Libri di Rinascimento Industriale
Lune elettriche. Volume Vol. 9
Libro: Opuscolo
editore: Rubbettino
anno edizione: 2025
pagine: 32
Lune Elettriche è la prima rivista italiana dedicata alla cultura d'impresa a cura di Rinascimento Industriale. In ogni numero imprenditori, professionisti e studiosi dialogano intorno a un comune tema d'attualità. Il quadrimestrale nasce dall'esigenza di raccontare piccole e grandi storie d'imprese che rendono l'Italia un Paese industriale tra i più affascinanti al mondo.
Lune elettriche. Volume Vol. 8
Libro: Opuscolo
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 32
Lune Elettriche è la prima rivista italiana dedicata alla cultura d’impresa a cura di Rinascimento Industriale. In ogni numero imprenditori, professionisti e studiosi dialogano intorno a un comune tema d’attualità. Il quadrimestrale nasce dall’esigenza di raccontare piccole e grandi storie d’imprese che rendono l’Italia un Paese industriale tra i più affascinanti al mondo.
Lune elettriche. Volume Vol. 7
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 32
Rivista italiana dedicata alla cultura d’impresa a cura di Rinascimento Industriale. In ogni numero imprenditori, professionisti e studiosi dialogano intorno a un comune tema d’attualità. Il quadrimestrale nasce dall’esigenza di raccontare piccole e grandi storie d’imprese che rendono l’Italia un Paese industriale tra i più affascinanti al mondo.
Lune elettriche. Volume Vol. 6
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 32
Rivista italiana dedicata alla cultura d’impresa a cura di Rinascimento Industriale. In ogni numero imprenditori, professionisti e studiosi dialogano intorno a un comune tema d’attualità. Il quadrimestrale nasce dall’esigenza di raccontare piccole e grandi storie d’imprese che rendono l’Italia un Paese industriale tra i più affascinanti al mondo.
Lune elettriche. Volume Vol. 2
Libro: Opuscolo
editore: Rubbettino
anno edizione: 2022
pagine: 32
«Lo strisciante, maleodorante e fervente sentimento anti-industriale che attanaglia una consistente parte del nostro Paese è conseguenza di un capovolgimento dello sguardo che tarda ad avverarsi, In un mondo sempre più visuale in cui ciò che non si mostra non esiste diventa complesso imparare a leggere la pluralità nella sua sacrosanta complessità e apparente disarmonia. Vi spingeremo a farlo tra le pagine di questo secondo numero che abbiamo voluto interamente dedicare al tema "immagine': Abbandonate fin dal principio ogni idea fuorviante di una immagine estetizzante della "bella impresa italiana" e cercate di focalizzare la sua variazione più immanente e pervasivi colta nell'etimologia mistica di "visione',' "rappresentazione'; "sogno'; "alterità" Se è vero che la verità non risiede solo in quello che si vede, allora l'impresa italiana e la sua conoscenza più profonda non potranno certo essere liquidate attraverso alcune sporadiche incursioni multi-mediali. Capovolgeremo insieme lo sguardo perché andremo a vedere l'incredibile, il non detto, il non bello, il non immediato. Alle fotografie di fabbriche abbiamo preferito le illusioni ottiche, le sparizioni e le conseguenti cancellazioni: l'industriale c'è anche là dove non si vede, il racconto continua ad esistere in assenza dí evidenze palesi. Abbiamo fiutato alcune sacche di tabù che inizieremo a scalfire perché, a prescindere dal prodotto, dal fatturato e dal blasone del marchio - come ci eravamo promessi fin dal primo numero - l'impresa italiana tutta merita scintille di attenzione. Che il nostro sia un monito: andare oltre il visibile! Riconoscendo che le immagini sono anche le idee nasciture, le visioni abortite, i mondi che ci siamo costruiti e che abbiamo deciso di demolire, i dubbi che hanno preso corpo, i futuri che stiamo indovinando, le città che abiteremo. Perché, soprattutto - in termini di leggibilità - ci sono orde dí persone che quel visibile non lo interpretano e non sono ancora pronte a decodificarlo. Chiediamoci inoltre: dopotutto, l'immagine è sempre visibile? E, ammesso che lo sia, dice tutto? Prendiamo ad esempio la copertina di questo numero. Cos'è? Cosa dice? E perché racchiude proprio quell'immagine? Ad un primo sguardo, sembra un disegno di un bambino e infatti lo è, fautrice è Sara, una bambina che abbiamo conosciuto a giugno a Carrara durante una presentazione di Lune Elettriche. In quell'occasione abbiamo chiesto ai bambini presenti in piazza di immaginarsi la copertina del prossimo numero, Ognuno aveva a disposizione dei pennarelli colorati e un foglio bianco. L'unica domanda a cui dovevano sforzarsi di rispondere era: "Se ti dico fabbrica, industria, impresa cosa ti viene in mente? Disegnalo!" Sara ha disegnato quella che agli occhi di tutti noi sembra più una casa che una fabbrica. E di fianco ci ha messo il suo papà, operaio, riconoscibile dal berrettino. Per lei, mentre la disegnava, quella era la sua rappresentazione migliore del concetto "fabbrica': Che per noi sia ambiguo è solo questione di interpretazione. Ci potremmo chiedere: "Il papà sta uscendo di casa? O sta entrando in fabbrica? Oppure, Sara ha idea di cosa sia una fabbrica? E se no, ha disegnato l'azione del padre che esce ogni mattina per andare al lavoro? E questa non è comunque l'immagine di impresa che avevamo chiesto?" In questa rete infinita di interrogativi che ci potremmo porre sta incastonata la potenza dell'immagine e cioè la sua interpretabilità, E perché proprio il disegno di Sara è finito in copertina e non gli altri? Perché il numero sull'immagine si meritava una copertina realizzata da una bambina che rappresenta la sua idea di impresa e lo fa contenta di andare fuori dalle righe. E noi, con lei.» (Dall'editoriale di Valentina Barbieri)
Lune elettriche. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2022
pagine: 32
«Le nostre Lune Elettriche nascono da una scommessa che ci siamo fatti io e Luca Borghini una sera: parleremo alle persone delle imprese italiane e lo faremo uscendo dai pregiudizi, dai reticolati, dalle gerarchie. Lo faremo convinti che le imprese italiane tutte - dalle piccole alle grandi - siano in fondo culle di Rinascimento, botteghe in cui si possa cogliere ancora lo spirito più prezioso dell'intraprendere. Tra le pagine di questa rivista vedremo insieme scorrere volti, storie, luoghi, memorie e sogni che possano essere d'ispirazione a tutti coloro che nel cassetto hanno liste di progetti incompiuti o volontà inesplicate. Lo faremo non nascondendo i lati oscuri dell'impresa e le tante battaglie ancora da compiersi, che sono poi le battaglie di tutti: per un mondo che sappia onorare i giovani, gli animali e le piante, oltre alla voce dei saggi; che sappia sostenere i talenti; che sappia riporre al giusto posto la cultura di fianco al business; che sappia salvaguardare la bellezza, i patrimoni e l'ambiente; che sappia riscoprirsi più umano.» (Valentina Barbieri)
Lune elettriche. Volume Vol. 5
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 32
Lune elettriche. Volume Vol. 4
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 32
Lune Elettriche è la prima rivista italiana dedicata alla cultura d’impresa a cura di Rinascimento Industriale. In ogni numero imprenditori, professionisti e studiosi dialogano intorno a un comune tema d’attualità. Il quadrimestrale nasce dall’esigenza di raccontare piccole e grandi storie d’imprese che rendono l’Italia un Paese industriale tra i più affascinanti al mondo.
Lune elettriche. Volume Vol. 3
Libro: Opuscolo
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 32
«Abbiamo scelto di dedicare questo intero terzo volume di "Lune Elettriche" proprio al lavoro: perché una rivista di cultura d0impresa dovrebbe trattare il lavoro e farlo con enorme trasparenza? Non prendiamoci in giro: l'Italia proviene da decenni in cui o si stava dalla parte degli imprenditori o dalla parte dei lavoratori. Ancora troppo spesso lavoro e impresa non sembrano sedere allo stesso tavolo: noi pensiamo che non debba più essere così. L'impresa è lavoro: lo è ontologicamente nella misura in cui senza il lavoro non vi sarebbe alcuna impresa.» (Dall'editoriale di Valentina Barbieri)