Libri di Giuliana Vitale
A Napoli nel Medio Evo. Tra vita di corte e vita cittadina
Giuliana Vitale
Libro
editore: Società Storia Patria Napoli
anno edizione: 2020
Percorsi urbani nel Mezzogiorno medievale
Giuliana Vitale
Libro: Libro in brossura
editore: Lavegliacarlone
anno edizione: 2016
pagine: 304
I "percorsi" ai quali fa riferimento il titolo sono costituiti dalle dinamiche socio-economiche e politiche prodotte dalla mobilità intercittadina di singoli soggetti (ad esempio, funzionari, mercanti, uomini d'affari, numerosissimi tra loro gli Amalfitani) o di gruppi umani, che, radicandosi nei centri meta della loro diaspora s'inserirono attraverso itinerari diversi nel contesto strutturale locale - l'attenzione è prevalentemente focalizzata sull'area pugliese- svolgendovi un ruolo talora incisivo. I "percorsi" oggetto di attenzione sono anche quelli che condussero talune famiglie (Della Marra, Pipino, Palagano ed altre) all'affermazione di varie forme di egemonia su città e territorio attraverso l'utilizzazione del sistema delle solidarietà parentali al cui centro fu il meccanismo degli scambi matrimoniali. Altri "percorsi" sui quali si sofferma la narrazione sono urbanistici, socio-topografici e residenziali nella loro evoluzione tra XII e XV secolo.
Ritualità monarchica, cerimonie e pratiche devozionali nella Napoli aragonese
Giuliana Vitale
Libro: Libro in brossura
editore: Lavegliacarlone
anno edizione: 2006
Nella Napoli aragonese eventi di forte impatto mediatico, quali incoronazioni, funerali, processioni, furono gli strumenti attraverso i quali la monarchia, la Chiesa locale e l'aristocrazia cercarono di garantirsi la massima visibilità politica e di trasmettere messaggi significativi, che a loro volta divenivano fattori creativi nella dinamica politica non solo interna, ma anche estera. La dinastia regia, infatti, oltre rivendicare mediante il linguaggio delle cerimonie la legittimità del proprio potere sia in rapporto ai sovrani aragonesi di Spagna sia nei confronti dei pontefici, dalla cui investitura dipendeva il riconoscimento della propria autorità sul Regno, cercò una propria sacralizzazione attraverso la promozione del culto di alcuni santi. L'aristocrazia, a sua volta, imitando la dinastia regnante, sviluppò una propria cerimonialità funeraria, rappresentativa dello status socio-economico e del prestigio politico sia dei defunti sia delle loro famiglie.