Libri di Lapaget
Gatti. Calendario 2021
Evelyne Nicod
Prodotto: Calendario
editore: Studio d'Arte Nicod-Gatteria
anno edizione: 2020
Calendario gatti 2021 a forma di libro. Ogni mese ha due facciate, una con immagini di gatti disegnate da Evelyne Nicod, l'altra con comode righe per gli appunti giornalieri. Simile al tradizionale calendario spiralato da appendere, si può anche impiegare come agenda mensile da portare comodamente in viaggio.
Gatti. Calendario 2021
Evelyne Nicod
Prodotto: Calendario
editore: Studio d'Arte Nicod-Gatteria
anno edizione: 2020
pagine: 32
Calendario gatti 2021 a forma di libro. Ogni mese ha due facciate, una con immagini di gatti disegnate da Evelyne Nicod, l'altra con comode righe per gli appunti giornalieri. Simile al tradizionale calendario spiralato da appendere, si può anche impiegare come agenda mensile da portare comodamente in viaggio.
Gatti. Calendario 2021
Evelyne Nicod
Prodotto: Calendario
editore: Studio d'Arte Nicod-Gatteria
anno edizione: 2020
pagine: 32
Calendario gatti 2021 a forma di libro. Ogni mese ha due facciate, una con immagini di gatti disegnate da Evelyne Nicod, l'altra con comode righe per gli appunti giornalieri. Simile al tradizionale calendario spiralato da appendere, si può anche impiegare come agenda mensile da portare comodamente in viaggio.
Ul vecc d'verun. L'antico Gergo di Varzo
Lapaget
Libro: Libro in brossura
editore: Studio d'Arte Nicod-Gatteria
anno edizione: 2022
pagine: 142
Trasferito nel 1998 a Varzo, sono rimasto incuriosito da una frase dell'Alvazzi che menzionava strani vocaboli. In paese nessuno apparentemente ne sapeva niente, mi fu procurata una fotocopia del "discorso del Veglia", dove c'erano una ventina di questi vocaboli. Nel 2012 sono riuscito a rintracciare l'originale con una bella incisione stampato a Parigi! Si parlava vagamente di un libretto contenente un centinaio, introvabile, fino a che un Varzese emigrato in Svizzera mi procurò copia dell'originale del Savaglio. A questo punto, continuando le ricerche, un allievo del Contini, professore a Friburgo, mi procurò una fotocopia dell'Italia dialettale del 1932 contenente la sua ricerca, un'altra persona mi procurò un manoscritto sconosciuto del D'Avino. Grazie ai responsabili della Biblioteca di Bellinzona, ebbi accesso al quaderno fonologico di Varzo di fine '800, anche questo sconosciuto; entrai in contatto con un appassionato di studi comparati di gerghi di mestieri, e fortunosamente rintracciai l'autrice di una altrettanto sconosciuta tesi sulla fonologia del dialetto di Varzo, comprendente anche un'intervista al Dr Mazzurri. Quanto sopra base della ricerca conclusiva.