Libri di Orsina Simona Pierini
Nelle case. Milan interiors 1928-1978. Ediz. italiana e inglese
Enrico Morteo, Orsina Simona Pierini
Libro: Libro rilegato
editore: Hoepli
anno edizione: 2023
pagine: IV-700
Il libro entra nelle case di Milano per documentare l'evoluzione dello spazio abitato. Dai rigori razionalisti alla deflagrazione del post-moderno, gli autori ripercorrono l'evoluzione sociale e culturale di una città alle prese con il progetto del futuro. Un paesaggio che prende forma a partire dalle curiosità delle riviste e dalle sperimentazioni della Triennale, registrando le accelerazioni dell'arte e l'affermarsi di un nuovo ruolo degli oggetti. Tra il canone dell'architettura e le molteplici biografie individuali, da Piero Portaluppi a Nanda Vigo, da Luigi Caccia Dominioni a Salvati e Tresoldi, da Gio Ponti a Joe Colombo. Emerge un ritratto di Milano più intimo e discreto, qualche volta prevedibile, spesso inatteso. Un nuovo sguardo sulla città anche attraverso centinaia di fotografie, in bianco e nero e a colori. Un racconto in italiano e in inglese.
Housing primer
Bruno Melotto, Orsina Simona Pierini
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2012
pagine: 139
Primer, l'abecedario utilizzato nelle scuole primarie inglesi, è il titolo che Alison Smithson diede alla raccolta di saggi del Team X. Se l'edificio pubblico e il suo carattere oggettuale hanno caratterizzato il recente lavoro delle archistar, è in realtà nel lavoro costante sulla residenza che le recenti esperienze europee hanno saputo declinare con ampio respiro un programma urbano concreto e ricco di significato. Riprendiamo dunque oggi questo titolo con l'intenzione di proporre una lettura critica della produzione architettonica residenziale recente. Il lavoro di ricerca si completa con la schedatura di 200 case studies, le planimetrie dei quali compongono l'Atlante Urbano della Residenza che conclude il volume; le schede complete, con disegni in scala ed immagini a colori, sono contenute nel cd allegato.
Alejandro de la Sota. Dalla materia all'astrazione
Orsina Simona Pierini
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2010
pagine: 128
I maestri dell'architettura moderna nella Spagna degli anni '60 sono pochi, sicuramente Alejandro de la Sota è uno di questi. Nato in Galizia, ha studiato e insegnato alla Scuola di Madrid, come testimonia il riconoscimento ancora vivo nella cultura architettonica contemporanea: la sua figura di maestro è infatti riconosciuta da almeno tre generazioni di architetti iberici. Sota ci mostra un originale percorso di architetto: ad un primo periodo, negli anni Cinquanta, legato alla ricerca sulla materia, di cui ricordiamo la casa Arce e il Gobierno Civil di Tarragona, si contrappone l'indagine sulla leggerezza, inaugurata con le grandi strutture tecniche come le officine Tabsa o la centrale del latte Clesa, e che trova nel Gimnasio Maravillas di Madrid una delle sue massime espressioni. Negli anni successivi l'essenzialità dei grandi vuoti interni, in sintonia con il minimalismo delle soluzioni tecniche, è sperimentata nel collegio César Carlos, ma anche nei progetti per l'università di Siviglia, per l'urbanizzazione di Alcudia o per la sede dell'Aviaco. Il volume raccoglie le testimonianze di importanti architetti e critici spagnoli sull'opera dell'architetto madrileno, montate a formare un profilo che muove dall'edificio rappresentativo urbano, fino alla casa unifamiliare, passando attraverso i temi compositivi che maggiormente hanno caratterizzato il suo lavoro: materia, equilibrio, struttura e vuoto, ma anche materiali e dettagli.
Passaggio in Iberia. Percorsi del moderno nell'architettura spagnola contemporanea
Orsina Simona Pierini
Libro: Libro in brossura
editore: Marinotti
anno edizione: 2008
pagine: 198
Il volume raccoglie una serie di testi, diversi per carattere e per tecnica narrativa, che esplorano la costellazione degli autori, dei movimenti e delle famiglie spirituali dell'architettura spagnola contemporanea. Le chiavi interpretative proposte avviano alla riflessione teorica sviluppata da tre generazioni di architetti dal dopoguerra a oggi, grazie ai quali l'architettura iberica ha saputo offrire un contributo importante al dibattito teorico internazionale. L'uso di strumenti di ricerca eterogenei, l'attenzione rivolta a sguardi fra loro differenti e il risalto dato ai temi portanti accendono nuove possibilità ermeneutiche: dall'indagine sulla costruzione lenta di Barcellona all'analisi delle opere significative dei grandi maestri, tra cui Alejandro de la Sota, visto nel confronto con le arti figurative, o Josep Maria Sostres, spiegato a partire dalla riflessione da lui svolta sul linguaggio del "movimento moderno". Dalla ricostruzione di momenti di scambio internazionale, tramite le interviste su Coderch e il Team 10, il testo si inoltra nell'analisi critica delle riviste d'architettura degli anni settanta, strumenti primari di riflessione teorica per Rafael Moneo e la Scuola di Barcellona, per approdare al difficile rapporto tra arte e operatività progettuale in "artisti" come Alvaro Siza o Juan Navarro Baldeweg.
Sulla facciata
Orsina Simona Pierini
Libro: Libro in brossura
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2008
pagine: 181
La facciata tra architettura e città. In queste parole è anticipato il punto di vista attraverso cui è stato affrontato uno dei temi cruciali del progetto d'architettura: il suo ruolo urbano. La facciata è in genere un piano verticale, dove la struttura formale interna si mostra verso l'esterno, ma anche dove la città si rappresenta nell'eredità delle sue figure. Fondata sull'idea di continuità della storia, la ricerca indaga i principi compositivi che controllano l'immagine architettonica, dapprima nelle sue regole interne, poi nelle figure dei monumenti dell'antichità e in ultimo nel loro montaggio a formare l'unità architettonica, con un'attenzione analitica che ne permette un uso pratico nel progetto attuale. Il libro testimonia inoltre il solfeggio che accompagna l'apprendimento dell'architettura condotto sul campo, ripercorrendo i viaggi dei grandi architetti, immergendosi nelle architetture e nelle città, senza la mediazione della critica, fino a rilevare le rovine dell'antivo con Francesco di Giorgio e Peruzzi, a ridisegnare i palazzi di Roma con Letarouilly, a pensare la Berlino per punti con Schinkel e Meies o a sperimentarne il linguaggio del Moderno con Looes e Rogers, senza il filtro del tempo.
Case milanesi. 1923-1973. Cinquant'anni di architettura residenziale a Milano
Orsina Simona Pierini, Alessandro Isastia
Prodotto: Poster
editore: Hoepli
anno edizione: 2018
Case milanesi. 1923-1973. Cinquant'anni di architettura residenziale a Milano. Ediz. italiana e inglese
Orsina Simona Pierini, Alessandro Isastia
Libro
editore: Hoepli
anno edizione: 2017
pagine: 512
L'interesse per gli anni d'oro della architettura milanese, il periodo che va dalle prime sperimentazioni della Ca' Brütta di Giovanni Muzio alle ultime opere del Moderno negli anni Settanta, è in continua crescita. Studiosi, appassionati, ricercatori girano per Milano alla ricerca delle opere di Terragni, Ponti, Portaluppi, Lingeri, Asnago e Vender, Figini e Pollini, Caccia Dominioni, Bottoni, Gardella, BBPR, Zanuso, Magistretti e molti altri architetti che hanno reso Milano un museo a cielo aperto del Novecento. Questo libro in circa 80 schede ridisegna planimetrie, piante e prospetti degli edifici, in modo da cogliere sia i dettagli costruttivi sia le soluzioni abitative. Questo volume è il risultato di un lavoro di ricerca che gli autori hanno condotto con un team del Politecnico di Milano. Ogni edificio è accompagnato da una o più fotografie di Stefano Topuntoli scattate per l'occasione e da materiale di repertorio. Il volume, introdotto da Cino Zucchi, noto architetto e studioso dell'architettura milanese, è accompagnato da due saggi critici degli autori che collocano la stagione milanese nel più ampio contesto dell'architettura del XX secolo. Una mappa localizza gli edifici nel contesto cittadino. Completano il volume un'ampia bibliografia a cura di Maurizio Grandi e, in appendice, la traduzione dei testi in inglese.
I colori delle case. Milan Homes 1923-1978. Ediz. italiana e inglese
Orsina Simona Pierini
Libro: Libro rilegato
editore: Hoepli
anno edizione: 2025
pagine: 192
Cosa rende unitario un progetto d’interno? Oltre alla coerenza dei materiali è l’uso del colore a dare carattere e identità allo spazio domestico; ogni architetto, ogni periodo ha una sua palette, dove pavimento, pareti e soffitto si compongono con le cromie dominanti nei materiali scelti. Se il Novecento e il primo razionalismo combattono la loro battaglia tra tinte pastello e colori primari, il peso dei tempi e della guerra si tingono di verdi e di marron. L’esplosione di ottimismo ci riporta blu, malva e rosa, e il viennese uso di bianco e nero viene recuperato per accentuare la grafica dei segni. Più luminoso Gio Ponti, più elegante Viganò, più contrastato Sottsass. Quando la casa si fa tela d’artista, è il colore il suo strumento. Alcuni architetti sono direttamente associati ad un tono di colore e viceversa: il rosso di Caccia Dominioni è così diverso dal rosso che invade le case nel ’68. La percentuale e la densità di colore aumentano sempre più fino agli anni Settanta, quando immergono completamente la casa monocromatica nei blu scuro e nei marron. 80 schede su doppia pagina con una breve descrizione dell’interno, alcune immagini degli ambienti e sulla pagina dispari la palette dei colori di pavimento, pareti soffitto e arredi per restituire in un’unica tavola e a colpo d’occhio l’essenza cromatica dell’ambiente considerato. Le schede sono raggruppate per decadi e precedute da una breve sintesi dello “spirito” della decade e della sua rosa cromatica. Il tutto preceduto da una introduzione di Stefanie Wettstein e chiuso da uno scritto di Chiara Mazzola sulle palettes. Tutti i testi sono in italiano e in inglese.
Case milanesi. 1923-1973. Cinquant'anni di architettura residenziale a Milano. Ediz. italiana e inglese
Orsina Simona Pierini, Alessandro Isastia
Libro: Libro rilegato
editore: Hoepli
anno edizione: 2025
pagine: 512
L'interesse per gli anni d'oro della architettura milanese, il periodo che va dalle prime sperimentazioni della Ca' Brütta di Giovanni Muzio alle ultime opere del Moderno negli anni Settanta, è in continua crescita. Studiosi, appassionati, ricercatori girano per Milano alla ricerca delle opere di Terragni, Ponti, Portaluppi, Lingeri, Asnago e Vender, Figini e Pollini, Caccia Dominioni, Bottoni, Gardella, BBPR, Zanuso, Magistretti e molti altri architetti che hanno reso Milano un museo a cielo aperto del Novecento. Questo libro in circa 80 schede ridisegna planimetrie, piante e prospetti degli edifici, in modo da cogliere sia i dettagli costruttivi sia le soluzioni abitative. Questo volume è il risultato di un lavoro di ricerca che gli autori hanno condotto con un team del Politecnico di Milano. Ogni edificio è accompagnato da una o più fotografie di Stefano Topuntoli scattate per l'occasione e da materiale di repertorio. Il volume, introdotto da Cino Zucchi, noto architetto e studioso dell'architettura milanese, è accompagnato da due saggi critici degli autori che collocano la stagione milanese nel più ampio contesto dell'architettura del XX secolo. Una mappa localizza gli edifici nel contesto cittadino. Completano il volume un'ampia bibliografia a cura di Maurizio Grandi e, in appendice, la traduzione dei testi in inglese.