Libri di Pasquale Colucci
Giuseppe Caravita di Sirignano. Biografia politica di un gentiluomo napoletano
Pasquale Colucci
Libro: Libro in brossura
editore: La valle del tempo
anno edizione: 2025
pagine: 176
Giuseppe Caravita principe di Sirignano (Napoli 1849-1920), una delle personalità più eclettiche e rilevanti del mondo economico e culturale della Napoli fin de siècle, nei due decenni a cavallo fra Otto e Novecento si impegnò attivamente anche nella vita politica napoletana come consigliere comunale e, soprattutto, nell'area della Bassa Irpinia (collegio elettorale di Baiano) partecipando, con alterna fortuna, a varie tornate elettorali per il Consiglio Provinciale di Avellino e per la Camera dei Deputati, fino alla nomina a Senatore del Regno nel 1913. A questo particolare - e sinora quasi ignoto - aspetto della sua vita e della sua personalità è dedicato questo libro, pensato come saggio storico ma leggibile, per la passione con cui è stato scritto, anche come un inaspettato, sorprendente romanzo.
Scacchi a colori. 101 aforismi, racconti brevi, umorismo e giochi enigmistici
Pasquale Colucci
Libro: Libro in brossura
editore: Messaggerie Scacchistiche
anno edizione: 2019
pagine: 64
Aforismi, indovinelli, anagrammi, giochi di parole, aneddoti convivono allegramente in questa caleidoscopica miscellanea, dalla quale traspare tutta la passione dell'autore. Prefazione di Nino Grasso.
Fili sottili quasi invisibili. Notizie e comunicazioni dall'Aldilà
Pasquale Colucci
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2002
pagine: 256
Il volume presenta racconti di fatti inspiegabili che riguardano il soprannaturale. Le vicende sono prese dal vero, talvolta attinte da biografie, diari, cronache. Gli eventi descritti non sono solo privati, ma "a risonanza estesa" per l'ampio coinvolgimento delle persone che ne vengono a conoscenza. Si tratta di episodi che fanno pensare a realtà più grandi ed essenziali, e appaiono come legati a un sottile, quasi invisibile filo, che ha il suo capo "oltre il mondo fisico". Il loro scopo sembra essere la rimozione dell'indifferenza, così perniciosa per l'uomo, immemore del continuo sovrastare delle responsabilità delle scelte della vita terrena. Molti pensano che la vita oltre la morte sia soprattutto un problema di fede. Questo però non esclude che il pensiero umano, soffermandosi su fenomeni di carattere "straordinario", non possa da essi trarre conclusioni valide per la fede, per il confronto tra il credere e il non credere, per l'inevitabile scelta tra bene e male.

