Libri di Ilaria Dioli
Il territorio nell'anima. Pensiero strategico e politiche territoriali. Scritti in onore di Enrico Ciciotti
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2021
pagine: 200
Pensiero strategico e politiche territoriali: a cosa conduce questo binomio? Secondo il curatore Paolo Rizzi, e al maestro di economia applicata Enrico Ciciotti a cui è dedicato il libro, è quello che dà vita ai grandi scenari strategici delle città e delle regioni, a una crescita economica che possa caratterizzare in maniera vincente i luoghi che abitiamo tutti i giorni. Non si tratta solo di numeri. Per comprendere lo sviluppo dei distretti italiani o delle città nordiche europee, della Silicon Valley o delle nuove megalopoli asiatiche, non basta calcolare i quozienti di localizzazione o gli indici di concentrazione settoriale, ma occorre risalire alle nozioni di capitale sociale, creativo e istituzionale. Chi vuole operare o studiare per il locale, per la città, deve sempre ambire a cogliere l’’anima’ del territorio, la sua realtà multidimensionale più profonda, costituita da aspetti materiali, economici e infrastrutturali, urbanistici e produttivi, ma anche e soprattutto da elementi storici, culturali, antropologici. Il libro “Il territorio nell’anima” è un racconto corale di come sviluppare il territorio per il bene comune.
«Ti lascio e vado nei campi...». Giuseppe Verdi agricoltore
Ilaria Dioli, Giuseppe Gambazza, Daniela Morsia
Libro: Libro in brossura
editore: Diabasis
anno edizione: 2014
pagine: 160
In occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, il volume propone il ritratto di un imprenditore agrario scrupoloso, attento a quelle innovazioni che, negli ultimi decenni dell'Ottocento, stavano gradualmente cambiando il volto dell'agricoltura italiana. I tre studi ricompongono il percorso di ascesa sociale e patrimoniale del Maestro che, grazie ai proventi delle sue opere, riuscì ad acquistare una vasta rete di possedimenti distesi tra il Po, l'Arda e l'Ongina. Di queste "terre verdiane", in cui la memoria di Giuseppe Verdi si è conservata più vivida e verso cui il Maestro mostrò un acceso senso di appartenenza, si mettono a fuoco i caratteri sociali e antropici, con particolare riguardo alle tipologie di insediamento rurale. È ricostruito, principalmente attraverso la disamina della vasta produzione epistolare, l'humus culturale e agronomico nel quale Verdi maturò la propria attiviti agraria, un tessuto fatto di visite a mercati e fiere delle zona, letture di testi divulgativi, contatti e scambi di esperienze con altri proprietari della zona. Infine viene approfondito il rapporto del Maestro con i prodotti delle sue terre. Verdi, che fu un produttore-consumatore responsabile, riuscì a trasferire la cura del dettaglio, la raffinatezza e la genuinità non solo nelle opere musicali, ma anche nelle abitudini alimentari.