Libri di Rosalba Dalila Amato
L'irrimediabile sesto senso
Rosalba Dalila Amato
Libro: Libro in brossura
editore: Echos Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 192
"L’Irrimediabile sesto senso" nasce dal tentativo di portare alla luce tutte quelle identità a cui vita terrena negò dignità, parola, esistenza. La storia raccontata nel testo protende l'attenzione non solo ai cosiddetti ospedali psichiatrici, ma anche ad altre realtà ed argomenti cui si vanno a sensibilizzare, adottando un linguaggio verista e crudo nella descrizione dei medesimi luoghi, fatti e personaggi. Tono critico, voci spezzate che ora cantano all'unisono una tagliente, macabra e silente canzone udibile solo ai chiaroveggenti e ai più sensibili, raccontando una storia, tra le moltitudini di narrazioni, condannate alla memoria, che vuole dinnanzi a sé orecchi d'un lettore che non abbia pregiudizi. Pertanto, si voglia utilizzare questa sensibilissima chiave di lettura: l'empatia e l'immedesimazione nei personaggi descritti, per immergersi in questo viaggio, attraversando gli anni inerenti alle due guerre mondiali fino ad approdare ai tempi odierni in cui la società e gli uomini della nostra contemporaneità si illudono di progredire non tenendo conto che, il rapporto uomo-tecnologia, a livelli di progresso è inversamente proporzionale.
L'ermetica ribellione. Pensieri & poesie
Rosalba Dalila Amato
Libro: Libro in brossura
editore: BooksprintEdizioni
anno edizione: 2018
pagine: 92
"Ci sono mille motivi che spingono un individuo ad esternare, come meglio crede, le proprie emozioni e questo perché per pregio o difetto, molti altri individui, non riescono a comprendere subito un messaggio... Probabilmente tanti non lo comprenderanno mai, l’importante però è provarci. Provare a sentire e a farsi sentire. Provare a non tenersi dentro nulla, men che meno un dolore. A volte è più facile prendere un pennello e far scivolare il colore su una tavolozza, altre praticare uno sport o ancora meglio cantare. Per me lo è stato la scrittura. Sin da piccola mi sentivo dentro ad una grande campana di vetro, soprattutto fra la gente: ho sempre creduto che gli altri mi guardassero per quella che io in realtà non ero e in fondo è sempre stato così. Non avevo paura del pregiudizio, ma ero molto triste quando capì per la prima volta l’etimologia di questa parola. Fu allora che iniziai a scrivere. Col tempo, a distanza di dieci anni, ho capito molte altre cose: 'non arrendersi mai' è una di queste. Purtroppo ciò che c’è di più umano nel mondo, in silenzio, sta svanendo. Tutto sembra ormai così robotico, privo di ogni comprensione."