Libri di Raffaella Marinetti
La pinacoteca Capitolina nel Settecento
Raffaella Marinetti
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2014
pagine: 336
La nascita della Pinacoteca Capitolina nel Settecento rappresentò un'importante novità, non solo per la città pontificia, ma anche per la storia museale europea in generale. Nonostante questa sua indubbia peculiarità, ancora oggi la vita di questa istituzione nel XVIII secolo è poco nota. L'accurata indagine archivistica che è alla base di questo studio, tuttavia, ha potuto ora rintracciare i dati storici utili ad approfondire la storia della Pinacoteca, rinvenendo la regolamentazione e ricostruendo le mansioni e i compiti che erano chiamate a svolgere alcune figure professionali che operarono al proprio interno. Competenze sulle quali ci si sofferma in questo contributo, ampliando il campo di indagine oltre la politica culturale papale in ambito museale. Infatti, l'analisi di documenti legati al collezionismo e al mondo artigianale romano, danno modo di approfondire i profili professionali dei cosi detti artigiani "riparatori", figure quasi sempre poco note, che, come questo studio dimostra, erano invece chiamate in primo luogo a rispondere alle esigenze conservative delle collezioni sia private sia pubbliche, come nel caso della Pinacoteca.
Barotti a Roma
Raffaella Marinetti
Libro: Copertina morbida
editore: Sette città
anno edizione: 2009
pagine: 176
Nel 1760 Cesare Barotti, ferrarese, bibliotecario e cultore di epigrafia, intraprende un viaggio a Roma. Durante il suo soggiorno nella città eterna, tiene un diario, nel quale, seguendo la sua passione epigrafica, annota il testo di molte delle iscrizioni osservate nelle chiese e sui monumenti romani. Ma le citazioni epigrafiche contenute nello scritto sono solo una parte del testo di Barotti: il gusto aneddotico mondano e le accurate descrizioni dei monumenti, delle chiese e dei dipinti di Roma - e delle città e borghi dove pernotta durante il viaggio di andata e ritorno da Ferrara - rappresentano infatti un'importante testimonianza della vita e del costume romano del tempo e una fondamentale fonte di informazione sullo stato conservativo delle opere della città pontificia nel Settecento.