimane più tardi. Ed è lo stesso Richards a prendere la parola, raccontando del suo rapporto con Jagger e gli altri Stones, delle tensioni in seno alla band, delle sue dipendenze e dei suoi problemi con la legge. Bockris non risparmia al lettore i momenti più crudi, facendo emergere un personaggio profondamente complesso, tanto aggressivo e amante dell'eccesso quanto generoso e amabile. "Keith Richards" non è semplicemente un esaustivo racconto di questa figura fondamentale e leggendaria della musica rock. È la sua biografia definitiva.
Jim Morrison. L'autostrada alla fine della notte
James Riordan, Jerry Prochnicky
Libro: Copertina morbida
editore: Odoya
anno edizione: 2012
pagine: 349
Il personaggio rock che forse più di ogni altro vive ancora nell'immaginario di milioni di appassionati, molti dei quali non erano neppure nati quando la storia dei Doors finì, con la morte del cantante avvenuta a Parigi il 3 luglio 1971. Sempre più vivo, James Douglas Morrison, in arte Jim, ha modificato la percezione della musica rock in un momento storico cruciale, contribuendo a trasformarla da fenomeno di intrattenimento a contenitore culturale e specchio della società. In quella che è stata definita "la biografia più obiettiva, completa e professionale dedicata a Morrison", con stile agile e mai sensazionalistico, gli autori ricostruiscono e raccontano fatti noti e meno noti, fondando il proprio lavoro su nuove interviste, dischiudendo tante porte tenute a lungo volutamente chiuse e tentando di spiegare come la personalità di Jim Morrison sia sbocciata in maniera così folgorante. Il "caos controllato", lo "sciamano", lo "spinto", l'"oltre", la "morte": archetipi esplorati in cinque anni di musica e oltre dieci anni di poesia e scrittura di un cantante il cui caos era un turbine di messaggi anche quando l'artista si trovava davvero oltre i limiti dell'uomo, in una simbiosi pericolosa e affascinante. In prefazione al volume il prezioso e tagliente saggio di Frank Lisciandro.
Storie curiose di cani
Jan Bondeson
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2012
pagine: 240
Se ai cani è associato da sempre l'affezionato ruolo di compagni dell'uomo, le loro abilità a volte sorprendenti hanno rappresentato una fonte di fascino per i loro osservatori nel corso delle varie epoche. In "Storie curiose di cani" Jan Bondeson ci svela le incredibili vicende di alcuni fra i più straordinari cani della storia, utilizzando la scienza per analizzare alcuni dei più straordinari miti e misteri irrisolti della perduta storia dei cani. Fra Sette e Ottocento a lasciare la loro zampata su palchi e giornali furono numerosi cani-performer: dall'Erudito Cane Inglese, così bravo a far di conto da venir considerato la reincarnazione di Pitagora, al Barboncino Munito, capace di fare lo spelling in italiano e francese e grande giocatore di domino e al Terranova attore Carlo, degno antenato del ben più noto Rin Tin Tin. Alcuni dei più sorprendenti cani della storia appartenevano al proletariato canino: pensiamo ai "cani da girarrosto", ai Terrier lanciati nelle arene di ratti su cui si puntavano scommesse e ai cani mendicanti nelle stazioni ferroviarie. Il cane di Lord Byron apparteneva invece all'estremo opposto nella scala sociale canina, al pari dei suoi ricchissimi compagni destinati a ereditare ingenti somme di denaro da parte dei loro eccentrici padroni. Ad accompagnare la narrazione, un apparato iconografico con più di 130 immagini d'epoca.
L'ospedale rinascimentale. La cura del corpo e dell'anima
John Henderson
Libro: Copertina morbida
editore: Odoya
anno edizione: 2016
pagine: 544
Una dettagliata ricostruzione interdisciplinare degli aspetti medici, religiosi, architettonici e artistici dell'ospedale rinascimentale a Firenze. Un volume accattivante e riccamente illustrato, che ci conduce all'interno di sanatori come il Santa Maria Nuova descrivendo con grande cura i loro enormi reparti ed esplorando le vite di pazienti, medici e corpo infermieristico. Uno studio che rovescia la visione comune dell'ospedale rinascimentale come destinazione infernale per i poveri moribondi. Al contrario, i sanatori dell'epoca svilupparono terapie specializzate e sorprendentemente professionali, ospitando larga parte della popolazione: se i degenti registrati ogni anno erano oltre 6500, la percentuale dei decessi avvenuti durante le cure non superava il 1O%. Attingendo a numerosissime fonti originali, Henderson analizza il ruolo civico dell'istituzione ospedaliera. Riflette sullo stretto rapporto tra cure prescritte, dettami della religione e inestirpabili credenze popolari. Analizza le condizioni di vita tanto di chi riceveva i trattamenti, quanto di chi li prescriveva e di chi li amministrava, senza dimenticare il sostegno patronale e l'aspetto sociale di tali istituzioni. Per passare infine all'interesse architettonico di tali strutture che seppero diventare, allo stesso tempo, importanti centri di patrocinio artistico.
Manchester 1977-1996. La scena musicale nella voce dei suoi protagonisti
John Robb
Libro: Copertina morbida
editore: Odoya
anno edizione: 2013
pagine: 397
Dalla furia del punk allo stridore del Britpop, Manchester è stata il cuore dell'innovazione musicale. La rivoluzione cominciò quando i Buzzcocks ingaggiarono i Sex Pistols per due concerti alla Lesser Free Trade Hall nel 1976. L'etichetta musicale della città, la Factory, diede alla luce i Joy Division/New Order e gli Happy Mondays. Ci sono stati il genio cerebrale degli Smiths, e poi la rivalità tra Stone Roses e Oasis, a farla da padrone sulle principali testate musicali di tutto il mondo. La Hacienda, il locale della Factory, divenne celebre per tutti gli anni Ottanta come fucina dell'importante scena di Manchester, contraddistinta da uno stile e un sound unici. Dalle ceneri ancora fumanti di Manchester sorsero poi, negli anni Novanta, gli Oasis, enfants terribiles del Britpop. Ora, attraverso decine di interviste ai più orgogliosi figli di MaDchester, da Morrissey a lan Brown, John Robb raccoglie le testimonianze dei musicisti più loquaci, che ci raccontano senza filtri la storia della scena musicale che li ha portati a godere di un successo mondiale.
Patti Smith. Danzando a piedi nudi
Dave Thompson
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2013
pagine: 336
Quella raccontata da Dave Thompson mira a essere la vera storia di Patti Smith, una delle icone più rappresentative della musica rock americana, il cui carisma oltrepassa i confini tra generi musicali. Poetessa acclamata e artista a tutto tondo, portavoce di cause politiche progressiste, la Smith si lasciò alle spalle la sua difficile infanzia in una fattoria nel New Jersey del dopoguerra per diventare la regina della scena artistica della Grande Mela negli anni Settanta. Thompson delinea la brillante parabola della sua carriera, inclusi i quindici anni di semi-reclusione trascorsi a Detroit per occuparsi dei figli, fino al trionfale ritorno sulle scene. Un libro che è prima di tutto il ritratto di una performer che si è nutrita della linfa vitale di una New York percorsa da movimenti giovanili, tra musica e letteratura, fotografia e pittura. Un racconto appassionato e sensibile che unisce al materiale raccolto negli anni e alle interviste di chi l'ha conosciuta bene, le parole, le poesie e le memorie della stessa Patti. Dalle performance dei primi anni al connubio con Robert Mapplethorpe, passando per le tragedie personali e la rinascita degli anni Novanta.
All the madmen. Il lato oscuro del rock britannico. Barrett, Bowie, Drake, Pink Floyd, The Kinks, The Who
Clinton Heylin
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2013
pagine: 416
Alla fine del 1968 i Beatles erano troppo occupati a litigare fra loro per poter collaborare, mentre gli Stones erano fermi e nei guai: il rock inglese era in crisi. Heylin ci racconta cosa accadde dopo, e di come sei star Pete Townshend, Ray Davies, Peter Green, Syd Barrett, Nick Drake e David Bowie - viaggiarono fino ai confini della follia, alcuni di loro senza più riuscire a tornare indietro. Tra il 1971 e il 1973 il rock inglese dominava le frequenze radio, e i migliori interpreti di questa fervente scena produssero le loro opere fondamentali, pienamente concepite da entrambi i lati - luminoso e oscuro - di quella che sembrava essere una scossa d'assestamento psichica nell'inconscio collettivo dell'arcipelago britannico. Furono gli anni di alcuni tra gli album più influenti mai registrati: "Muswell Hillbillies" di Ray Davies, "Pink Moon" di Nick Drake, "Ziggy Stardust" e "Aladdin Sane" di David Bowie, "Dark Side Of The Moon" dei Pink Floyd e "Quadrophenia" di Pete Townshend,ognuno dei quali, direttamente o indirettamente, ha come suo tema centrale la pazzia. Prefazione di Riccardo Bertoncelli
Blue. Chi ha ucciso il jazz?
Eric Nisenson
Libro: Copertina morbida
editore: Odoya
anno edizione: 2013
pagine: 336
Chi ha ucciso il jazz? Esiste un nuovo Thelonious Monk? E un nuovo John Coltrane? Dov'è l'erede di Jelly Roll Morton? Nisenson si pone queste domande e ne esamina le sconcertanti risposte. E tempo di affrontare la realtà, afferma Eric Nisenson: il jazz, un tempo musica popolare e innovativa, è morto. Corrotto e ucciso dalla commercializzazione, dall'appropriazione da parte del mainstream. Il celebre autore e critico musicale ci spinge persuasivamente a riflettere su come oggi l'intera industria del jazz sia controllata da un selettivo gruppo di potere che sta attuando una stretta presa alla gola sulle componenti più vitali della musica. Quanto hanno influito le etichette discografiche e i musicisti "conservatori" nel mortificare l'innovazione, caratteristica così fondamentale e fondativa del jazz? Molti credono che il jazz abbia raggiunto il suo apice nei tardi anni Cinquanta e nei primi anni Sessanta, quando il genio di Miles Davis e John Coltrane scosse il pianeta. La maggior parte del jazz che vende oggi si rifa a questo periodo: una gallina dalle uova d'oro per l'industria discografica... una musica tecnicamente grandiosa, ma non più spontanea, scollegata dall'emozione. Prefazione di Luca Cerchiari
Buenos Aires. Ritratto di una città
Nick Caistor
Libro: Copertina morbida
editore: Odoya
anno edizione: 2014
pagine: 287
L'architetto Le Corbusier definì Buenos Aires "la capitale di un impero immaginario". A partire dalla sua fondazione nel XVI secolo, la principale città argentina è stata tanto un luogo dell'immaginazione quanto lo scenario di numerosi eventi storici cruciali. Dalle invasioni straniere del passato ai più recenti colpi di stato e dittature militari, parallelamente alla storia della città si è sviluppata una vibrante cultura popolare generata dalla durezza dell'immigrazione e dalla nostalgia per una patria perduta. Questa guida culturale ci spinge a riflettere sugli sforzi di uomini e donne per costruire una città dove realizzare i propri sogni, fornendoci al contempo un affresco della Buenos Aires odierna. Dai grattacieli sorti lungo l'estuario del Rio de La Plata al pittoresco porto di La Boca da dove migliaia di migranti si sono affacciati per la prima volta al nuovo continente, Buenos Aires ha creato la sua propria leggenda, che oggi rivive nelle tanguerie, negli affollati campi da calcio, nei caffè dove prendono vita sostenuti dibattiti o da dove osservare il viavai dei passanti. Nick Caistor ci porta all'interno della brulicante città, mostrandoci come il passato abbia plasmato le sue strade, come la politica argentina abbia lasciato il proprio marchio in ogni angolo urbano, come ogni nuova ondata di abitanti si sia venuta a integrare al variegato mix culturale della metropoli. Esplorando la complessa eredità lasciata tanto dal colonialismo spagnolo quanto dal peronismo...
First Overland. Da Londra a Singapore in Land Rover
Tim Slessor
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2014
pagine: 288
Perché no? In fondo, nessuno l'aveva mai fatto prima. Sarebbe stato il più lungo tragitto percorso via terra di tutti i tempi, dal Canale della Manica a Singapore. Sapevano che già parecchie spedizioni l'avevano tentato. Alcune erano arrivate fino ai deserti dell'Iran. Altre avevano perfino raggiunto le pianure dell'India. Ma nessuno era riuscito a proseguire oltre le alture e la giungla dell'Assam, attraverso la Birmania settentrionale, verso la Thailandia e la Malesia. A ideare l'impresa sono sei giovani delle università di Cambridge e Oxford: Adrian Cowell (business manager), Patrick Murphy (navigatore e cuoco), Nigel Newbery (furiere e meccanico), Henry Nott (ingegnere) e Tim Slessor (scrittore e assistente cameraman). Privi di qualsiasi mezzo, si rimboccarono le maniche per trovare dei finanziatori. Dopo aver convinto la BBC ad acquistare i propri filmati per una possibile serie televisiva, persuasero la Land Rover a prestar loro due station wagon ultimo modello. Infine sedussero un editore che firmò loro un contratto di anticipo per un libro-reportage. Per quando furono pronti a partire, i loro sponsor (più di 80!) spaziavano dalle distillerie di whisky alle fabbriche di pale pieghevoli. Alla fine del 1955, l'avventura cominciò. Sette mesi e 12.000 miglia dopo, due logore Land Rover entrarono nella città di Singapore. Oggi, a distanza di mezzo secolo "First Overland" è stato ripubblicato con la prefazione di Sir David Attenborough.
I papi di Avignone. Un secolo in esilio
Edwin Mullins
Libro: Copertina morbida
editore: Odoya
anno edizione: 2015
pagine: 240
Agli inizi del XIV secolo, nel 1308, l'anarchia in Italia portò la capitale del mondo cristiano a essere spostata da Roma per la prima e unica volta nella storia. Avignone, città prescelta per sostituirla, divenne così la nuova sede di un papato che in tal modo, anche da un punto di vista geografico, dipendeva sempre più dal regno di Francia. La cosiddetta cattività avignonese, deplorata da molti cristiani del tempo (fra i quali santa Caterina da Siena), rappresentò un momento critico e discusso, che si tradusse nel papato di sette successivi pontefici rimasti in esilio per settant'anni. Fino a quando, nel 1377, Gregorio XI fece ritorno a Roma, provocando in tal modo il Grande Scisma d'Occidente. Avignone fu pertanto testimone dei più turbolenti eventi nella storia cristiana: la soppressione dei Templari e dell'eresia dei catari, la prima ondata della Morte Nera, la fine del sogno delle crociate, i primi decenni della guerra dei Cent'anni tra Inghilterra e Francia. Il ritratto narrativo di un'epoca affascinante e del suo contesto, che passa anche attraverso le posizioni politico-letterarie di Dante e Petrarca, ostili ai papi avignonesi. In un epilogo drammatico, la città divenne sede di numerosi antipapi, rivali e usurpatori del papato romano ristabilito. Il quadro suggestivo di un intero secolo, con al centro una città relativamente insignificante sul Rodano divenuta, nell'arco di pochi decenni, una delle grandi capitali del mondo.