Libri di Riccardo Lupino
AgriTortura
Riccardo Lupino
Libro: Libro in brossura
editore: GFE
anno edizione: 2025
pagine: 349
In un lontano futuro l'agricoltura è stata definitivamente proibita in tutto il mondo perché considerata la massima espressione dello sfruttamento del pianeta da parte dell'essere umano. Sulla scia di secoli di ambientalismo esasperato e ottuso, alla ricerca di un impatto zero utopico, si è creata una società nella quale la popolazione vive in bolle artificiali e si nutre esclusivamente di una misteriosa poltiglia rosea creata in laboratorio, il Nutrix. Giorgio è un quarantenne che a una settimana esatta dal proprio matrimonio con Paola incontra uno strano tipo che gli stravolge la vita, raccontandogli di una società di contadini che vivrebbe all'esterno delle bolle di Oxigon. Giorgio scopre di essere il prescelto che dovrà uscire dal “guscio” per portare a compimento un'antica profezia. Riuscirà a restituire dignità e valore all'agricoltura, cancellando qualunque surrogato di vita artificiale?
Il giogo è bello quando dura poco
Riccardo Lupino
Libro: Libro in brossura
editore: Terra Nuova Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 225
Saverio è il manager di una grossa ditta di packaging di Milano e durante un viaggio di lavoro si accorge di avere l'iPhone scarico e quindi inutilizzabile. Senza navigatore si perde nelle campagne toscane e non riesce a raggiungere il luogo del suo importante appuntamento. Abbandonato anche dall'auto elettrica, conoscerà casualmente Mario, un contadino molto particolare che ospitandolo in casa, gli apre le porte del proprio mondo. Da questo incontro, dopo una serie di episodi rocamboleschi, emerge il valore della vita agricola, che malgrado la fatica garantisce una libertà spirituale più grande rispetto alla vita di Saverio, che nonostante tutte le comodità e la ricchezza materiale risulta più opprimente. Una storia brillante, a tratti grottesca, sul giogo che questa società obbliga a portare sulle spalle.
Arare umano est. Flessioni e riflessioni agricole nella civiltà moderna
Riccardo Lupino
Libro: Copertina morbida
editore: Aska Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 160
Marcello è il primo Essere umano della storia ed è anche il primo contadino dell'umanità. Il libro ripercorre tutta la storia dell'umanità vista attraverso gli occhi e le gesta di Marcello, che inventa prima l'agricoltura, perché si rende conto di non essere adatto a quel mondo primordiale e selvaggio, poi il fuoco, per cucinare il primo cinghiale che riesce a catturare dopo che l'ungulato gli ha distrutto le prime coltivazioni, dando così il via a tutta l'umanità, fino ai giorni nostri. Scopriremo come nasce la zappa e l'importanza fondamentale che tale strumento avrà nella nostra evoluzione, ma si parla anche del problema legato alla comparsa sul pianeta dei primi esseri "non contadini" che di fatto cambieranno totalmente gli equilibri e la vita di Marcello che, sempre più disorientato, senza rendersene conto si troverà in una società totalmente scollegata dalla Natura e dalla Terra, una società che diviene "moderna", nella quale i supermercati nascono ovunque e si moltiplicano a dismisura grazie anche ai loro reparti di "sfrutta e verdura". Si vedrà Marcello alle prese con i vegani armati di seitan fino all'arrivo sulla scena di Carlo Cracco e la sua cucina stellata, che darà il colpo finale al capostipite dei contadini e ad una storia durata millenni. Le vicende di Marcello si alternano con le "flessioni e riflessioni agricole" dell'autore, un contadino del secondo millennio che con ironia e leggerezza tenta di portare avanti la propria personale idea di umanità, cercando di trattare temi anche molto seri come il valore dei prodotti agricoli e lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura. L'idea di umanità che l'autore tenta di presentarci viene definita da lui stesso come "naturale", fermo restando che di "naturale" nell'essere umano c'è ben poco. Se è vero che errare ed arare sono le caratteristiche che più di tutte differenziano l'essere umano dagli animali, non riesco a capire perché tutti quanti errano ma soltanto in pochissimi arano! Gridiamo con orgoglio"arare umano est"!