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Libri di N. M. Buonarroti

I canti di Maldoror

I canti di Maldoror

Isidore Lautréamont Ducasse

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2021

pagine: 224

Insolente e provocatorio, scritto in una prosa dalla potenza lirica, "I canti di Maldoror" è un poema dell'inconscio e un'allegoria del Male, un grido di blasfema ribellione contro Dio e la società. Il protagonista, Maldoror, maestro dei travestimenti perseguito dalla polizia poiché ritenuto incarnazione del Male, si fa strada attraverso un mondo sinistro e sadico, popolato da becchini, ermafroditi, prostitute, squali, pazzi e bambini inquietanti. Egli rappresenta l'uomo che si rivolta contro il suo Creatore, uccidendolo e facendolo a pezzi. Delirante, erotico, sacrilego e grandioso al contempo, ignorato dai più alla pubblicazione e criticato per la scrittura esplicita e grottesca, "I canti" fu riscoperto alla fine dell'Ottocento, raggiungendo notevole successo come uno dei primi e più straordinari esempi di scrittura surrealista. È oggi ritenuto fra i testi più interessanti e ricchi di spunti del maledettismo ottocentesco, di quel romanticismo satanico che rivendica all'artista il ruolo di angelo caduto, tanto più emarginato quanto più profondamente consapevole.
10,00

I canti di Maldoror

I canti di Maldoror

Isidore Lautréamont Ducasse

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2010

pagine: 189

Grande e conturbante poema dell'inconscio, allegoria della nascita,forsennato repertorio di sanguinose atrocità, di sadiche efferatezze e di violente e crudeli infrazioni alla "Norma" e ai codici della sinistra società borghese in cui il suo autore si era trovato a vivere, "I canti di Maldoror" sono anche l'esplorazione estrema delle possibilità di una cultura, la radicalizzazione massima delle sue possibilità e delle sue contraddizioni; sono il libro che, più di qualunque altro, può "funzionare" nel senso della progettazione di un'altra cultura e di un'altra civiltà. La dialettica dell'efferatezza, del "Male", della violenza (oltre che, forse, le disavventure editoriali del suo libro) doveva indurre Isidore Ducasse a proporre e a esplorare i termini alternativi della sua impresa. Una vita, un'opera, una vicenda editoriale misteriose che hanno scatenato un lavorio critico, orientato nel senso della filologia o dell'interpretazione psicologica, o della denigrazione e dell'apologia. Considerato di volta in volta un genio malato, uno schizofrenico, un poeta degli strati sotterranei della civiltà, Lautréamont fu riscoperto in particolare dai surrealisti. La sua opera principale è un poema scritto in una prosa di potenza lirica, composto di sei canti che esprimono in un flusso narrativo di modalità allucinate e oniriche la blasfema visione del mondo e la parodistica rivolta contro l'umanità e contro Dio del suo unico personaggio, Maldoror.
9,00

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