Libri di Malvina Giordana
Culture e pratiche della produzione. Il cinema italiano tra gli anni cinquanta e gli anni settanta
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 208
Tra la fine degli anni quaranta e la metà degli anni settanta il panorama produttivo dell’audiovisivo in Italia subisce una radicale trasformazione. Nel 1949 viene infatti emanata la cosiddetta “Legge Andreotti” che impatta significativamente sulla produzione e la circolazione di film italiani all’interno del territorio nazionale; mentre nel 1976 viene pubblicata la celebre sentenza della Corte Costituzionale sulla liberalizzazione dell’etere, che cambierà per sempre la storia della televisione italiana. Affrontando urgenti questioni di ordine teorico-metodologico e tentando di restituire la complessità e l’eterogeneità delle pratiche produttive nel periodo preso in esame, i saggi contenuti in questo volume si concentrano sui fattori chiave che hanno influenzato l’industria cinematografica italiana sul piano economico, estetico e culturale, prendendo in considerazione un ampio numero di casi di studio che spaziano dal cinema di finzione al documentario, dal cinema militante ai film prodotti a scopo educativo, dal cinema sperimentale e industriale ai film d’animazione.
Geografie della migrazione nel cinema italiano. Luoghi e immaginari del transito
Tanja Michalsky, Adrian Bremenkamp, Lorenzo Marmo, Malvina Giordana
Libro
editore: Campisano Editore
anno edizione: 2023
Il cinema può raccontarci che cos’è un confine? Da Ventimiglia a Lampedusa, dal porto di Bari a quello di Tirana, attraverso l’antica città di Pompei e il tunnel di Lötschberg, questo volume mette in luce il funzionamento del cinema come macchina mitopoietica che interviene sullo spazio geografico. Tramite una lettura ravvicinata di sei titoli del cinema italiano dagli anni Cinquanta a oggi, spaziando dal melodramma neorealista al documentario contemporaneo, si costruisce un duplice percorso analizzando tanto i fenomeni migratori quanto le forme della messa in scena. L’intreccio tra approccio cartografico e sguardo filmico aiuta a elaborare la storia della Penisola da luogo di partenza a contesto di arrivo e, di pari passo, la metamorfosi dei generi e degli stili cinematografici. Ognuno dei film qui trattati rappresenta una specifica geografia della migrazione oltre quella mostrata dai mezzi di mappatura convenzionali.