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Libri di Ian Mansbridge

I violini di Vivaldi e le figlie di Choro. Venezia-Cremona, la via della musica. Ediz. italiana e inglese

I violini di Vivaldi e le figlie di Choro. Venezia-Cremona, la via della musica. Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro in brossura

editore: MdV-Museo del Violino

anno edizione: 2021

pagine: 124

Alla fine del XVII secolo l'Ospedale della Pietà di Venezia era conosciuto come luogo di musica e le Figlie di Choro erano apprezzate coriste e musiciste. Abbandonate da neonate nella "scafetta" dell'Ospedale, venivano istruite nella musica e nel canto da celebri Maestri come Francesco Gasparini e Antonio Vivaldi. Il volume, dedicato alla mostra omonima (Cremona, Museo del Violino 5 maggio - 1 agosto 2021), illustra il contesto storico, la formazione musicale delle orfane dell'Ospedale, la produzione liutaria veneziana dell'epoca e gli strumenti della collezione dell'Istituto veneziano sopravvissuti fino ad oggi e per la prima volta studiati presso i centri di indagine liutaria presenti in Cremona e nello stesso Museo del Violino.
20,00

Maria Lai. Tenendo per mano il sole-Holding the sun by the hand

Maria Lai. Tenendo per mano il sole-Holding the sun by the hand

Libro: Libro in brossura

editore: 5 Continents Editions

anno edizione: 2019

pagine: 232

"Quanti palpiti emotivi e quante suggestioni di straordinaria attualità ci trasmettono la ricerca, la produzione artistica di una donna venuta al mondo cento anni fa nel cuore della Sardegna più remota, in un paesino dell'Ogliastra, protagonista di una lunga e originale parabola creativa. Maria Lai. Tenendo per mano il sole sprigiona tutta la forza magnetica di una figura che ha esplorato diverse tendenze e interpretato molteplici linguaggi mantenendo, però, una sua traccia inconfondibile, inimitabile. Dovuta, credo, alla sapienza con cui ha saputo rappresentare e reinventare tradizioni locali, simboli e strumenti di una cultura arcaica e rivolgersi ai contemporanei toccando corde tra le più fragili, in una società oscillante tra l'oblio del passato e l'irresponsabilità verso il futuro. Sono davvero felice sia il MAXXI a presentare la prima grande retrospettiva di Maria Lai. La mostra curata da Bartolomeo Pietromarchi e Luigia Lonardelli — affascinante per ricchezza di semplici materiali, oggetti, colori e tecniche che accendono i nostri sguardi e la nostra immaginazione — con oltre duecento opere esposte, dai lavori degli anni Sessanta fino ai più recenti, si dipana in una densa trama sensoriale e intellettuale. C'è come un filo luminoso che sembra riprendere la stessa tessitura sapiente infusa dall'estro e dalle mani dell'artista nelle varie stagioni del suo cammino. I Telai. I Libri cuciti. I ricami. Le sculture. I tappeti. Le Geografie. Le Fiabe. Maria Lai ci ha lasciato un tesoro di arte intima e universale, con un messaggio ancestrale e globale: ci porta alle radici del rapporto tra umanità e natura, tra identità personale e ritualità collettiva, tra racconto di sé e condivisione di legami con l'altro. È quasi un unico 'album' di parole, immagini, manufatti, atmosfere che non celano una mera testimonianza ma trasmettono un insegnamento: mettere assieme il visibile e l'invisibile, secondo la sua felice definizione del significato più profondo dell'arte. La mostra è ideata e realizzata dal MAXXI con l'Archivio Maria Lai e la Fondazione Stazione dell'Arte, ha il supporto della Fondazione di Sardegna e si avvale della generosa disponibilità di più di trenta tra prestatori e galleristi." (dalla Prefazione di Giovanna Melandri)
30,00

Monteverdi e Caravaggio, sonar stromenti e figurar la musica. Ediz. italiana e inglese

Monteverdi e Caravaggio, sonar stromenti e figurar la musica. Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro in brossura

editore: MdV-Museo del Violino

anno edizione: 2017

pagine: 160

Il titolo della mostra Monteverdi e Caravaggio, Sonar strumenti e figurar la musica (Museo del Violino, 8 aprile – 23 luglio 2017), di cui questo volume è fondamentale complemento, esprime felicemente lo stretto rapporto fra l’arte figurativa e quella dei suoni. Uno dei modi più consueti di rappresentarlo consiste nel fissare sulla tela gli oggetti che producono i suoni: gli strumenti. Questi possono apparire anche da soli, in attesa di un esecutore o da lui appena abbandonati dopo un concerto, oppure possono essere rappresentati insieme con il musico, come nel caso del Suonatore di Liuto (Caravaggio). In ogni caso i significati che queste “macchine sonore” assumono vanno ben oltre la semplice rappresentazione del reale. Ed è anche questo che gli strumenti esposti e qui descritti raccontano: il viaggio musicale dell’Orfeo di Claudio Monteverdi (1607), riprodotto in mostra dagli strumenti riportati nella partitura della prima edizione a stampa (1609), permettono di cogliere un fascio di storie parallele, dove i passi avventurosi nell’Ade del protagonista si confondono con quelli del compositore che cerca di aprire «la via naturale dell’imitatione». (C. Monteverdi, 22 ottobre 1633)
45,00

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