Libri di M. Antonielli
Alla ricerca del predatore alfa. Il mangiatore di uomini nelle giungle della storia e della mente
David Quammen
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2020
pagine: 602
Un tempo simboli di forza e grandezza, temuti e venerati come divinità, leoni e tigri, orsi e coccodrilli (i "predatori alfa") sono ormai specie "terminali". Nel giro di centocinquant'anni si prevede che debbano definitivamente uscire di scena. E un altro capitolo della storia evolutiva si sarà chiuso. Ma al di là delle implicazioni strettamente ecologiche vi è una ragione più profonda per osservare con inquietudine il grande invalido, spogliato della sua regalità e ridotto all'impotenza. Da loro, per centinaia di migliaia di anni, gli uomini furono divorati, finché non si trasformarono essi stessi in animali divoranti. Quammen, autore di reportages per National Geographic, conduce la sua analisi tra scienza, letteratura e mito.
Il retaggio
Sybille Bedford
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2016
pagine: 388
Lo scenario si apre su una scena ormai sorprendentemente esotica: la Germania di fine Ottocento, con la sua opulenza terriera e finanziaria, le aspre tensioni sociali, il presagio di una catastrofe lontana ma già palpabile e, in particolare, su tre famiglie, unite da divergenti tradizioni aristocratiche e separate da irreali visioni del futuro. La prima è costituita da solidi "rentiers" ebrei di Berlino, nel cuore del Nord prussiano e protestante; le altre due appartengono "a realtà discordi del Sud cattolico: l'una sonnolenta, rurale, volta al passato; l'altra ossessionata da sogni ecumenici di dimensioni europee". A unirle provvederanno due matrimoni e uno scandalo.
La voce del crepuscolo
Derek Walcott
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2013
pagine: 280
"C'è un'esultanza fortissima, una celebrazione della fortuna, quando uno scrittore è testimone degli albori di una cultura che si definisce da sé, ramo dopo ramo, foglia dopo foglia..." scrive Walcott parlando dei Caraibi, e di uomini e donne che "non leggono ma sono lì per essere letti, e se vengono letti nel modo giusto creano la propria letteratura". Non stupisce allora che egli consideri scrittori fratelli Saint-John Perse, Aimé Césaire e Patrick Chamoiseau. Ma il suo sguardo valica i confini dei Caraibi, per abbracciare un orizzonte ben più ampio: da Philip Larkin, che "ha inventato una musa, il cui nome era Mediocrità", a Ted Hughes, che con la sua poesia "ringhia come una bestia braccata", a Robert Frost, dalla "saggezza invernale", a Les Murray, che in virtù della sua "forza irsuta" sembra uscito da "una scena di Mad Max", a Iosif Brodskij, immerso nel "caos" della trasformazione che ogni poeta attraversa quando traduce se stesso. E a dispetto dell'eterogeneità degli oggetti su cui Walcott si sofferma, questa raccolta si fissa nella nostra mente come un'unica, folgorante immagine: merito, certamente, di una scrittura così intensa da rischiare a ogni riga di frammentarsi in lirica.
Il falco pellegrino. Una storia d'amore
Glenway Wescott
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2006
pagine: 98
Sul finire degli anni Venti, in un indolente pomeriggio di primavera, una giovane ereditiera americana, che ospita nella sua casa di campagna in Francia un amico, scrittore fallito e io narrante, riceve la visita dei Cullen, perfetti esemplari, si direbbe, "di quella agiata genia britannica che infesta il mondo intero col suo eccesso di energia e di toni pacati". Sofisticati, blasé, gelidamente socievoli, i Cullen sembrano nutrire per se stessi e per ciò che li riguarda una passione debordante. Sul polso, Mrs Cullen regge un falcone incappucciato. Ieratico e solitario, feroce e insieme minato da una brama tormentosa, il falcone diviene il catalizzatore degli eventi di un pomeriggio brioso che inclina ben presto alla tragedia e alla catastrofe.
Il falco pellegrino. Una storia d'amore
Glenway Wescott
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 2002
pagine: 98
Sul finire degli anni Venti, in un indolente pomeriggio di primavera, una giovane ereditiera americana, che ospita nella sua casa di campagna in Francia un amico, scrittore fallito e io narrante, riceve la visita dei Cullen, perfetti esemplari, si direbbe, "di quella agiata genia britannica che infesta il mondo intero col suo eccesso di energia e di toni pacati". Sofisticati, blasé, gelidamente socievoli, i Cullen sembrano nutrire per se stessi e per ciò che li riguarda una passione debordante. Sul polso, Mrs Cullen regge un falcone incappucciato. Ieratico e solitario, feroce e insieme minato da una brama tormentosa, il falcone diviene il catalizzatore degli eventi di un pomeriggio brioso che inclina ben presto alla tragedia e alla catastrofe.
Café martinique. Testo inglese a fronte
Derek Walcott
Libro: Libro in brossura
editore: Leconte
anno edizione: 2013
pagine: 208
In "Café Martinique", unico racconto scritto da Derek Walcott, si confrontano due mondi. Quello martinicano dello scrittore Maurice Lamartine, soggiogato dalla cultura francese, e quello walcottiano di Saint Lucia, ormai svincolato dall'influenza britannica. Seduto al tavolino di un caffé, Lamartine è raccontato da Walcott come fosse il suo doppio. Irriducibile e inafferrabile. Di "Omeros", suo acclamato poema epico, l'autore caraibico ha detto: "Beh, in effetti, se togliessimo le rime sarebbe prosa". Ed eccola, dunque, l'insperata prosa poetica di Walcott. "Storie" presenta inoltre dei versi scelti del poeta, il testo integrale di una lezione tenuta agli allievi della Essex University nel 2011 e un breve saggio di Maria Cristina Fumagalli che ne definisce il carattere rivoluzionario, anzitutto.