Libri di Luca Gandini
Marcia per la gloria. La prima Campagna d'Italia di Napoleone Bonaparte
Luca Gandini, Andrea Rispoli
Libro: Libro in brossura
editore: Sometti
anno edizione: 2025
pagine: 328
La leggenda di Napoleone Bonaparte non nacque a Sant'Elena, come sovente si immagina. Sull'isola oceanica assunse probabilmente la sua connotazione definitiva, ma fu nelle pianure d'Italia che scaturì, per poi consolidarsi nel tempo, fino a deflagrare in tutta la sua veemenza dopo la morte dell'Imperatore in esilio. Fu infatti con la spedizione del 1796-1797 nelle fertili pianure italiane che quel giovane generale di 26 anni trovò la propria legittimazione dimostrando doti tattico-strategiche straordinarie, assurgendo agli onori e rientrando nella ristretta schiera dei più grandi condottieri di tutti i tempi, alla stessa stregua di Cesare, Annibale e Alessandro Magno. Non a caso, riuscì ad inanellare una serie di strabilianti vittorie che si rivelarono dirompenti per l'avversario, tanto da costringerlo a continue umiliazioni. I clamorosi successi di Montenotte, Millesimo, Castiglione, per citarne alcuni, insieme alle immortali vittorie di Arcole e Rivoli, fecero da preludio non solo alla sua definitiva affermazione militare, ma anche e soprattutto alla sua fulminante ascesa politica. Quello sconosciuto generale, che chiamavano ancora Bonaparte ma che presto diventerà Napoleone, intraprese, così, un'inarrestabile marcia che lo porterà a dominare l'Europa, venendo sin da subito avvolto, grazie ai trionfi conseguiti nella prima campagna d'Italia, di un'indelebile aura di leggenda, che favorì la nascita del suo mito, nonché l'inizio della sua esaltante epopea.
Bonaparte e Verona. Agli albori della grande ascesa: da giovane ufficiale a Napoleone
Libro: Libro in brossura
editore: Sometti
anno edizione: 2024
pagine: 200
Il 5 maggio 2023 l'Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona accolse un convegno che affrontò la significativa presenza del giovane Bonaparte nel territorio veronese. Egli fu un generale di somma grandezza militare, ma anche uomo discusso per alcune sue imprese: proprio per questo, ma non solo, il titolo dell'incontro (e lo si potrà cogliere nella lettura delle relazioni di quel giorno) fu studiato in maniera piuttosto precisa ed è, quindi, anche il titolo di questi Atti: Bonaparte e Verona. Agli albori della grande ascesa: da giovane ufficiale a Napoleone. Il volume è riccamente illustrato e oltre ai testi di Luca Gandini, Giancarlo Volpato, Andrea Rispoli, Giacomo Girardi e Nicoletta Marini d'Armenia, dedica un capitolo speciale ai diorami di Giorgio Frildini, plastici particolareggiati di grande valore artigianale che riproducono i momenti salienti del periodo napoleonico veronese. A tutti coloro che dalla storia comune ricordano le imprese dell'Armée d'Italie, appare chiaro che colui che fu accolto come comandante con un certo scetticismo, espresse proprio su queste terre una grande capacità strategica e una lungimiranza tattica: il còrso, bullizzato dai compagni quand'era giovane, poco apprezzato fino a quando a Brienne, presso la Scuola militare, non fu in grado di dimostrare chi fosse quell'italiano poco francese, proprio sulle terre di Verona ebbe le possibilità di scalare in fretta un'ascesa che sembrò inarrestabile. Fu dimenticato il Bonaparte, prese la corsa Napoleone.
Pedale scaligero. Frammenti di storia
Luca Gandini
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Studi Rivoli
anno edizione: 2023
pagine: 176
"L'Italia era appena uscita da una guerra disastrosa e i veronesi, come tutti gli italiani, stavano riscoprendo il valore delle cose smarrite da tempo. Fra queste la bicicletta. Un gruppo di appassionati con lo scopo di incrementare il ciclismo nella provincia di Verona e di dare la possibilità ai giovani di scoprire gli immensi valori di questo umile sport che avvince, affratella e appassiona […] fondò nel 1945 il Pedale Scaligero". Così recita la parte introduttiva dell'originario statuto di una delle più longeve e gloriose società ciclistiche di Verona. Ancora oggi, a distanza di molto tempo, è appassionata protagonista del ciclismo veronese dopo averne segnato la storia in ottant'anni di ininterrotta attività.
Rivoli e il suo duca: André Masséna. Dalle pendici del Monte Baldo a Mantova l'ascesa del «Figlio prediletto della Vittoria»
Luca Gandini
Libro: Libro in brossura
editore: Sometti
anno edizione: 2022
pagine: 272
Napoleone Bonaparte aveva una predilezione particolare per André Masséna, lo considerava il suo miglior generale, nonché "l'enfant chéri de la victoire". Pur essendo stato uno dei comandanti napoleonici più talentuosi, desta stupore pensare che pochi conoscano le sue imprese pur vantando una carriera militare brillantissima. Infatti, per i suoi innumerevoli successi sui campi di battaglia fu nominato maresciallo di Francia, duca di Rivoli, nonché principe di Essling. Ottenne la definitiva consacrazione nella prima campagna d'Italia dopo la leggendaria vittoria di Rivoli e la conseguente conquista di Mantova con la battaglia della Favorita, tanto da essere apostrofato subito dopo da Napoleone con l'appellativo "Figlio prediletto della vittoria", che lo rese immortale ai posteri e alla storia. Del resto, gli accadimenti occorsi in quei giorni diedero inizio alla fulminea ascesa della stella di Bonaparte, ma servì anche a catapultare Masséna nel firmamento accanto a lui. Nel corso della sua carriera il duca di Rivoli poté annoverare al proprio attivo un numero impressionante di imprese militari, molte delle quali rientrano tuttora a buon titolo tra le pagine più gloriose della storia della Francia. Basta questo per sfidare l'oblio nei secoli e vedere iscritto il nome di André Masséna tra quelli più illustri negli annali militari di tutti i tempi.
Rivoli. Storia di un monumento. Un monumento nella storia
Luca Gandini
Libro: Libro in brossura
editore: Autopubblicato
anno edizione: 2019
pagine: 184
Il libro ripercorre la storia del monumento napoleonico innalzato a Rivoli nel 1806 per desiderio di Napoleone Bonaparte in memoria della celebre battaglia del 14 e 15 gennaio 1797. Si ergeva per ben venti metri con una splendida colonna d'ordine dorico visibile da lunga distanza all'imbocco della Valdadige, sulla strada che portava e porta tuttora in Tirolo. Attraverso la disamina di missive, rapporti e dispacci tra alcune figure apicali dell'amministrazione e dell'esercito, vengono descritte le varie fasi che hanno portato alla realizzazione del monumento, dalla posa della prima pietra fino all'abbattimento dell'obelisco avvenuto nel 1814 per mano austriaca, nell'intento di cancellare l'onta per la clamorosa sconfitta subita diciassette anni prima. Il monumento sorto per esaltare le gesta eroiche dell'armata francese e del suo valoroso condottiero, nel tempo è diventato mausoleo delle spoglie di alcuni soldati napoleonici. Ancora oggi, seppur mutato nella forma, il monumento rammenta ai posteri il trionfo nella battaglia che ha dato origine all'epopea di un giovane generale, che nella prima campagna d'Italia chiamavano Bonaparte, ma dopo Rivoli, diventò Napoleone.