Libri di Marta Marini
Cerato e la farfalla colibrì. Incontri con le piante dei fiori di Bach
Marta Marini
Libro: Libro in brossura
editore: Stella Mattutina Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 384
Nel libro, l'incontro tra l'essere umano e il mondo vegetale porta a nuove prospettive, permettendo di percepire le piante con occhi diversi e di riconoscere, come dicevano gli allievi di Paracelso, “l'Anima nella Natura e la Natura nell'Anima”. Chi è dunque Cerato e quale legame ha con la farfalla dal volo di colibrì? Cerato è un arbusto dai fiori azzurri, uno dei 38 rimedi floreali noti come Fiori di Bach, preparati dal medico inglese Edward Bach, consigliato per chi non si fida della propria intuizione. L'intuizione è un pensiero inatteso, la punta dell'iceberg del nostro Sé, che risolve situazioni difficili, proprio come l'imprevedibile volo della Farfalla colibrì attorno al fiore di Cerato. L'autrice racconta l'inaspettato dono della Natura che ha sperimentato durante la preparazione dei rimedi, rivelando il significato energetico e terapeutico dei Fiori di Bach. Attraverso il racconto delle sue esperienze, emerge la connessione tra lo stato d'animo che i rimedi riequilibrano e i luoghi, le piante e gli animali incontrati, in un viaggio magico e intimo dove i “genius loci” appaiono per guidare questi incontri.
Il carcere e l'isola. Materiali per un progetto dell'ex colonia penale di Pianosa
Marta Marini, Francesca Matracchi, Franco Corleone
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2021
pagine: 252
Sull'isola di Pianosa sussistono le strutture del vecchio sistema detentivo, i cui spazi sono stati in parte riadattati in base alle specifiche necessità funzionali, diventando un caso studio unico. Assunto di questo volume, supportato dalla sperimentazione progettuale, è che la situazione di stasi attuale che connota il rapporto tra strutture detentive, paesaggio naturale e abitanti, possa contenere aspetti per una riflessione sia sulla valorizzazione del caso specifico che sul ricorso alle pene alternative alla reclusione. Nell'ex-colonia penale i temi e le criticità proprie delle strutture penitenziarie 'in esercizio' sono apparentemente assenti. Apparentemente, perché in realtà esistono, anche in questo caso, delle questioni che rivelano, declinate secondo il contesto specifico, importanti criticità nonché altrettante opportunità su questioni analoghe: esse riguardano sia la struttura detentiva intesa come patrimonio architettonico-documentario, sia il rapporto con il territorio – la sua geografia, società ed economia –, sia la concezione stessa dell'esecuzione penale, che qui trova importante occasione di riflessione sul giusto posizionamento tra la soluzione del carcere e le modalità alternative alla reclusione; riflessione che, anche considerando le condizioni pandemiche dei tempi in cui si scrive, appare sempre più necessaria.