Libri di Mara Pontisso
Impressioni dal vero. La via Appia e la via Latina nei disegni di Maria Barosso
Libro: Libro in brossura
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2025
pagine: 184
A partire dall’individuazione, nell’Archivio Disegni della Soprintendenza Speciale di Roma, di un piccolo nucleo di fogli inediti di Maria Barosso (Torino 1879 – Roma 1960), la mostra intende presentare al pubblico due luoghi pochi noti della città, investiti tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento da importanti interventi di scavo e restauro: le chiese di San Cesareo de Appia e di Santo Stefano al III miglio della via Latina. In un momento di fioritura degli studi di genere e di emersione di figure femminili che hanno operato in ambito culturale, la vicenda di Maria Barosso assume un valore esemplare. Il lavoro svolto dalla disegnatrice per documentare gli scavi e i restauri di monumenti e aree archeologiche nell’area centrale di Roma e nel suburbio è a lungo rimasto nascosto, e solo in tempi recenti ha meritato le giuste attenzioni. Per contestualizzare il lavoro di Barosso, i suoi disegni sono affiancati in mostra da vedute e paesaggi, reperti archeologici, manoscritti e alcune rare fotografie storiche, scattate tra la fine del XIX e la prima metà del XX secolo. Il presente volume contiene contributi di natura storico-critica che approfondiscono e aggiornano i contenuti del percorso espositivo.
Patrimonium Appiae. Depositi emersi
Libro: Libro in brossura
editore: Società Archeologica
anno edizione: 2022
pagine: 632
Una profonda e puntuale rilettura dello straordinario patrimonio archeologico del territorio romano, solcato dalle vie Appia, Latina ed Ardeatina, ha dato origine alla prima mostra archeologica specificamente indirizzata a studiare ed illustrare tale ambito. La scelta dei siti e l’esposizione dei materiali, in prevalenza provenienti dai depositi e mai studiati prima, è pensata su base topografica, seguendo le antiche vie che, miglio dopo miglio, progressivamente si allontanavano dalla città. La visione è ampiamente diacronica, di lungo periodo, e ha l’obiettivo di mettere in luce i caratteri degli insediamenti e del rapporto dell’uomo con le risorse ambientali a partire dall’età pre/protostorica, fino al tardo medioevo, se non oltre. È una esposizione non tanto di capolavori artistici, che pure impreziosiscono le collezioni di molti musei europei, ma di piccoli frammenti di passato, che contribuiscono a ritessere nuove relazioni interpretative della storia e del paesaggio.

