Libri di Orione Lambri
Agharta
Orione Lambri
Libro
editore: Autopubblicato
anno edizione: 2020
pagine: 565
“Agharta non è un gioco, è la risposta” Anno 2012. L’economia mondiale è in crisi, mentre catastrofi, sommosse e un’ondata di suicidi devastano il pianeta. Tutto sembra voler presagire l’Apocalisse Maya prevista per il 21 dicembre, quando il mondo finirà nello schianto di una cometa. Le religioni androcentriche non sono in grado di offrire una via di salvezza come invece promette di fare il nuovo gioco Agharta, una neurosimulazione interattiva di massa che conquista subito migliaia di giocatori. La testimonial e guida del gioco è Cassiopea, una pornostar la cui scomparsa avvenuta anni prima è avvolta nel mistero. Jane Stuart Mill è tra le prime a provare il gioco che riproduce fedelmente scenari del mondo reale e in cui tutto viene governato dall’energia chiamata Vril. Ben presto però Jane si renderà conto che l’esperienza che sta vivendo ad Agharta è molto più reale del reale. I sogni premonitori che vive nel gioco la condurranno da Klandestina e insieme dovranno riuscire ad aprire la strada verso nuove realtà, perché in questo mondo ormai il re è nudo. L’unica speranza è la regina.
Diari dell'Alba. Bologna, l'Italia e gli Arcelli dal 1919 al 1945
Orione Lambri, Leonida Lambri
Libro: Libro in brossura
editore: Venturaedizioni
anno edizione: 2023
pagine: 150
“Mancavano pochi giorni al Natale, stavamo tappati in casa, era ormai sera e faceva un freddo cane. Qualcuno saliva la nostra scala, non poteva che essere un tedesco e infatti un soldato bussò alla porta e ci chiamò per nome. Il babbo ci fece addossare al muro poi andò ad aprire." Il Diario è il racconto in prima persona della storia della famiglia di Alba Arcelli tra le due guerre mondiali: contessa, figlia di un nobile decaduto, socialista renitente la tessera del fascio e protagonista di una saga familiare che assomiglia più a un naufragio; un'inviata speciale dal passato che mostra Bologna e l'Italia, la paura e la miseria, le purghe, le botte e gli stratagemmi antifascisti per farla franca, le bombe, i rastrellamenti e la vita da sfollati, la solidarietà, il coraggio e la bellezza cupa e misteriosa degli anni in cui si viveva con la porta aperta, l'attentato a Palazzo D'Accursio, l'8 settembre e la Liberazione. Cento anni dopo siamo sempre lì: terrorizzabili e sempre pronti a baciare gli stivaloni di turno, in cambio della carezza di una presunta sicurezza. Il perimetro della nostra libertà dipende sempre da noi.