Libri di M. Ragozzino
Capolavori in rilievo. I sarcofagi di Atella e Rapolla
Libro: Copertina morbida
editore: artem
anno edizione: 2022
pagine: 152
I sarcofagi rinvenuti ad Atella e a Rapolla documentano la ricchezza e l'immaginario raffinato dei proprietari terrieri che, in età imperiale romana, dominavano la campagna del Vulture. Testimoni della fitta rete di scambi mediterranei (microasiatico il sarcofago con coperchio da Rapolla, attica la cassa da Atella) sono stati esposti al Museo Archeologico Nazionale "Massimo Pallottino" di Melfi tra dicembre 2019 e febbraio 2022. Coniugando la lettura iconografica all'esame dei materiali e delle produzioni allo studio topografico e alla ricostruzione della storia collezionistica, prende forma una proposta di metodo per lo studio dei sarcofagi romani nel loro contesto. Le tracce del popolamento e dello sfruttamento agricolo, le testimonianze della cultura materiale e artistica, la maturazione di una piena consapevolezza del ruolo sociale e civile del patrimonio archeologico si intrecciano nel racconto di un paesaggio millenario, naturale e umano.
Mario Cresci. Forse fotografia
Libro: Libro in brossura
editore: Allemandi
anno edizione: 2012
pagine: 205
Mario Cresci è uno dei più rilevanti interpreti della ricerca fotografica in Italia negli ultimi quattro decenni e contemporaneamente una figura di punta dei nostri giorni. Con questo libro realizza una sorta di catalogo 'ex post" della serie di mostre che ha tenuto lo scorso anno a Bologna, Roma e Matera, presentando, in ognuna delle prestigiose sedi una antologia del suo lavoro e una sezione 'site specific" dedicata alla città ospitante. Impreziosisce il libro il fatto che le immagini degli allestimenti delle mostre siano state scattate dallo stesso Cresci, che così, quasi in una mera narrazione, racconta se stesso e il suo lavoro.
Brera mai vista. Renato Guttuso 1940. Il ritratto di Alberto Moravia
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2011
pagine: 64
Un libro e una mostra dedicati alla nuova importante acquisizione della Pinacoteca di Brera: la tavola raffigurante la Madonna col Bambino del Maestro di Pratovecchio, artista fiorentino dell'ambito di Domenico Veneziano e di Filippo Lippi. Questo nuovo dipinto colma una carenza nella collezione del museo proprio intorno alla pala Montefeltro di Piero della Francesca. Si intende così documentare in particolare l.ambiente fiorentino della formazione di Piero poco prima della metà del XV secolo, uno dei più fervidi della storia dell'arte italiana, che concentra artisti come Masaccio, Paolo Uccello, Beato Angelico, Donatello, Brunelleschi, e che è stato rappresentato finora solo da due tavole di Benozzo Gozzoli e una di Fra Carnevale. Il piccolo pannello viene presentato attraverso le indagini di due giovani studiosi, Matteo Mazzalupi e Neville Rowley, che con piglio hanno il merito di proporre una non facile sintesi del problema critico e di procedere con alcune interessanti valutazioni innovative. Neville Rowley ripercorre con lucidità la letteratura sul Maestro di Pratovecchio leggendo attraverso di essa i passaggi più importanti della critica, dalla ricostruzione da parte di Roberto Longhi su "Paragone" nel 1952, agli sviluppi delle proposte longhiane nella mostra fiorentina "Pittura di luce", curata da Luciano Bellosi nel 1990, e alla mostra "Fra Carnevale".