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Libri di M. Sepe

La perdita di chance in Italia e in Europa

La perdita di chance in Italia e in Europa

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2020

pagine: 339

Il presente volume intende esaminare le problematiche connesse all'individuazione di una nozione autonoma di «perdita di chance» perseguendo l'obiettivo di inquadrare alcune delle più rilevanti questioni applicative riguardanti l'accertamento e le conseguenze dell'inadempimento e dell'illecito. Si mira a delineare i parametri di riferimento, in ordine alla valutazione delle chance perdute, in relazione ai diversi campi della responsabilità civile. Il problema viene esaminato - in appositi capitoli - con specifica attenzione al diritto del lavoro e all'esercizio di determinate professioni. Si mettono in evidenza le differenze rispetto alla tematica riguardante l'accertamento del c.d. nesso di causalità e vengono proposti appositi strumenti applicativi per la quantificazione del danno risarcibile. Si offre inoltre una riflessione al fine di determinare l'attuale ambito operativo della perdita di chance con riferimento al diritto europeo e agli ordinamenti spagnolo e tedesco. Un apposito capitolo è dedicato all'analisi del linguaggio giuridico in materia.
28,00

Profili giuridici ed economici della contrattazione di rete

Profili giuridici ed economici della contrattazione di rete

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2017

pagine: 270

La contrattazione di rete costituisce con ogni probabilità la più rilevante occasione di ammodernamento offerta in questi ultimi anni al capitalismo italiano. Non a caso il contratto di rete ha saputo conquistare in breve tempo uno spazio significativo nell'economia reale, come testimoniano i numeri in crescita, ancor più sorprendenti se considerati all'interno di un generale contesto economico per lo più incline alla depressione. L'esperienza applicativa, nazionale e sovra-nazionale, ha messo in evidenza come l'organizzazione reticolare può certamente contribuire ad accrescere la competitività delle aziende, proprio perché propone un'aggregazione di tipo «elettivo» ed un modello evoluto di impresa capace di miscelare forme concrete di sharing economy, senza cessione della titolarità di impresa e senza i condizionamenti territoriali tipici, ad esempio, dell'economia dei distretti industriali. Come ogni occasione, però, anche il contratto di rete corre il rischio di non realizzare tutte le proprie indubbie potenzialità e di non riuscire, pertanto, a contribuire appieno al rilancio della capacità innovativa e della competitività delle imprese italiane. I contributi ordinati in questo volume, dopo aver sondato le ragioni economiche e giuridiche di una iniziale disaffezione verso l'istituto, vogliono indicare una via possibile perché il disappunto non si trasformi in rammarico.
24,00

I progetti integrati territoriali. Esperienze avanzate in Campania
30,00

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