Libri di Gina Cambareri

Nell’istituto in cui insegna la giovane professoressa Maria Vittoria Cambioli, protagonista del romanzo, sembra di stare nel Purgatorio dantesco, la struttura è abitata da strani soggetti che rappresentano i vizi e le virtù degli uomini, le cui vicende si intrecciano profondamente. Maria Vittoria, purtroppo, si trova costretta a lavorare insieme alla sua nemesi, dopo diversi anni che non si frequentavano più, così i due passano il tempo a farsi la guerra sul lavoro, fino a quando non saranno costretti a collaborare e a passare molto tempo insieme. Fin dall’infanzia, i due sono legati da un’intesa profonda, che va oltre la semplice amicizia o attrazione, e che si manifesta come un legame irrefrenabile, che li unisce indissolubilmente, nonostante le barriere e gli ostacoli che si frappongono tra di loro. I due si trovano a condividere la stessa vita, nel liceo in cui Maria Vittoria insegna filosofia e storia, mentre Gianmarco è il giovane vicepreside, avido e iroso. Il destino, che non sempre segue un percorso ben definito, li allontana e li fa riavvicinare attraverso meccanismi strani. Riuscirà l'amore a trionfare sopra l'odio e il rancore che scorre tra le vene dei due?

Gina Cambareri, dopo "Domani mi sposo", con semplicità e ironia continua le onde dello stesso genere love. Narra la storia di due ragazzi, Francesca e Pietro, agghindati da sfiga e fortune. La loro storia inizia proprio quel benedetto "Venerdì 17". Buona lettura!

Domani mi sposo è un romanzo d’amore tra Anna e Gianluca, due personaggi tanto diversi ma pazzamente innamorati l'un l’altro. Storie che accadono tutti i giorni. Una serie generazionale che fa riflettere sulle relazioni pre-matrimoniali.“Non c’è nulla che dica per forza mi sposo, perché l’ho deciso io o lo ha deciso lui, ma meno te l’aspetti si possa dire, come fan tutte le donne, “domani mi sposo”, perché è accaduto senza aver calcolato quando!”

Il romanzo, a capitoli alterni, narra le vicissitudini avvenute in epoche e luoghi diversi, dal 1943 ad oggi, affrontate dalle due protagoniste, Ginevra e sua nonna Giovanna, detta Gio’, legate tra loro da un profondo legame di affetto. Le storie parallele delle due donne si rivelano, per Ginevra, attraverso la scoperta nel 2019 a Verona del duplice omicidio della madre Rosa e della nonna Gio’, avvenuto nella loro abitazione. Ginevra si sente moralmente responsabile, perché non si era recata immediatamente a casa delle stesse, a seguito di una preoccupante chiamata da parte della madre. Un messaggio sul suo cellulare infatti la fa deviare verso l'aeroporto per riabbracciare Vittorio, sua vecchia fiamma; insieme a lui trascorre diverse ore, fino a quando riceve una nuova telefonata della madre: «Ci stanno uccidendo…» Nel capitolo successivo ci troviamo, invece, nel 1943, in un paesino della Calabria, in chiesa, dove Giovanna, ormai vedova, sposa per procura un americano che neppure conosce. Questo per avere la possibilità di emigrare a New York, grazie all’aiuto del parroco don Fulgenzio, e sfuggire alle persecuzioni razziali degli ebrei, da parte del regime fascista.