Libri di Rina Buroni
Tutte le poesie vol. 1-2
Rina Buroni
Libro: Copertina rigida
editore: The Writer
anno edizione: 2016
pagine: 984
Vol. I La silloge rivela immediatamente la costante di una formazione classica che permea e sostanzia il dettato poetico; ma anche vi emerge quanto la Buroni prediliga gli autori fondamentali della letteratura italiana, i grandissimi, quelli che hanno assunto nel tempo valore distintivo ed esemplare. Quando dunque ci si imbatte, leggendo, in qualche stilema un po' desueto o in qualche termine o sintagma di fine Ottocento, si tengano presenti gli estremi dell'arco biografico della poetessa, ma soprattutto il periodo 1915-30 più intensamente formativo, almeno sotto il profilo scolastico e dell'apprendimento. Vol. II Perché si capisca l'intera opera qui riportata, bisogna fare alcune precisazioni. Mia madre è nata nel dicembre 1910, è andata a scuola a cinque anni ed ha saltato la quinta elementare cosa a quei tempi consentita a chi avesse raggiunto alti livelli di apprendimento. Ha iniziato, quindi, la prima ginnasio (la nostra prima media) a circa nove anni. Questo per individuare l'humus culturale di cui si è nutrita. Le prime poesie risalgono agli anni della scuola: infatti a 13 anni traduce in endecasillabi perfetti l'incipit delle Bucoliche, e questo ed altri brani.
Bucoliche. Traduzione italiana in endecasillabi con testo latino a fronte
Publio Virgilio Marone
Libro: Libro in brossura
editore: Nuovecarte
anno edizione: 2018
pagine: 126
La storia di questa traduzione delle Bucoliche virgiliane ha origine da una esercitazione scolastica, affrontata all'età di soli tredici anni da Rina Buroni. Più volte, e molto più tardi, la poetessa Carla Baroni, sua figlia, le chiese di portarla a compimento, ma lei lo fece solo in parte. Oggi, dopo la morte di Rina, la decisione di completare le parti mancanti, e di dare finalmente alla stampa e divulgare questo impegnativo lavoro, è un nuovo, tardivo omaggio a un’autrice quasi del tutto sconosciuta, che assume un significato particolare proprio perché da qui ha avuto inizio quella visione bucolica della vita che ha permeato molte delle sue liriche. Per quanto riguarda i versi tradotti da Carla Baroni, invece, lei stessa commenta: "Mi sono rifatta un po’ a quanto - si dice - rispondeva Salvatore Quasimodo a chi gli criticava la non perfetta aderenza filologica della sua stupenda traduzione dei lirici greci: 'Io ne ho tradotta l’anima', sperando di esserci riuscita anch'io, almeno in piccola parte".

