Libri di R. Capel Badino
La Grecia viaggia. Studi in onore di Amalia Kolonia
Libro: Copertina morbida
editore: Ledizioni
anno edizione: 2022
pagine: 277
Amalia Kolonia ha insegnato per oltre trent'anni greco moderno all'Università di Milano. Allievi e colleghi da lei incontrati nel corso della sua lunga carriera vogliono qui esprimerle la loro gratitudine per l'impegno e l'energia che ha profuso nella ricerca, nell'insegnamento e nella promozione della lingua e della cultura della Grecia moderna. I contributi della presente miscellanea esplorano diversi ambiti, in omaggio ai molteplici interessi di Amalia come studiosa e docente: storia e letteratura della Grecia moderna e contemporanea, fortuna dell'antico, linguistica (in particolare storia della lingua e contatto linguistico), glottodidattica e traduzione. Presentazione di Claudia Berra.
Poesie scelte
Konstantinos Kavafis
Libro: Copertina morbida
editore: Aiora
anno edizione: 2019
pagine: 128
Consacrato come una delle voci poetiche più rappresentative della Grecia e più significative della letteratura del Ventesimo secolo, Kavafis è di gran lunga il poeta greco più tradotto. La sua opera ha sedotto scrittori e intellettuali in tutto il mondo, che hanno studiato o tradotto Kavafis o dialogato con la sua poesia, e oggi continua ad affascinare i lettori di ogni lingua. Poeta della storia, attratto dalla contaminazione culturale del mondo ellenistico, poeta dell'amore maschile e della bellezza efebica, che nei sordidi vicoli di Alessandria compra la voluttà e la riscatta nell'arte, poeta esistenziale, che invita alla stoica accettazione del destino, Kavafis è multiforme eppure estremamente coerente. Nella selezione di trentacinque poesie che qui si presentano in una nuova traduzione italiana si intende offrire al lettore un saggio delle diverse direttrici della poetica kavafiana.
Stagione di vacche magre e altre poesie (1950-1957). Testo greco a fronte
Dinos Christianòpoulos
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2012
pagine: 88
Fra il 1950 e il 1954 Dinos Christianòpoulos, allora giovane studente universitario, pubblica le sue due prime raccolte poetiche, "Stagione di vacche magre" e "Ginocchia straniere", qui per la prima volta integralmente presentate in volume con versione italiana. Distanti e complementari, questi due testi sono efficacemente rappresentativi del percorso di ricerca formale condotto dal poeta: da un lato "Stagione di vacche magre", con la sua lirica popolata di personaggi della Sacra Scrittura, del mondo classico e bizantino, densa di suggestioni della poesia di Kavafis e di Eliot; dall'altro la confessione esplicita, la "parola nuda" dei brevi componimenti di "Ginocchia straniere". Al centro di entrambe le raccolte - e di tutta la poesia di Christianòpoulos nei suoi successivi sviluppi - l'amore, indagato nei suoi aspetti sensuali e nei suoi traviamenti, nella consapevolezza che al poeta che si cimenti con il tema dell'amore e della sensualità spetta soprattutto il compito della costruzione di un linguaggio equilibrato ed esatto, in grado di allargare i confini della libertà di espressione oltre ogni censura verbale.