Libri di Rosa Pedalino
Agli àgli m'incipollo (La forma)
Rosa Pedalino
Libro: Libro in brossura
editore: Prova d'Autore
anno edizione: 2011
pagine: 104
"Si prenda una donna, bella, sfacciata, sfaccettata, curiosa, complessa, quella che gli psicologi definirebbero problematica. Le si dia un passato siciliano d'infanzia misera di denari e affetti, d'adolescenza ribelle, di gioventù assetata di saperi e sapori, e un presente in terra straniera, dove alla soddisfazione del desiderio si aggiunge e mescola il dolore della perdita e la riflessione sulla separazione, con risultati al limite della nevrosi. (...) Scrivendo delle lettere a un uomo malato terminale di cancro, la donna tenta di recuperare qualunque evento passato, anche il più lontano, che possa aiutarla a comprendere la natura della "liverate" che appare e scompare nel suo presente...". (Dalla prefazione di Daniela Saitta)
Di me mi prendo e di me mi lascio (Il colore)
Rosa Pedalino
Libro: Copertina morbida
editore: Prova d'Autore
anno edizione: 2011
pagine: 170
"In quest'opera narrativa strettamente legata alla precedente della Pedalino "Agli àgli m'incipollo", il personaggio principale, narratrice una e trina (o forse quadrupla), tenta di sbrogliare la matassa delle cause della sua separazione dal mondo, dal marito, dalla terra natia, di se stessa. E il nodo non è facile da sciogliere se la personalità narrante soffre di sdoppiamento, anzi per dirla con le parole del personaggio, è "come un'arancia sicula e sanguigna a quattro spicchi". (...) È nel ricordo, e nel ricordo di una lingua dimenticata, che la voce narrante tenta di recuperare la verità, la causa della sua nevrosi. Giacché l'italiano della sua scrittura non può renderla perché lingua del conscio e quindi menzogna, e il francese è lingua di sopravvivenza incapace di trasmettere e tradurre tutto ciò che sente. Resta allora il dialetto, linguaggio del corpo, lingua della madre, del mondo in cui è nata. Ed è sul corpo che lei dovrà leggere il passato, sulla sua pelle è scritta la verità, sempre sotto gli occhi. Ma a volte è più facile spogliarsi in sogno che davanti a un uomo reale...". (Daniela Saitta)