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Libri di Gianantonio Valli

Sessantottismo. Radici ebraiche di una devastazione

Sessantottismo. Radici ebraiche di una devastazione

Gianantonio Valli

Libro: Copertina morbida

editore: Ritter

anno edizione: 2014

pagine: 210

18,00

Lo specchio infranto. Mito, storia, psicologia della visione del mondo ellenica

Lo specchio infranto. Mito, storia, psicologia della visione del mondo ellenica

Gianantonio Valli

Libro: Copertina morbida

editore: Ritter

anno edizione: 2015

pagine: 416

L'autore, nell'intento di determinare il significato più vero dei "Dialoghi con Leucò" di Cesare Pavese, si è trovato ad approfondire il significato dell'intera concezione del mondo ellenica, cosicché l'opera pavesiana è diventata, da fine, anche mezzo e filo conduttore per intendere il determinarsi di quel sistema di valori. Opera di intersezioni tematiche, il libro usa, soprattutto nell'ampia e preziosa documentazione delle note, una pluralità di linguaggi - psicologico, mitologico, scientifico, antropologico, sociologico, poetico, filosofico, storico - solidali ad esprimere con coerenza quella visione del mondo delle genti elleniche, fondata sulla tradizione indoeuropea comportante il concetto di caduta da un edenico stato di perfezione e quello di ascesa dura, sofferta, conquistata. Non falsa ascesa messianica, non perversa ascesa illuministica verso la Ragione tecnoscientista, ma ascesa e conquista di una più alta Coscienza, Memoria e Volontà, nell'ambito del divenire eterno dell'Essere.
28,00

Giudeobolscevismo. Il massacro del popolo russo

Giudeobolscevismo. Il massacro del popolo russo

Gianantonio Valli

Libro: Libro in brossura

editore: Ritter

anno edizione: 2014

pagine: 690

40,00

Sentimento del fascismo. Ambiguità esistenziale e coerenza poetica di Cesare Pavese

Sentimento del fascismo. Ambiguità esistenziale e coerenza poetica di Cesare Pavese

Gianantonio Valli

Libro: Libro in brossura

editore: Ritter

anno edizione: 2014

pagine: 156

La pubblicazione, nell'agosto 1990, del "taccuino segreto" di Cesare Pavese ha riaperto la questione del senso e della genuinità dell'antifascismo pavesiano. Quelle note demoliscono non solo la corrente interpretazione data dallo scrittore di una abusata cultura resistenzialista, ma rivelano a chiare lettere la disonestà intellettuale e la miseria morale degli esponenti di quella cultura. Costituiscono inoltre il tassello mancante, la prova concretamente storico-politica dell'adesione di Pavese alla visione "pagana" del mondo, della quale è stato ultimo portatore il fascismo europeo. Se del piano "alto", ideologico-filosofico, del fascismo pavesiano hanno testimoniato i "Dialoghi con Leuco", le notazioni del "taccuino" riaffermano con lucidità e puntuale coerenza l'adesione di Pavese a quel complesso ideologico ed esistenziale. Che Pavese non sia poi riuscito a mantenersi fedele a quel suo essere e sentire, questo lo si deve imputare oltre che alla sua intima debolezza caratteriale, al clima di pratica repressione e di terrorismo culturale imposto nel dopoguerra dall'intellighenzia antifascista. In appendice il testo integrale del "taccuino segreto".
18,00

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