Libri di S. Borsacchi
Avvocati protagonisti e rinnovatori del primo diritto unitario
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2015
pagine: 1009
Quale ruolo svolsero gli avvocati nei primi anni dell'Unità d'Italia? Le riflessioni e le decisioni di chi lavorava nel sistema della giustizia del Regno offrono un'interessante lettura dell'evoluzione del diritto italiano, dei suoi limiti e dei suoi risultati: la condizione dello straniero, la considerazione della donna, il matrimonio civile, la struttura familiare e il diritto successorio, la tutela del diritto d'autore, per quanto riguarda la materia civilistica; in campo penale l'ampia discussione sulla pena di morte, come pure la questione della giuria popolare. E poi l'aggiornamento del diritto commerciale, allora in piena espansione; la costruzione di un ordinamento giudiziario unitario basato su giudici di carriera protetti da un minimo di garanzia costituzionale; la tutela del cittadino di fronte alla pubblica amministrazione; l'organizzazione comunale e provinciale; il riconoscimento del diritto di associazione. Su questi argomenti le soluzioni legislative adottate nel primo decennio unitario non furono sempre condivise né definitive, ma diedero comunque al nuovo Stato un'impronta nazionale, che oltre le polemiche - portò in pochi anni ad avere una legislazione unica per tutta la penisola, il percorso non si concluse qui, ma questo fu sicuramente un inizio significativo, che merita di essere ricordato a un secolo e mezzo di distanza.
Avvocati che fecero l'Italia
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2012
pagine: 840
Questo volume pone in evidenza l'impegno profuso dagli avvocati italiani a sostegno dell'Unità del Paese. L'attenta illustrazione, per ogni parte d'Italia, di figure di avvocati che - accanto all'attività forense - hanno contribuito alla formazione del nostro Stato unitario consente di apprezzare il ruolo non certo secondario svolto in proposito così da singoli avvocati, come dal gruppo professionale nel suo complesso. Sia nelle vicende anteriori all'Unità sia in quelle successive, numerosi avvocati hanno messo a disposizione le loro conoscenze specifiche prima per la progressiva diffusione e poi per la realizzazione di quegli ideali "nazionali" su cui si è basato il nuovo Stato italiano. Il libro consente di riesaminarne l'impegno civile e l'attività politica e professionale, e di percepirne la confluenza nella nuova élite dirigente "nazionale". Accanto a personalità famose come Rattazzi, Crispi o Pasquale Stanislao Mancini se ne trovano numerose altre meno note: tutte comunque significative dell'apporto rilevante dato dai singoli avvocati - ognuno secondo i suoi talenti, ognuno con il colore della sua passione agli anni cruciali della nostra Unità nazionale.
Atti del 1° Congresso nazionale giuridico forense del secondo dopoguerra (settembre-novembre 1947)
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2008
pagine: 204
Nell'autunno del 1947 l'Avvocatura italiana, che risorgeva dopo la dittatura e dopo il secondo conflitto mondiale, si riunì a Firenze per discutere delle sorti della professione e per definire il contributo da dare al Paese e all'amministrazione della giustizia. Il Consiglio Nazionale Forense, allora presieduto da Piero Calamandrei, volle così segnare nella storia dell'Avvocatura un alto e nobile momento. Nella raccolta degli atti congressuali degli avvocati italiani ospitati in questa collana - in cui spiccano i due tomi delle relazioni e degli interventi che si svolsero a Roma nel 1872 in occasione del primo Congresso nazionale - non potevano mancare gli atti di questo congresso, che precedette di poco la promulgazione della Costituzione della Repubblica Italiana: di grande interesse storico, essi portano ulteriore testimonianza dello spirito di indipendenza che da sempre contraddistingue l'Avvocatura.