Libri di Paolo Ferloni
Se l'aria ci avvelena da vent'anni in Lombardia
Paolo Ferloni, Massimo Oddone
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2019
pagine: 135
Ogni anno centinaia di sostanze chimiche nuove prodotte dall'uomo sfuggono nell'ambiente, oltre a molte esalate da fonti naturali, e possono causare danni alla salute umana e agli ecosistemi nelle regioni più avanzate, come la Lombardia. Qui respiriamo, tra l'altro, monossido di carbonio (CO), biossido di zolfo (SO2), ossidi di azoto (NOx), composti organici volatili (VOC), ozono (O3), metalli pesanti, particolato atmosferico (PM 2,5 e PM 10): cioè gas che hanno differenti reattività e capacità di diffondere su distanze lunghe o corte e inquinare estesi territori. L'aria della Lombardia, come di tutta la pianura padana, negli ultimi vent'anni è stata molto inquinata, e ha indotto effetti sia acuti sia cronici sulla salute: da irritazioni respiratorie e gravi malattie cardiache e polmonari, a infezioni acute nei bambini e bronchiti croniche negli adulti, a leucemie e tumori, con mortalità prematura e ridotta speranza di vita. I dati della più accurata e recente ricerca scientifica, italiana e internazionale, mettono in guardia sulle principali conseguenze del respirare polveri sottili e smog. Il libro ne presenta in breve i meccanismi d'azione sulla popolazione, come pure su animali e piante in diverse zone lombarde.
Non economia. Tra economia ed ecologia in Italia
Paolo Ferloni
Libro: Copertina morbida
editore: Effigie
anno edizione: 2013
pagine: 120
Una società che spreca risorse umane, materiali e immateriali, con un ritmo allegro ma non troppo, è destinata all'ignoranza e al declino, favorito anche da sprovveduti, stupidi e banditi. Gli esempi qui raccontati offrono spunti di riflessione e interrogativi su scelte politiche ed economiche di segno diverso, ma di rilevante portata per il Paese. S'inizia dai due grandi rifiuti di altri e alti costi: dal coraggio del Governo che ha respinto la candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2020, alla paura del popolo sovrano che col referendum ha cancellato le centrali elettronucleari. Si accenna alla tormentosa avventura dell'Expo di Milano 2015, dall'esito imprevedibile. Si affrontano alcuni nodi produttivi ed economici discutibili: cacciabombardieri F-35JAV, elettrodotti Terna. E ancora: un caso di spreco lombardo e l'eterno problema nazionale dei terremoti.
Incoscienza nucleare. I danni provocati dall'energia nucleare civile e militare
Paolo Ferloni
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2012
pagine: 134
La prima bomba al plutonio esplode il 16 luglio 1945 nel poligono militare di Alamogordo, Nuovo Messico. Venti giorni dopo, la storia tristemente appunta le esplosioni di Hiroshima e Nagasaki. Da oltre cortina, la risposta arriva quattro anni dopo: il 29 agosto 1949 in Kazakistan si ha la prima esplosione sovietica. L'energia atomica rimarrà esclusiva militare fino al 1954 quando, ancora in Unione Sovietica, si inaugura la prima centrale elettrica alimentata da una pila nucleare. Negli anni che seguono il percorso si farà sempre più accidentato: Windscale (Gran Bretagna, 1957 e 1963), Celiabinsk (Unione Sovietica, 1958), Reggane (Sahara algerino, dal 1961 al 1996), Mururoa (Polinesia francese, dal 1966 al 1996), Three Miles Island (Stati Uniti, 1979), Saint-Laurent-Nouan (Francia, 1980), Cernobyl (Ucraina, 1986), Tokalmura (Giappone, 1999), Fleurus (Belgio, 2006), Fukushima (Giappone, 2011) segnano alcune tappe dell'uso maldestro dell'energia nucleare e degli ingenti danni che ne sono derivati.