Libri di J. Meda
Falce e fumetto. Storia della stampa periodica socialista e comunista per l'infanzia in Italia (1893-1965)
Libro: Libro in brossura
editore: Nerbini
anno edizione: 2013
pagine: 328
Questo volume collettaneo nasce dall'esigenza di ricostruire la storia della stampa periodica socialista e comunista per l.infanzia in Italia tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, cui in passato pochi studiosi si sono dedicati con una certa continuità, in genere concentrandosi sui periodici comunisti per ragazzi prodotti nel secondo dopoguerra e trascurando quasi completamente i pur numerosi omologhi socialisti precedenti. Colmando questa lacuna, il presente lavoro ne offre allora un profilo esaustivo che, partendo dalle prime strenne tardo-ottocentesche (Figli del Popolo e Strenna Minima Socialista) e passando attraverso i numeri unici primonovecenteschi (I Maggio dei Fanciulli e Alba di Maggio) e i periodici illustrati pre-fascisti (Il Germoglio, Cuore e Il Fanciullo Proletario), giunge fino al più noto giornaletto a fumetti dell'Associazione pionieri d'Italia (Il Pioniere), amatissimo dai suoi lettori, che ancora oggi lo ricordano con nostalgia. Realizzato attingendo al ricco patrimonio emerografico e archivistico, in larga parte esclusivo, conservato presso gli istituti e i centri di documentazione specializzati nella storia e nella memoria del movimento operaio italiano, il volume si inserisce all'interno del più ampio dibattito internazionale sul processo di "politicizzazione dell'infanzia" nel corso del XX secolo, fattosi di recente sempre più animato.
Infantàsia. Lo straordinario del quotidiano nei disegni dei bambini italiani e giapponesi, 1938-2004
Libro: Libro in brossura
editore: Polistampa
anno edizione: 2005
pagine: 128
Il volume è il catalogo della mostra allestita a Firenze, presso l'Accademia delle arti del disegno, piazza San Marco 4, dal 4 al 30 marzo 2005. La mostra è stata realizzata in occasione del 40° anniversario del gemellaggio tra Firenze e Kyoto (1965-2005). Come sottolinea il saggio di Antonio Faeti, la mostra vuole essere di stimolo per una ripresa di attenzione nei confronti del disegno infantile, nella sua autonoma dignità e nel laborioso intreccio che presenta fra ricerca espressiva e apprendimento di tecniche e codici.

