Libri di Il Pedante
Immunità di legge. I vaccini obbligatori tra scienza al governo e governo della scienza
Il Pedante, Pier Paolo Dal Monte
Libro: Libro in brossura
editore: Arianna Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 192
È stata fatta una legge sui vaccini sbagliata e per farla si è esagerato nel confondere e nell'usare in modo promiscuo ideologia, scienza e politica. Giugno 2017: entra in vigore il “decreto vaccini” che rende obbligatorie 12 vaccinazioni – poi passate a 10 – per l’età pediatrica. Motivo? L’allarme per il calo delle vaccinazioni e alcuni decessi causati dal morbillo. Gli autori si chiedono: intervenire estendendo e rinforzando l’obbligatorietà è stata la scelta giusta? Costringere i medici ad accettare il nuovo calendario vaccinale, anche con la minaccia della radiazione, ha giovato all’autorevolezza e all’indipendenza della professione sanitaria? Queste imposizioni che cosa comportano dal punto di vista etico e politico? Il libro, in un’edizione aggiornata e ampliata, analizza la situazione italiana con riferimenti a quanto sta succedendo anche in altre parti del mondo. “Ridurre la complessità e l’evoluzione della scienza a verità dogmatiche - denunciano gli autori – porta a divisioni e discriminazioni nella società”. Prefazione di Ivan Cavicchi.
La crisi narrata. Romanzo dei capitali e crepuscolo della democrazia
Il Pedante
Libro: Copertina morbida
editore: Imprimatur
anno edizione: 2017
pagine: 240
La competizione e la punizione, l'invidia sociale e la colpa, la vergogna e il ricatto, sono i nodi di un progetto divisivo in cui le membra del corpo sociale si elidono invece di sommarsi e tendono allo zero civile. La crisi produttiva, occupazionale e sociale del nostro paese non è che il capitolo di un arretramento più generale dei diritti e del benessere diffuso che sta investendo l'Occidente democratico. Le sue cause sono spesso raccontate con gli strumenti della politica e dell'economia. Con questa raccolta ragionata di saggi l'autore si propone di «raccontare quel racconto» per individuare nella rappresentazione del declino e, paradossalmente, delle ricette con cui si pretende di superarlo, la sua radice più profonda e tenace. Il «romanzo» dei capitali che occupano lo Stato reclamandone le prerogative con vincoli finanziari, privatizzazioni, deflazione competitiva e cessioni della sovranità popolare è tanto più pericoloso in quanto acclamato dalle sue stesse vittime e tollerato da chi vi si deve opporre. Prefazione di Alberto Bagnai.
Immunità di legge. I vaccini obbligatori tra scienza al governo e governo della scienza
Il Pedante, Pier Paolo Dal Monte
Libro: Copertina morbida
editore: Imprimatur
anno edizione: 2018
pagine: 201
Il 7 giugno 2017 è entrato in vigore il "decreto vaccini" che ha reso obbligatorie dodici vaccinazioni per l'età pediatrica (poi ridotte a dieci), pena l'esclusione dagli asili e sanzioni pecuniarie per i genitori. Il decreto è stato emesso sull'onda dell'allarme seguito al calo delle vaccinazioni, di alcuni decessi causati dal morbillo e della crescente esposizione mediatica dei cosiddetti "no-vax". Ma l'allarme era giustificato in quelle proporzioni? Già prima del provvedimento, a non vaccinare i propri figli era una sparuta minoranza e le malattie più gravi contro cui ci si vaccina erano sparite nel nostro Paese. Intervenire estendendo e rinforzando l'obbligatorietà è stata la scelta giusta? E costringere i medici ad accettare senza condizioni il nuovo calendario vaccinale, anche con la minaccia della radiazione, ha giovato all'autorevolezza e all'indipendenza della professione sanitaria? Che cosa implicano, dal punto di vista etico e politico, queste imposizioni? Portando l'analisi dalla situazione italiana a quella internazionale dei mercati farmaceutici e della regolazione, gli autori denunciano la tendenza a ridurre la complessità e l'evoluzione delle conoscenze scientifiche a verità dogmatiche con cui dividere, discriminare e governare la società. Nel caso dei vaccini e della salute, come già in quello dell'economia e delle politiche contemporanee in generale, la presunta natura "tecnica" e "inevitabile" delle decisioni erode sempre più pericolosamente gli spazi della democrazia. Prefazione di Giancarlo Pizza.