Libri di Giuseppe Recchia
Maledetti dalle fiamme
Giuseppe Recchia
Libro: Libro in brossura
editore: Watson
anno edizione: 2017
pagine: 326
“Le lotte intestine di Gomorra. Un piede nel logoro mondo reale e l'altro nell'incubo come in Stranger Things. E poi Touronne, pulsante e dannata: forse l'unica città per la quale Lovecraft avrebbe lasciato la sua stanza.” Alfonso Zarbo Touronne è un covo di disperati, fuggiti dalla Guerra Eterna. La chiamano la Città Libera ma è una terra malata, con un Governo corrotto che deve proteggere il suo dominio da un Tribunale pronto a condannare chiunque, mentre dal sottosuolo trasuda il marcio delle attività clandestine e delle lotte tra Capi. Varamir è un poco di buono: si fa chiamare Principe e sopravvive nei bassifondi soltanto grazie alla sua faccia tosta, alle menzogne e alla bravura con le carte. Nel lontano Ovest, suo fratello Iska ha risvegliato per sbaglio il potere di una delle Sorelle Nere, streghe votate alla distruzione dell'intero genere umano. La speranza è celata in antiche biblioteche, sepolte secoli prima, al sicuro, dagli ultimi grandi maghi. Tra ribaltamenti di potere, incursioni religiose e un mondo più infetto che mai, il lato oscuro del fantasy incombe sui Maledetti dalle fiamme.
Revisione contabile e due diligence in imprese ed enti minori
Giuseppe Recchia
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2008
pagine: 144
Hemingway for Cuba. Chi ha ucciso Ernest Hemingway?
Giuseppe Recchia
Libro: Libro in brossura
editore: Ethos
anno edizione: 2011
Chi ha ucciso Ernest Hemingway? La risposta a questa domanda è il cuore del plot di un libro che si legge come un romanzo giallo. Che inizia nel nome di Margot, una diciottenne bionda americana che giunge a Parigi e si reca nei luoghi sacri frequentati dal nonno. In uno di questi, nella celebre libreria Shakespeare and Company, incontra Joseph, uno scrittore italiano molto impegnato a ridar lustro a quella libreria che, nel 1922, grazie all'opera di Sylvia Beach, aveva pubblicato l'Ulisse di James Joyce. Margot racconta prima a Joseph e poi a Georges, un suo amico pugile e giornalista, quello che sa, dubbi compresi, sulla vera morte di Ernest, "il nonno". Da qui parte anche un racconto che in gran parte assume l'andamento di un thriller in cui compaiono la CIA, il Kgb e personaggi di ogni genere che pescano nel torbido. Man mano che la trama si sviluppa nasce il sospetto che qualcuno si sia divertito a mischiare le carte attorno ad Ernest Hemingway, con incidenti a catena fra Cuba e Venezia, tra Parigi, New York e l'Africa. Infine due colpi di fucile e un suicidio: ma i è suicidio davvero? E perché?