Libri di Roberto Massucci
Per una cultura della sicurezza condivisa. Trattato di sicurezza pubblica
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 528
Ormai da tempo, nel dibattito pubblico come nelle sedi accademiche e istituzionali, molto si parla e si discute a proposito di sicurezza, complice certamente l’epoca storica in cui viviamo, nella quale la sicurezza si distingue come bene tanto volatile, perché esposto a una incredibile quantità di agenti che mettono a rischio il suo declinarsi, quanto irrinunciabile, al punto da essere diventata il metodo nella nostra quotidianità. Se la sicurezza – o meglio: la sua costruzione e il suo mantenimento – rappresenta dunque il paradigma rispetto al quale la società regola il proprio agire, il metodo costituisce anche lo strumento attraverso il quale tale sicurezza può essere costruita e mantenuta, poiché esso consente di conoscere le situazioni in cui essa può essere a rischio, comprendere le ragioni che motivano una percezione di insicurezza, infine agire per ripristinare e/o rafforzare una assenza di sicurezza. Nel quadro così delineato, il volume sviluppa, attraverso un approccio multi- e inter-disciplinare, il tema della sicurezza pubblica con l’ambizione di offrire alla comunità scientifica, agli operatori del settore, agli esperti e all’opinione pubblica uno strumento di analisi di questo cruciale snodo della nostra contemporaneità. Tutto ciò grazie a una perfetta alchimia tra saperi accademici e vissuti professionali, derivante dalla convinzione che teoria e pratica debbano necessariamente superare i talvolta sterili confini entro cui ciascuna viene relegata e intersecarsi invece l’una con l’altra in un proficuo percorso di contaminazione.
Dieci anni di ordine pubblico. Focus sulle manifestazioni politiche-sindacali-sportive. Analisi socio-statistica
Armando Forgione, Roberto Massucci, Nicola Ferrigni
Libro: Libro in brossura
editore: Eurilink University Press
anno edizione: 2015
pagine: 128
La sfiducia nei confronti delle Istituzioni, nonché la perdita di autorevolezza da parte della classe politica, hanno risvegliato il desiderio di auto-espressione improntato sulla difesa dei diritti personali, dando forma ad una visione privata dell'economia e della società, che spinge i cittadini a prendere sempre più le distanze dalle Istituzioni e a mobilitarsi quotidianamente in azioni di protesta. Le manifestazioni di piazza, d'altra parte, non sono più soltanto quelle "tradizionali", alle quali ci hanno abituati i sindacati o i movimenti organizzati. Basti pensare alle numerose manifestazioni che nascono sul web, sui social network, in cui la tradizionale macchina organizzativa lascia il posto a variabili imprevedibili in termini non solo quantitativi, ma anche qualitativi. Tutto ciò richiede una riflessione e una analisi dei moderni codici comunicativi che hanno contribuito a modificare le tradizionali modalità organizzative delle manifestazioni. Ciò che si offre al lettore in questo volume è un'analisi socio-statistica che traccia il bilancio degli ultimi 10 anni di ordine pubblico, attraverso i dati sulle principali tipologie di manifestazioni di piazza che hanno avuto luogo nel nostro Paese, da quelle politiche a quelle sindacali, da quelle studentesche a quelle sul tema immigrazione, da quelle ambientaliste a quelle sportive e a quelle di altra natura. Prefazione di Alessandro Pansa. Introduzione di Lorena La Spina.
C'era una volta l'ultrà
Roberto Massucci, Nicola Ferrigni
Libro: Libro in brossura
editore: Eurilink University Press
anno edizione: 2013
pagine: 144
C'era una volta... Cominciano così i racconti che meritano di essere raccontati e ascoltati. E quella degli ultras è una storia che si presta ad essere rivelata. Sono passati decenni e la tifoseria organizzata è cambiata. È mutata nella sua struttura, nella sua organizzazione, nelle sue modalità di manifestare. E il libro vuole ripercorrere questa storia e contribuire a definire l'identikit dell'ultra analizzando da una parte il fenomeno della violenza nel calcio tramite la lettura dei dati ufficiali sugli incidenti all'interno degli stadi, dall'altra dando voce proprio agli ultras. Questi ultimi sono infatti i protagonisti di un'interessante indagine sociologica, innovativa nelle modalità di approccio e unica nella partecipazione registrata con circa 2.500 tifosi intervistati. Lo studio ha voluto indagare l'evoluzione dei comportamenti "da stadio", mettendo in luce il cambiamento socio-culturale che ha caratterizzato, in particolare, le tifoserie. La ricerca ha infatti analizzato il cambiamento che ha investito il mondo della tifoseria ripercorrendo le seguenti aree di analisi: conoscenza delle offerte commerciali televisive, abitudini di ingresso allo stadio in casa e in trasferta, sensazioni che si provano assistendo alla partita in uno stadio, percezione del livello di sicurezza infrastruttura, e degli stadi, insieme ad una divertente verifica sulla conoscenza delle normative in materia. Prefazione di Vincenzo Scotti, Introduzione di Armando Forgione.
La sicurezza negli stadi. Profili giuridici e risvolti sociali
Roberto Massucci, Nicola Gallo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 320
Il volume analizza gli aspetti normativi, non solo italiani, legati ai fenomeni di violenza negli stadi ed è arricchito da una ricerca effettuata dalla Facoltà di Psicologia 2 dell'Università "Sapienza", in collaborazione con il Centro Nazionale di Informazione sulle Manifestazioni Sportive, su di un campione di circa 2.000 studenti delle scuole medie superiori. Dall'indagine è emerso, tra l'altro, che i giovani che si trovano ad assistere a scene di violenza, soprattutto verbali, tendono a non parlarne con nessuno (poliziotti, famigliari, amici) se non a scuola, molto probabilmente trovando nel corpo insegnante l'interlocutore privilegiato. Si conferma, dunque, il ruolo strategico della scuola nella correzione di comportamenti e abitudini trasgressive per la prevenzione della violenza. Se dal lato operativo la violenza negli stadi è stata affrontata con efficienza, grazie a una matura condivisione della sicurezza tra forze di polizia, società sportive, enti locali e associazioni, dall'altro si ha la consapevolezza di vivere un momento storico difficile nel quale il domani è quanto mai incerto per i giovani. Da questo presupposto deve scaturire una ferma volontà di rinascita morale, di conferma della responsabilità comune per riattribuire credibilità e autorevolezza alle istituzioni e alla scuola.