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Libri di Roberto Toppetta

Sguardi moderni sull’Antica Roma

Sguardi moderni sull’Antica Roma

Roberto Toppetta

Libro: Libro in brossura

editore: Costa Edizioni

anno edizione: 2024

pagine: 248

25,00

Il buio in testa

Il buio in testa

Roberto Toppetta

Libro: Copertina morbida

editore: Bertoni

anno edizione: 2021

pagine: 230

Un assistente universitario, Rino Tebani, che sprofonda nel gorgo nero dell'alcol e del fumo dopo la perdita violenta della moglie incinta Livia e della madre Gemma. La duplice tragedia lo precipita nelle tenebre della mente e gli ravviva gli incubi vissuti da ragazzo per un trauma che lo aveva marchiato a fuoco. Incapace di reagire ai colpi del destino, Rino diventa vittima del mal di vivere, ignora il precipizio che gli si apre davanti e si abbrutisce. Assalito dai fantasmi del passato, soggiace ad una sofferenza intrisa di pulsioni laceranti che lo spingono verso una deriva raggelante e solitaria. Da "bella testa" diventa una "mela marcia" della sua Facoltà, dove opera in un team guidato da un "barone" borioso, che angaria sia gli studenti sia gli assistenti. Il buio mentale è un protagonista del libro: invade Rino, in primo luogo. Ma anche le altre figure di primo piano: il presunto padre aguzzino, la psichiatra che lo aiuta a fugare temporaneamente gli spettri senza evitargli nuove angosce, Livia e Gemma. Prefazione di Renato Minore.
17,00

Il divo Augusto. Principe dell'urbe e dell'impero

Il divo Augusto. Principe dell'urbe e dell'impero

Roberto Toppetta

Libro: Libro in brossura

editore: Schena Editore

anno edizione: 2014

pagine: 330

A duemila anni dalla sua morte la figura di Augusto rimane ben salda nel novero ristretto delle personalità titaniche della storia universale e l'età augustea resta indissolubilmente legata al momento di massimo splendore di Roma antica. Apparso improvvisamente sulla scena politica romana dopo la morte di Cesare, Augusto ne divenne protagonista egemonico per oltre 40 anni, dopo una serie di metamorfosi che lo trasformarono prima da ragazzo perbene a rivoluzionario assetato di sangue e vendetta; poi a costruttore di pace e fondatore dell'Impero nel solco dell'autocrazia del padre adottivo Cesare, resa ora accettabile dalla forza della sua ideologia e dalla potenza delle sue realizzazioni. Assumendo il singolare appellativo di Principe, Augusto seppe peraltro diffondere l'idea di avere ristabilito l'antica Repubblica, suggerendo una linea di continuità con le gloriose istituzioni che avevano condotto Roma a creare il più grande Impero dell'antichità basandolo sui principi fondamentali della democrazia e della libertà.
20,00

Aureliano l'imperatore soldato

Aureliano l'imperatore soldato

Roberto Toppetta

Libro: Libro in brossura

editore: Chillemi

anno edizione: 2021

Nell’immaginario collettivo il nome di Aureliano è legato oggi alle Mura di Roma che costruì allorché la città-Stato, che aveva portato la sua civiltà in larga parte del mondo conosciuto, fu terrorizzata dal disastroso riapparire dei barbari nel Nord d’Italia e dalla loro minaccia di devastarla sull’esempio dei Galli circa sette secoli prima. Capolavoro di ingegneria militare, la cinta muraria romana porta tuttora il nome del sovrano illirico, sebbene gli interventi successivi l’abbiano resa più alta e più solida. Da sole, tuttavia, le Mura non basterebbero per porlo tra i migliori imperatori con Augusto, Vespasiano, Traiano, Adriano, Antonino Pio, Marco Aurelio, Settimio Severo, Claudio II, Diocleziano, Costantino e Teodosio. Anche per lui vale l’azione di governo e vale il talento bellico cesariano, che gli consentì in un arco di tempo minimo di riannodare i fili dell’immenso mondo romano smembrato dalle secessioni delle Gallie in Occidente e del Regno di Palmira in Oriente. Nato per combattere, Aureliano riassumeva in sé lo spirito indomito della sua terra.
15,00

Il secolo maledetto di Roma antica. Dal sangue dei fratelli Gracchi alle guerre civili dalla Repubblica imperiale all’Impero universale

Roberto Toppetta

Libro: Libro in brossura

editore: Bertoni

anno edizione: 2023

pagine: 230

Il secolo maledetto di Roma antica affronta uno dei nodi più cruciali della storia millenaria dell’Urbe: il declino e la fine della Repubblica imperiale, per gli sconvolgimenti provocati dalle guerre civili, e la fondazione dell’Impero universale esteso su tre continenti. Lo Stato romano torna a nuova vita proprio quando era sull’orlo dell’estinzione. Rigoroso nell’impianto e nell’utilizzo delle fonti, il saggio si avvale di una narrazione fluida e ha il fascino dell’affresco storico modellato sui migliori esempi della storiografia. Il testo presenta una premessa e un capitolo conclusivo. La prima copre gli anni successivi alla terza guerra punica fino al tribunato di Tiberio Gracco e racconta le ragioni che innescarono la grande crisi a causa della miopia politica della casta dominante e della sua corruzione; il secondo spiega in che modo l’imperatore Augusto assicurò al nuovo Stato fondamenta tanto solide da consentirgli di resistere per oltre tre secoli alla pressione dei barbari ai confini e alle nuove guerre interne.
20,00

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