Libri di Mikel Dufrenne
Karl Jaspers e la filosofia dell'esistenza
Mikel Dufrenne, Paul Ricoeur
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 466
Il libro di Mikel Dufrenne e Paul Ricoeur ripercorre in maniera puntuale e precisa l'opera filosofica di Karl Jaspers, indagandone la portata teorica, non meno che la determinazione etica, cui è intimamente legata e che si rispecchia nell'integrità morale del filosofo tedesco: una persona che non ha avuto nulla da rimproverare a sé stessa. Mikel Dufrenne e Paul Ricoeur, due tra i più autorevoli pensatori francesi del secondo dopoguerra, si incontrarono tra le baracche di un campo di prigionieri di guerra in Pomerania, dove erano entrambi reclusi dal 1940. Ne nacque un'amicizia e uno scambio intellettuale che li portò in seguito a misurarsi passo a passo con i testi di Jaspers. Uscito in Francia nel 1947, questo libro costituisce la singolare testimonianza sia di una profonda lettura analitica dei testi di Jaspers sia dell'esperienza di un incontro, che ha dato vita a queste pagine: un incontro apparentemente casuale e reiterato negli anni nelle condizioni più precarie, che rende ragione di quell'unicità di cui il saggio porta il segno.
Fenomenologia dell'esperienza estetica
Mikel Dufrenne
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Aesthetica
anno edizione: 2023
pagine: 640
Con questo testo Dufrenne inizia il suo percorso filosofico e si impone come una delle voci più importanti dell’estetica fenomenologica: la Fenomenologia dell’esperienza estetica (1953) costituisce infatti un classico e un’opera imprescindibile per chi si interessi a questa prospettiva filosofica. Facendo propri alcuni assunti della precedente filosofia novecentesca, Dufrenne sviluppa un pensiero originale, che lo porta a interessarsi sia all’analisi delle singole arti sia allo sviluppo di una filosofia del sentire superando i rigidi dualismi che separano il fruitore dal creatore e l’oggetto dal soggetto. L’opera, qui presentata per la prima volta al pubblico italiano nella sua interezza, comprende infatti due volumi: L’oggetto estetico e La percezione estetica. Dal confronto tra le arti, allo studio degli a priori affettivi, a quello dell’inseparabilità delle diverse attitudini conoscitive, in questo testo vengono delineate le principali direttrici della filosofia di Dufrenne che troveranno un approfondimento nelle sue opere successive. Presentazione di Elio Franzini.
Per una filosofia non teologica
Mikel Dufrenne
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 94
Nel 1973 Mikel Dufrenne decide che la seconda edizione de Le Poétique sia accompagnata da un testo impegnato nel confronto diretto con due autori rispettati ma anche considerati enigmatici: Maurice Blanchot e Jacques Derrida. Per una filosofia non teologica non è però soltanto un’eccezionale interpretazione e la messa in stato di accusa di due pensatori influenti. Al fondo dei loro tristi e sublimi pensieri si intende svelare la nostalgia del teologo e la fascinazione del discorso apofatico. Oltre la pars destruens, Dufrenne concede al lettore un’espressione schietta e generosa della sua più profonda ispirazione etica: un pensiero estetico e fenomenologico che rivendica i diritti e la forza di una filosofia della presenza, una filosofia della Natura in grado di restituire all’uomo, su un piano di coraggiosa immanenza, tutta la ricchezza di senso dell’essere al mondo.
Per una filosofia non teologica
Mikel Dufrenne
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 124
Nel 1973 Mikel Dufrenne decide che la seconda edizione de "Le Poétique" sia accompagnata da un testo impegnato nel confronto diretto con due autori rispettati ma anche considerati enigmatici: Maurice Blanchot e Jacques Derrida. "Per una filosofia non teologica" non è però soltanto un'eccezionale interpretazione e la messa in stato di accusa di due pensatori influenti. Al fondo dei loro tristi e sublimi pensieri si intende svelare la nostalgia del teologo e la fascinazione del discorso apofatico. Oltre la 'pars destruens', Dufrenne concede al lettore un'espressione schietta e generosa della sua più profonda ispirazione etica: un pensiero estetico e fenomenologico che rivendica i diritti e la forza di una filosofia della presenza, una filosofia della Natura in grado di restituire all'uomo, su un piano di coraggiosa immanenza, tutta la ricchezza di senso dell'essere al mondo. Introduzione di Elio Franzini.
L'occhio e l'orecchio
Mikel Dufrenne
Libro: Libro in brossura
editore: Il Castoro
anno edizione: 2004
pagine: 205
L'esercizio della filosofia chiama in causa il nostro abitare il mondo; ne custodisce l'evento ed è di questo il premuroso testimone, consapevole del fatto che tale testimonianza è la felice inesauribilità del suo compito. Abitare significa, innanzi tutto, sapersi orientare e saper orientare il proprio corpo nelle distanze del corpo d'altri, nell'intreccio dei sensi e nella loro costitutiva sinergia. "L'occhio e l'orecchio", ultima, estrema opera di Mikel Dufrenne, il più grande estetologo francese del secondo dopoguerra, questo ci insegna, questo ci indica come compito: comprenderci nel dire, nel toccare, nel vedere, nel gustare, nell'odorare e nel "vociare". Perché i sensi non ingannano.