Libri di Riccardo Canella
Composing architecture through context, type and figure. Generational breviary
Riccardo Canella
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 140
AC. Architettura e città. Volume Vol. 5
Riccardo Canella, Davide Guido, Marco Valsecchi
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2019
pagine: 168
A partire dall’anno Duemila, come docenti del Politecnico di Milano, stiamo seguendo i laureandi sui problemi dello sviluppo inerente i Paesi del Centroamerica. Nel corso dell’attività didattica, come è nostra consuetudine, sempre fondata su una parallela attività di ricerca, si è individuata un’ipotesi macrourbanistica che, in virtù di una forte integrazione fra i Paesi dell’area caraibica nonché fra questa e i Paesi limitrofi, consentisse la costruzione di una nuova area economica regionale autocentrata. Il progetto consiste in un sistema di collegamenti acqua-terra, con un’intermodalità organizzata, in grado di minimizzare i rilevanti costi che le rotture di carico fra mezzi di trasporto sempre implicano. Ciascun Paese, grazie alla nuova mobilità, si potrebbe avvalere di agevoli ed economici scambi commerciali con ciascun altro Paese della regione, creando le basi per la costruzione di bacini di produzione autoinnescanti e fra loro organicamente connessi. Decisivo allo scopo sarebbe un grande anello regionale acqua-ferro. Per altro verso, si è quantificata a medio e lungo termine la crescita che il nuovo sviluppo consentirebbe,verificando la obbligata coerenza fra grandezze macroeconomiche.
AC. Architettura e città. Volume Vol. 4
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2017
pagine: 158
Ammesso che anche in architettura sia da commemorare mezzo millennio dalla scoperta dell'America, un modo plausibile è sembrato quello di interpellare alcuni studiosi dal subcontinente latinoamericano per sollevare il sipario su quel panorama (...). Poiché, se per esempio la letteratura ha continuato a interessare la cultura occidentale nell'ossessivo interrogarsi sulla propria identità, pari attenzione non è certo riuscito a catturare l'operato recente degli architetti latinoamericani; e dire che il loro impegno non è stato meno ostinato - come si può constatare - nel proporsi criticamente i temi della genealogia, della legittimità, della autenticità, sia pure cercati per riflesso da quanto avvenuto in Europa e Nordamerica. Sono ormai trascorsi quasi quarant'anni da quando il formalismo degli architetti brasiliani venne processato con l'accusa di eresia rispetto ai principi essenziali del Razionalismo. Ma non è forse provato che le condanne per deviazionismo vengono impartite soprattutto nei momenti di crisi di regime, quando l'ideologia tende sempre più a cristallizzarsi e a perdere coscienza della realtà? Infatti, di lì a poco, si sarebbe definitivamente frantumata la dottrina International. Scritti di Sergio Baroni, David Bigelman, Enrico Bordogna, Guido Canella, Riccardo Canella, Hugo Consuegra, Giorgio Fiorese, Vittorio Garatti, Roberto Gottardi, Davide Guido, Domenico Luciani, Claudio Pavesi, Ricardo Porro, Eduardo Rodrigues, Roberto Segre, Luciano Semerani.
AC. Architettura e città. Volume Vol. 3
Riccardo Canella, Davide Guido
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2017
pagine: 156
Questo quaderno collettivo avrebbe dovuto contenere, fin dalle premesse, un richiamo al suo essere tuttora in forma di brevi note. Non ancora un esito definitivo dacché non si tratta di una ricerca predisposta nella logica che oggi sottende alle pubblicazioni di architettura, ma si tratta piuttosto di portare a compimento una fase della ricerca dove ci si pone nuovi interrogativi. Reputiamo importante avvicinarsi a questa "pubblicazione rossa" nella prospettiva di un "processo" e non nell'ottica di un "esito" della ricerca. Sicché, per dare un contributo a questo lavoro di scavo ancora in corso, poiché l’oblio che sembrava annebbiare per un certo periodo di tempo il controverso caso delle ENA, sopravvenuta opportuna distanza storica, non ha potuto perdurare di fronte ai segni di riscoperta delle sue armature, ammalorate ma non perdute, ma soprattutto del significato storico-critico che ne costituisce la vera "ossatura", abbiamo affiancato ai contributi dei tre autori le testimonianze degli autentici protagonisti internazionali di questa straordinaria esperienza, nel tentativo di restituire in tutta la sua complessità l'impresa delle Scuole Nazionali d’Arte al quartiere Cubanacán de L’Avana nel contesto di trasformazione della società "ammutinata" che ha inizio nel 1961, a due anni dall'affermazione della Rivoluzione fidelista-guevarista.
AC. Architettura e città. Volume Vol. 6
Riccardo Canella
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2017
pagine: 156
La ricerca (critica approfondita) in architettura si è comprovata, fino a oggi, nella speculazione retorico-teorica, così con l’applicazione del processo compositivo all’architettura nella maggior parte dei casi, quelli autentici, si conforma a una ricerca, anche personale, che ne supporti l’esito, sia esso funzionale, tipologico, come anche figurativo. Si vuole qui sostenere in merito alla sostanza e alle aspettative di ricerca, forse per la prima volta in architettura, un termine-concetto che ne coinvolga il senso e il corpo materiale, il prodotto, giustificandone operativamente la frammentazione che in alcuni casi lo caratterizza: il caso di serendipità; vale a dire il manifestarsi di un’esperienza imprevista ma inseguita nel tempo, mentre se ne persegue un’altra. Nella scienza applicata si tratta di trovare, nel corso di osservazioni empiriche, dati o risultati imprevisti da una teoria o contrastanti conn essa, ma di importanza fondamentale. Il termine viene dall’inglese serendipity, da Serendip, antico nome dell’isola di Ceylon, “parola d’autore” coniata e usata nel carteggio da Horace Walpole, a sua volta sedotto dalla fiaba persiana di Cristoforo Ameno “Viaggi e avventure dei tre principi di Serendippo”.
AC. Architettura e città. Volume Vol. 2
Riccardo Canella
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2016
pagine: 122
Riccardo Canella (1963) Laureato con Enrico Mantero e Lucio Stellario d’Angiolini alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, dove ha insegnato Composizione architettonica dal 1997 (anno di fondazione) al 2015 (anno di chiusura) alla Facoltà di Architettura Civile del Politecnico di Milano-Bovisa, in forza al Dipartimento di Progettazione dell’Architettura. Dal 2015 insegna Composizione Architettonica alla Scuola di Architettura, Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni al Politecnico di Milano-Leonardo. Dal 1992 al 1996 è stato cultore della materia in Composizione architet- tonica presso il Dipartimento di Progettazione dell’Architettura. Dal 1993 al 1996 è stato redattore della rivista quadrimestrale Manocomete, diretta da Giancarlo Majorino. Dal 1994 al 1996 viene incaricato di insegna- mento in Storia dell’arte e disegno al Civico Liceo Serale di via Marsala a Milano. Nel 1997 ottiene Borsa di studio del Consiglio Nazionale delle Ricerche per la tesi dal titolo Ambiente mediterraneo: migrazioni etniche e città di fondazione. Dal 2004 è dottore di ricerca in Composizione architettonica. Dal 2007 è ricercatore in Composizione architettonica. E’ stato membro del gruppo di ricerca Architettura e città (con i professori Guido Canella, Lucillo Stellario d’Angiolini, Antonio Acuto, Pellegrino Bonaretti, Enrico Bordogna, Marco Canesi, Vincenzo Donato), del quale gli interessi si sono rivolti alle figure e alle esperienze dell’architettura mod- erna e contemporanea, alle tipologie delle principali attività di vita asso- ciata, ai caratteri degli insediamenti, ad alcuni protagonisti dell’architettura italiana ed internazionale del Novecento e al rapporto tra architettura e fenomeni strutturali e congiunturali della società. Autore e coautore di testi di critica architettonica, di numerosi progetti di architettura e urbanistica eseguiti anche come allievo nei corsi universitari alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, per autocommit- tenza, per le esposizioni a tema, proposti con fine dimostrativo nei corsi di composizione e nei laboratori di progettazione della Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, proposti con fine dimostrativo in laboratori di altri seminari e facoltà. Ha partecipato e partecipa ai più importanti con- corsi nazionali e internazionali di architettura come capogruppo. Mostre collettive hanno illustrato l’opera realizzata e i progetti di concorso, con pubblicazione e critica in cataloghi e riviste. Nella necessaria economia di una ricerca uniivversitaria si è qui dato corso ad alcune ipotesi che sono andato inseguendo da quando ho partecipato il 14 dicembre 1998, a Venezia, al seminario patrocinato e organizzato da Luciano Semerani al suo Laboratorio di progettazione dell’architettura nella sede dell’Istituto Universitario di Architettura a Santa Marta; seminario dall’emblematico titolo “Trasmissibilità e generalizzabilità dell’esperienza progettuale - sede IUAV agli ex Magazzini Frigoriferi” dove, con altri presenti, sono stato invitato a mostrare e descrivere, ap- punto, il progetto di concorso per una nuova sede dell’Istituto Universi- tario di Architettura a Venezia, sull’area dei Magazzini Frigoriferi in campo San Basilio (...). In quel frangente, durante la mia relazione, prima di esporre gli elaborati di progetto ho preferito raccontare del privi- legio di aver ottenuto, ancora una volta, la collaborazione di Vittorioo Garatti come “padre nobile” in occasione del concorso e di come deecciissii o per la mia formazione sia stato quell’incontro che risale a parecchi anni addietro, all’appuntamento della Biennale di Architeettttuurra de l’Avana del 1991 (...).
AC. Architettura e città. Volume Vol. 1
Riccardo Canella
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2016
pagine: 138
Riccardo Canella (1963) Laureato con Enrico Mantero e Lucio Stellario d’Angiolini alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, dove ha insegnato Composizione architettonica dal 1997 (anno di fondazione) al 2015 (anno di chiusura) alla Facoltà di Architettura Civile del Politecnico di Milano-Bovisa, in forza al Dipartimento di Progettazione dell’Architettura. Dal 2015 insegna Composizione Architettonica alla Scuola di Architettura, Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni al Politecnico di Milano-Leonardo. Dal 1992 al 1996 è stato cultore della materia in Composizione architet- tonica presso il Dipartimento di Progettazione dell’Architettura. Dal 1993 al 1996 è stato redattore della rivista quadrimestrale Manocomete, diretta da Giancarlo Majorino. Dal 1994 al 1996 viene incaricato di insegna- mento in Storia dell’arte e disegno al Civico Liceo Serale di via Marsala a Milano. Nel 1997 ottiene Borsa di studio del Consiglio Nazionale delle Ricerche per la tesi dal titolo Ambiente mediterraneo: migrazioni etniche e città di fondazione. Dal 2004 è dottore di ricerca in Composizione architettonica. Dal 2007 è ricercatore in Composizione architettonica. E’ stato membro del gruppo di ricerca Architettura e città (con i professori Guido Canella, Lucillo Stellario d’Angiolini, Antonio Acuto, Pellegrino Bonaretti, Enrico Bordogna, Marco Canesi, Vincenzo Donato), del quale gli interessi si sono rivolti alle figure e alle esperienze dell’architettura mod- erna e contemporanea, alle tipologie delle principali attività di vita asso- ciata, ai caratteri degli insediamenti, ad alcuni protagonisti dell’architettura italiana ed internazionale del Novecento e al rapporto tra architettura e fenomeni strutturali e congiunturali della società. Autore e coautore di testi di critica architettonica, di numerosi progetti di architettura e urbanistica eseguiti anche come allievo nei corsi universitari alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, per autocommit- tenza, per le esposizioni a tema, proposti con fine dimostrativo nei corsi di composizione e nei laboratori di progettazione della Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, proposti con fine dimostrativo in laboratori di altri seminari e facoltà. Ha partecipato e partecipa ai più importanti con- corsi nazionali e internazionali di architettura come capogruppo. Mostre collettive hanno illustrato l’opera realizzata e i progetti di concorso, con pubblicazione e critica in cataloghi e riviste. Nella mia generazione, ormai non tanto giovannee,, ricorre un interrogativo: ci dobbiamo considerare ultimi architetti del Novecennttoo o primi del Duemila? Lo scenario che ci sta di fronte, mondializzato e globalizzato, sembra infatti del tutto sproporzionato rispetto ai concetti e agli strumenti che ci sono stati messi a disposizione, come abbastanza certi e sicuri, nel percorso della nostra formazione. Come cercare di adattarli e renderli incisivi rispetto a uno sviluppo (e non necessariamente progresso), che ci appare ancora in tutto fluido? In questo scenario diventerà possibile e credibile una ricerca progettuale orientata alla conoscenza, all’approfondimento della città e della sua articolazione in architettura, nonché ai raggi di reciproca influenza lungo i quali il tempo ha scambia- to culture, a partire dal Mediterraneo fino al Movimento Moderno? Sarà possibile da questa conoscenza così orientata ricavare una contestualità, una tipizzazione e una figurazione dell’architettura in grado di instau- rare un confronto autorevole e credibile ai diversi livelli di dommaannddaa che oggi pone la società internazionale?
Sul rapporto tra luogo, tema e forma in architettura. Alcune note per un breviario generazionale di composizione
Riccardo Canella
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2010
pagine: 242
"Nella mia generazione, ormai non tanto giovane, ricorre un interrogativo: ci dobbiamo considerare ultimi architetti del Novecento o primi del Duemila? Lo scenario che ci sta di fronte, mondializzato e globalizzato, sembra infatti del tutto sproporzionato rispetto ai concetti e agli strumenti che ci sono stati messi a disposizione, come abbastanza certi e sicuri,di adattarli e renderli incisivi rispetto a uno sviluppo (e non necessariamente progresso), che ci appare ancora in tutto fluido? In questo scenario diventerà possibile e credibile una ricerca progettuale orientata alla conoscenza, all'approfondimento della città e della sua articolazione in architettura, nonché ai raggi di reciproca influenza lungo i quali il tempo ha scambiato culture, a partire dal Mediterraneo fino al Movimento Moderno? Sarà possibile da questa conoscenza così orientata ricavare una contestualità, una tipizzazione e una figurazione dell'architettura in grado di instaurare un confronto autorevole e credibile ai diversi livelli di domanda che oggi pone la società internazionale? Componimenti giudiziosi, ovvero serendipità e ricerca in architettura: relazione sullo stato d'avanzamento della critica sulla composizione in architettura".