Libri di Mauro Gilioli

"Penso che tutto ciò che accade, sia qualcosa di così grande che non può andare disperso nel nulla. A me piace girare e perdermi tra le stelle. Di giorno so che sono appena oltre l'azzurro del cielo, mentre di notte la loro luce mi guida sicura in visioni che mi danno pace. In quella immensità e nell'Infinito cerco il mio punto fermo. Tutti dovrebbero cercarlo nella loro esistenza. È un cammino difficile, ma affascinante. I miei sguardi sulla vita partono da qui per abbracciare gli uomini e il mondo."

L'uso continuo di farmaci era la costante in Giovanna quando il pensiero non era capace di elevarsi. A questo Giovanna non era capace di dare una spiegazione ma paradossalmente proprio questa incapacità esaltava il mistero d'infinito dal quale provenivano quei doni e che così copiosamente andavano dritto a dare speranza. Non poteva essere un arco viziato un corto circuito del pensiero frutto di una fredda evoluzione? No.

In ogni pagina l'autore cesella quadri di Modena con il bulino dell'artista, intessendo tessere vive e multicolori di figure attive all'ombra della Torre Ghirlandina o proiettate nelle campagne circostanti, quelle beneficate dal limo millenario esondato dal fiume Secchia. Inizia con il capitolo dei personaggi, poi quello dei luoghi, infine delle cronache, legati tutti visceralmente alla modenesità e al suo fascino, talora bizzarro ed imprevedibile ma sempre esemplarmente attraente e curioso. Sorridendo e commuovendosi, inoltrandosi in questo angolo della provincia italiana, ogni lettore potrà trovare anche un po' dell'Italia.