Libri di Michele Belfatto
Gli stati italiani preunitari dalla pace di Aquisgrana (1748) alla fine del secolo. Cultura, costume, istituzioni
Michele Belfatto
Libro: Copertina morbida
editore: NeP edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 392
Il libro "Gli Stati italiani preunitari" dello storico Michele Belfatto si caratterizza subito per un importante discorso sul metodo. Coniugare e declinare la "Grande storia" con spaccati di microstoria (nell'alveo della migliore tradizione degli Annales della storia "globale" dove passato e presente si incardinano e si contaminano continuamente), che attengono al costume, a specificità legislative, economiche e artistico-culturali, è una peculiarità subito visibile nel libro. L'andirivieni di escursioni dai decenni trattati ai tempi più recenti della nostra storia è un ulteriore valore aggiunto. Il libro, inoltre, riveste una forte valenza didattico-pedagogica sia per il taglio medio divulgativo sia la fruibilità linguistico-lessicale. Il cinquantennio in oggetto, dalla pace di Aquisgrana all'età napoleonica, possiamo rubricarlo "Borghesia in ascesa e rivoluzione illuministica". (Dalla prefazione di Carmelo Ucchino)
Rosalinda&Rosauro. Frammenti di vita, di sapori e di cucina
Caterina Viola, Michele Belfatto
Libro
editore: NeP edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 272
Cane-fonnese. Solo chi sogna può parlare con un pastore fonnese
Michele Belfatto, Caterina Viola
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2011
pagine: 252
"Cane-fonnese", nonostante il titolo, non è un romanzo sulle abitudini di questa straordinaria e ormai rara razza di cani pastore, originaria della Sardegna; né è una guida per l'allevamento dei cani in genere, per i quali comunque traspare una passione evidente. È un romanzo che trasporta il lettore in una dimensione apparentemente fantastica: il protagonista è infatti un cane parlante, ma i legami con la realtà non per questo si affievoliscono. Eventi di una stringente e appassionante attualità (dalla crisi del lavoro al problema dei rifiuti o dell'immigrazione) si alternano a spunti nostalgici su un mondo ormai perduto (quello delle antichità classiche, rivisitato in un modo del tutto peculiare) e satirici (come nell'episodio "Mi manda Mandolino"), tra frequenti cambi di scenario e l'intrecciarsi di diversi piani narrativi e personaggi, tutti accomunati da un forte desiderio di vivere.