Libri di Robert A. Thurman
Vita e insegnamenti di lama Tzong Khapa
Robert A. Thurman, Glenn H. Mullin, Alexander Berzin
Libro
editore: Chiara Luce Edizioni
anno edizione: 2003
pagine: 312
Bardo Thodol. Il libro tibetano dei morti
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2017
pagine: 308
Il “Bardo Thodol” fu composto dal grande maestro Padma Sambhava, nell'VIII o nel IX secolo, per i buddhisti indiani e tibetani. Venne in seguito nascosto per un'era a venire e ritrovato solo nel XIV secolo dal noto «scopritore di tesori» Karma Lingpa. Il libro interpreta le esperienze dello stato intermedio (in tibetano bardo), di solito riferito alla condizione tra la morte e la rinascita. Bardo indica la condizione intermedia (i tibetani distinguono sei stati intermedi: l'intervallo tra la morte e la rinascita, tra il sonno e la veglia, tra la veglia e «l'assorbimento profondo», e i tre stati intermedi durante il processo di morte-rinascita), mentre le parole “thos grol” significano che l'insegnamento offerto da questo libro «libera» non appena lo si «apprenda» o «intenda», offrendo alla persona che affronta lo stato intermedio una comprensione così chiara e profonda da non richiedere una riflessione prolungata. Un'approfondita descrizione del processo di morte ricavata dalla vasta letteratura tibetana sullo yoga supremo, e vaste parti mai tradotte prima dell'opera più ampia (“Il profondo insegnamento della liberazione naturale attraverso la contemplazione delle divinità di buddha miti e feroci”) di cui il “Bardo Thodol” costituisce una sezione, fanno di questa versione, curata da uno dei maggiori tibetologi viventi, l'edizione di riferimento per molti anni a venire di un grande classico del pensiero orientale.
Ira
Robert A. Thurman
Libro: Copertina rigida
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2006
pagine: 147
Parole veementi, gesti inconsulti, una violenta scarica di adrenalina: l'ira è il più devastante dei sette vizi capitali. È come il fuoco, vi brucia e brucia chi vi sta intorno. La mente non trova pace se la rabbia attizza la voglia di vendetta. Tutto ciò che normalmente porta piacere o, addirittura, felicità perde immediatamente il suo fascino nel momento in cui ci si incollerisce. Autore di best seller e autorevole studioso del buddhismo e della filosofia orientale, Robert Thurman ci offre in questo libro uno scenario illuminante sul più mortale dei peccati. In Occidente, sottolinea l'autore, l'ira è considerata una componente inevitabile della vita, un male da sopportare, non da vincere. La tradizione narra di un Dio adirato, di Gesù che caccia i mercanti dal tempio. Se Dio perde le staffe, come possono gli uomini pensare di affrancarsi da questa emozione distruttiva? La filosofia orientale guarda all'ira in modo diverso. Di certo è uno dei "tre veleni" alla radice della sofferenza umana, ma il buddhismo insegna che può essere annientata. Anzi, la sconfitta dell'ira non solo è possibile, ma è anche una delle cose per cui vale la pena di ingaggiare una lotta. Alla fine scopriamo che, quando questa furia selvaggia è dominata dalla saggezza, diventa la forza più immane a nostra disposizione per liberarci dal dolore.
La montagna sacra
Robert A. Thurman, Tad Wise
Libro
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2003
pagine: 366
Maggio 1995. In un bar di Woodstock si incontrano due singolari personaggi. Il primo è Tenzin, una delle più indiscusse autorità del buddhismo in Occidente, il secondo è uno scrittore dalla vita turbolenta. Nulla li accomuna eppure i due progettano insieme una spedizione sul Kailash, il monte che nella tradizione buddhista tibetana, è il centro dell'universo, la sede del palazzo dell'Illuminato e delle sessantadue divinità Beate. Per Tenzin, il Kailash non evoca soltanto il cuore della dottrina buddhista, ma è la chiave per accedere al mutamento vero dell'esistenza. Per lo scrittore dalla vita turbolenta rappresenta, invece, il bisogno disperato di sottoporsi a una disciplina e, insieme, neve e gelo, altitudini inebrianti e paesaggi incomparabili.