Libri di Luca Fucini
I guardiani della nuova Italia. E la Loggia Mazzini di Sanremo
Aldo Alessandro Mola, Luca Fucini
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca delle Soluzioni
anno edizione: 2025
pagine: 172
Se è vero che molti tra i patrioti risorgimentali che costruirono l'Italia erano massoni — un esempio per tutti Garibaldi — è altrettanto vero che l'unione dei vari Orienti preunitari e la gestione della stessa non fu mai facile e lineare come ci si potrebbe aspettare. In questo “paradosso” si inseriscono figure di rilevanza nazionale, come Ernesto Nathan, poi sindaco di Roma, e Adriano Lemmi ed altre più locali, che conobbero ugualmente la ribalta, come Orazio Raimondo deputato socialista. Dal quadro nazionale al particolare, la Loggia “G. Mazzini” che, attraversando 125 anni di storia patria, è stata termometro e testimone dello scorrere del tempo.
«Misteri e segreti della massoneria a San Remo». Storia e personaggi
Luca Fucini
Libro: Libro in brossura
editore: Atene Edizioni
anno edizione: 2010
pagine: 176
La massoneria nel Ponente ligure. I persistenti di Ventimiglia 1886
Luca Fucini
Libro: Libro in brossura
editore: Atene Edizioni
anno edizione: 2003
pagine: 168
Il saggio percorre, attraverso eventi e personaggi, la ricca storia della Massoneria del Ponente Ligure, dalle guerre di successione austriaca ai primi del Novecento. L'autore illustra logge e massoni come in realtà furono, al di là di schemi precostituiti e senza in alcun modo forzare in un'interpretazione univoca e riduttiva il divenire storico dei "fatti massonici".
La massoneria nel Ponente ligure. I persistenti di Ventimiglia 1886
Luca Fucini
Libro: Libro in brossura
editore: Antea Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 188
L’autore ha, tra molti, due pregi sempre più rari: la ricerca dei documenti d’archivio sui quali costruire il “racconto” e la visione della Massoneria qual essa è, un Universo che non si lascia ingabbiare in confi ni statuali. Nei volumi e saggi di Fucini le logge liguri emergono quale crogiolo di molteplici apporti. Anzitutto furono (come anche oggi sono) intreccio tra Italia e Francia. Le relazioni fraterne hanno retto allo spostamento dei confini politici e dei conseguenti usi linguistici imposti dall’amministrazione pubblica. Lo spazio liguro-franco-piemontese è indifferente (e anche insofferente) dei “termini” fissati dai trattati tra gli Stati. È incontro delle Alpi con il mare, epicentro di due sfide: da un canto la via dei monti per svalicare dalla Costa Azzurra e dal Ponente ligure nelle valli del Cuneese, verso la pingue pianura padana; dall’altro l’apertura a perdita d’occhio sul Tirreno, il Mediterraneo, e la tentazione di forzarne gli stretti.” (dalla prefazione di Aldo A. Mola)