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Libri di Jessica Treadway

Qualcosa da nascondere

Qualcosa da nascondere

Jessica Treadway

Libro: Copertina rigida

editore: Mondadori

anno edizione: 2018

pagine: 396

In una fredda giornata di dicembre un corpo viene ritrovato nei boschi ai piedi di un laghetto ghiacciato. Si tratta di Joy Enright, un'adolescente del posto. Da principio sembra che la ragazza sia annegata per una tragica fatalità, ma l'autopsia rivela qualcosa di più inquietante: il corpo, infatti, presenta inequivocabili segni di strangolamento. La sonnacchiosa cittadina di Chilton viene di colpo scossa nelle fondamenta: la polizia se la deve cavare con il primo vero caso di omicidio e la famiglia, insieme agli amici stretti di Joy, inizia a interrogarsi su chi possa aver commesso un gesto tanto atroce. Mentre il cerchio si stringe e la tensione sale, ciascuno deve fare i conti con azioni che possono essere sfuggite di mano: la mamma di Joy deve affrontare le difficili conseguenze del suo tradimento e Martin, uno studente afro-americano, viene subito arrestato quando i sospetti si concentrano su di lui. E perché Tom, un soccorritore professionista e genero del capo della polizia, non si fida dei metodi d'indagine né di quello che lui stesso ha percepito quando si è immerso nel lago? E come mai Joy si è allontanata da Harper, la sua amica del cuore, mesi prima della sua morte? In una piccola comunità, dove i segreti sono difficili da mantenere, è solo una questione di tempo prima che la verità venga a galla.
19,50

Quello che non vuoi sapere

Quello che non vuoi sapere

Jessica Treadway

Libro: Copertina rigida

editore: Mondadori

anno edizione: 2017

pagine: 297

Al centro di questo romanzo c'è la voce intensa e sofferta di una madre, di una donna. Lei e il marito, tre anni prima, sono stati brutalmente attaccati in casa, il marito è morto e lei, pur sfigurata, è sopravvissuta. Incapace di ricordare quei brevi momenti di ferocia, Hanna vede davanti allo specchio tutti i giorni i lineamenti di un volto, il suo, che hanno l'aria di essere stati smontati e poi rimessi insieme, come in un quadro di Picasso. Adesso Hanna, con un occhio malandato che la chirurgia plastica non è riuscita a ricostruire, si sente ancor di più vicina alla figlia Dawn. Fin da piccola, infatti, Dawn è stata sfortunata perché afflitta da ambliopia, un difetto visivo comunemente chiamato "occhio pigro". La durezza della sua condizione, stigmatizzata dalle crudeli prese in giro dei compagni di scuola {Mi stai guardando oppure no? Dawn ha un occhio storto! Dawn è un mostro!), ha portato la piccola a sviluppare delle fantasie di riscatto irreali e a vivere in un mondo dalla psicologia distorta che, nella fase dell'adolescenza, è pericolosamente peggiorata. E il difetto all'occhio non è stato corretto - con grande angoscia della madre - neppure da una successiva operazione. Come biasimare la figlia per la rabbia accumulata?, come non proteggerla da tutto e da tutti, anche in quella notte di orrore e di morte, nonostante qualcuno sospetti che lei in qualche modo abbia avuto delle responsabilità nella vicenda? Forse la madre non vuole ricordare, non vuole vedere le cose come sono, è succube, come la figlia, di un'alterazione della visione. Eppure un ricordo Hanna ce l'ha: quello di una mano, di un polso, di un braccio, inchiostro scuro su pelle pallida, niente di più. "Non mi ritengo" ha dichiarato Jessica Treadway "una scrittrice di thriller, per quanto è indubbio che al centro della mia storia ci sia un vero e proprio puzzle psicologico e un'avvincente storia gialla, rimane il fatto che il mio romanzo si potrebbe definire un viaggio psichico. È l'incubo di una madre costretta a guardare dentro di sé con gli occhi della figlia." Così la scrittrice fa dire a Hanna, la madre: "Non sono sicura di chi sono in realtà. Non sono sicura di avere un... nucleo. Ricordo quando mia figlia Dawn portava la benda sull'occhio, la chiamavano 'occlusione'. Copri la parte più forte di qualcosa, così la parte più debole è costretta a lavorare di più. Non mi ero mai resa conto che, in tutti questi anni, mi sono portata addosso il peso di quell'analogia. Ho la sensazione di aver avuto soltanto una parte debole. E sta lavorando, ci sta provando. Ma non sarà mai forte come la parte che è rimasta coperta".
19,50

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