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Libri di P. Valduga (cur.)

Baudelaire (e Flaubert). La carne si fa parola

Baudelaire (e Flaubert). La carne si fa parola

Giovanni Raboni

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2021

pagine: 120

Baudelaire e Flaubert non sono affratellati soltanto dalla data di nascita (1821). Le loro "vite parallele" iniziano dalle loro madri, tutte e due di nome Caroline e tutte e due nate nel settembre 1793; entrambi si iscrissero a giurisprudenza senza mai laurearsi; entrambi furono grandi frequentatori di bordelli e si ammalarono di sifilide; nessuno dei due ebbe figli; furono atei e politicamente reazionari; Madame Bovary e Les fleurs du mal furono processati per immoralità nello stesso anno, il 1857. Anche se non divennero mai amici stretti, i due si conoscevano, si stimavano e si scrissero alcune lettere (ne sono conservate una quindicina, che vengono riprodotte all'interno della postfazione di Patrizia Valduga). Intorno a questi due geni della letteratura del loro tempo e di tutti i tempi Giovanni Raboni ha speso molti anni del suo lavoro di traduttore e di critico. Ora Patrizia Valduga ha raccolto gli scritti del poeta su entrambi, li ha collegati fra loro e li accompagna con una postfazione che mostra i nodi più intimi che legano Raboni con uno e con l'altro.
15,00

Breviario proustiano

Breviario proustiano

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2011

pagine: 238

"La ricerca del tempo perduto" è uno dei grandi capolavori del Novecento e, allo stesso tempo, un'opera monumentale che suscita un certo timore reverenziale. Al suo interno si possono rintracciare in grande quantità aforismi, massime, sentenze, riflessioni, giudizi di straordinaria profondità che fanno di Proust uno degli ultimi anelli della grande tradizione dei moralisti francesi che da Montaigne passa a Joubert e arriva al Novecento pieno. Patrizia Valduga ha sviluppato un'idea di Giovanni Raboni e ha estratto dal romanzo "quanto più pensiero possibile, una quantità di pensiero, delle "verità" che sono solo una parte del senso della "Recherche", un ordito spesso contraddetto dalla trama, spesso smentito persino da se stesso". Ha messo insieme un nobile centone che celebra affettuosamente la classica traduzione di Raboni: "il propellente per intraprendere la lettura della "Recherche" che, non per estratti, ma tutta quanta intera, è "uno dei grandi avvenimenti dello spirito umano." (Giovanni Raboni)
18,50

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