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Libri di Mauro Scionti

Pietro Maria Favia 1895-1972. Un architetto al Comune di Bari

Pietro Maria Favia 1895-1972. Un architetto al Comune di Bari

Mauro Scionti

Libro: Libro in brossura

editore: Adda

anno edizione: 2021

pagine: 248

Questa ricerca ripercorre la figura e l’opera di Pietro Maria Favia, architetto attivo a Bari tra gli anni Venti e gli anni Sessanta del Novecento, e lo colloca come attore di riferimento della storia dell’architettura e dell’urbanistica cittadina. Favia è stato, nel 1923, il secondo laureato della neonata Scuola Superiore Normale di Architettura di Roma, poi Facoltà di Architettura, prima in Italia, e nel 1929 con Cesare Corradini, Saverio Dioguardi ed Aldo Forcignanò crea il Sindacato Regionale Architetti ed avvia quel processo di separazione consensuale dal Sindacato degli Ingegneri che avrebbe portato nel dopoguerra alla costituzione dell’Ordine degli Architetti di Puglia. Favia, dal 1932 al 1962, come Architetto Capo della Sezione Edilizia e Piano Regolatore del Comune di Bari, guida e coordina, impegnandosi in prima persona, tutta quanta l’attività progettuale dell’Amministrazione comunale e come segretario della Commissione Edilizia e della Commissione Speciale per il Centro Storico incanala le scelte stilistiche di un’intera generazione di progettisti, ingegneri ed architetti, su di un cauto novecentismo non estraneo alla tradizione costruttiva pugliese. Nel ripercorrere l’opera professionale dell’Architetto Capo della Sezione Edilizia e Piano Regolatore del Comune di Bari, questo saggio illustra concorsi e progetti urbanistici, a partire dalla costruzione e dall’arredo urbano dei due lungomare fino al quartiere popolare di San Girolamo ed ai primi interventi dell’Istituto Autonomo Case Popolari a Iapigia ed al Cep, come anche le numerose opere pubbliche realizzate nella sua lunga stagione progettuale. Tra le opere più conosciute ricordiamo a Bari la Casa del Mutilato e quella del Portuale, le scuole Filippo Corridoni, Vincenzo Diomede Fresa, Emanuele Filiberto duca d’Aosta, Amedeo d’Aosta, Pino Pascali, e poi il padiglione della Cassa per il Mezzogiorno alla Fiera del Levante e gli edifici e gli accessi alle Grotte di Castellana. Racconta anche dei tanti progetti irrealizzati che avrebbero potuto incidere, oltre ogni valutazione di merito, sull’immagine della città. L’aver voluto riprodurre in coda al testo tutte le tavole de L’antico volto di Bari non vuole essere solo interesse documentario o memoria malinconica di scorci spesso irriconoscibili, ma anche il riconoscimento del valore insostituibile del disegno come linguaggio principe dell’architetto che ha caratterizzato l’opera di tutta la vita e che questo volume documenta ampiamente. Favia non ha la costanza assidua del taccuino, occasionali sono gli strumenti ed i supporti grafici, non omogeneo il livello della rappresentazione, ma alcuni dei suoi disegni hanno importanza documentaria quando rappresentano ambienti urbani da tempo scomparsi, altri colgono l’attimo di una visione sfuggente, immortalano uno stato d’animo, spesso disegnati e ridisegnati – velina su velina – ed arricchiti sempre di nuovi particolari, con la costanza di un metodo che ritroviamo nell’elaborazione dei suoi progetti di architettura.
40,00

Il Villaggio dei Postelegrafonici «città giardino» a Bari

Il Villaggio dei Postelegrafonici «città giardino» a Bari

Libro: Libro rilegato

editore: Wip Edizioni

anno edizione: 2021

pagine: 96

Il Villaggio dei Postelegrafonici è la realizzazione a Bari di una "città giardino", come stava già avvenendo in altre parti d'Italia nei primi decenni del XX secolo. Il Villaggio era composto da venti villini di cui ne sono rimasti solo otto.
10,00

Lo studio Chiaia & Napolitano a Bari. Dal piano Piacentini e Calza-Bini al piano Quaroni

Lo studio Chiaia & Napolitano a Bari. Dal piano Piacentini e Calza-Bini al piano Quaroni

Mauro Scionti

Libro: Libro in brossura

editore: Adda

anno edizione: 2018

pagine: 246

Questo saggio, frutto anche di lunghi anni di collaborazione con lo studio Chiaia&Napolitano e di condivisione didattica con Vittorio Chiaia, ricostruisce lo scenario nel quale, nel secondo Novecento e fin dall’immediato dopoguerra, operano i due architetti “americani”. Si ripercorre una lunga e fortunata vicenda professionale – per Chiaia anche accademica e civile – strettamente interrelata alla storia di una città, Bari, che, fin dagli anni ’50, rinverdendo strategie anteguerra, ha fondato ricostruzione e fortuna economica sull’industria edilizia, motore trainante dell’intera economia cittadina. Un’industria, dove l’edilizia privata si fonda sulla “permuta” e quella pubblica, appannaggio di poche imprese, è stata a lungo garantita da cospicui finanziamenti di Stato. Un’industria, artefice della demolizione e ricostruzione del borgo murattiano, che a Bari ha costruito le sue fortune scivolando tra le pieghe degli strumenti urbanistici – dal Piacentini e Calza-Bini al Quaroni – e sul filo dell’interpretazione di un obsoleto regolamento edilizio, ma che ha anche dato spazio, limitato ma facilmente riconoscibile, all’architettura e alla costruzione del Moderno. Una lunga parabola, dalla ricostruzione al miracolo economico, dallo scandalo edilizio alla crisi di fine secolo, della quale i due architetti con le loro opere sono stati, a Bari e in Puglia, i più interessanti testimoni e artefici.
40,00

La Puglia e la prima guerra mondiale. Strutture e infrastrutture

La Puglia e la prima guerra mondiale. Strutture e infrastrutture

Mauro Scionti

Libro: Libro in brossura

editore: Adda

anno edizione: 2015

pagine: 92

Scopo di questo saggio è quello di esaminare, pur nei limiti temporali della ricerca, alcuni temi costanti che attraverseranno tutta la storia del Novecento in Puglia e che hanno a vedere con l'architettura, l'urbanistica, la costruzione delle città, le grandi infrastrutture del territorio, nel non facile confronto tra Stato, lento erogatore di finanziamenti, e Amministrazioni locali dove si scontrano interessi spesso contrastanti. Nodi e resistenze che si sciolgono e si dissipano d'incanto solo grazie all'eccezione dell'evento bellico e all'urgenza che ne deriva; opere invocate da tempo che si avviano, a volte, a soluzione, ma che poi, cessato il pericolo imminente, tornano a procedere con la lentezza di sempre, alcune - ancor oggi irrisolte.
10,00

La manifattura tabacchi di Bari. Storia e progetto di un opificio del Novecento
30,00

Il casale diventa città. La costruzione di Fasano tra X e XIX secolo

Il casale diventa città. La costruzione di Fasano tra X e XIX secolo

Maria Liuzzi, Mauro Scionti

Libro: Libro in brossura

editore: Schena Editore

anno edizione: 2008

pagine: 160

18,00

Il piano introvabile. Architettura e urbanistica nella Puglia fascista
22,00

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