Libri di Gabriel García Márquez
Ci vediamo in agosto
Gabriel García Márquez
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 108
Ogni anno, il 16 agosto, Ana Magdalena Bach - quasi cinquant'anni di età e una trentina di soddisfacente vita matrimoniale - raggiunge l'isola dei Caraibi dove è sepolta sua madre. Il traghetto, il taxi, un mazzo di gladioli e l'hotel: questo rituale esercita su di lei un irresistibile invito a trasformarsi - una volta all'anno - in un'altra donna, a esplorare la propria sensualità e a sondare la paura che silenziosa cova nel suo cuore. Lo stile inconfondibile di Gabriel García Márquez risplende in Ci vediamo in agosto, romanzo musicalissimo di variazioni sul tema che è nello stesso tempo un inno alla libertà, un omaggio alla femminilità, una riflessione sul mistero dell'amore e dei rimpianti. Un'esplorazione del desiderio che non si affievolisce con l'età; il dono inatteso di uno dei più grandi scrittori che il mondo abbia mai conosciuto.
Memoria delle mie puttane tristi
Gabriel García Márquez
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 144
"L'anno dei miei novant'anni decisi di regalarmi una notte di amore folle con un'adolescente vergine." Comincia così il romanzo di Gabriel Garcia Márquez. A raccontare è la voce dell'anziano protagonista, un giornalista eccentrico e solitario, che accanto a un'adolescente scopre il piacere inverosimile di contemplare il corpo nudo di una donna che dorme "senza le urgenze del desiderio o gli intralci del pudore". Scopre forse per la prima volta l'amore, quello che non ha mai cercato in tutte le donne che ha incontrato e conosciuto, trovando "l'inizio di una nuova vita a un'età in cui la maggior parte dei mortali è già morta".
L'autunno del patriarca
Gabriel García Márquez
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 220
«Il tema della dittatura è stato una costante della letteratura latino-americana fin dalle origini, e suppongo che continuerà a esserlo. È comprensibile, dato che il dittatore è l'unico personaggio mitologico che ha prodotto l'America Latina, e il suo ciclo è ben lontano dall'essere concluso. Ma, in realtà, a me non interessava tanto il personaggio in sé, quanto l'opportunità che mi offriva di riflettere sul potere. È un tema latente in tutti i miei romanzi. Perché ho sempre creduto che il potere assoluto sia la realizzazione più alta e più complessa dell'essere umano e che per questa ragione riassuma forse ogni sua grandezza e miseria.» Gabriel García Márquez
Il generale nel suo labirinto
Gabriel García Márquez
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2017
pagine: 212
Non ancora vecchio ma stremato dalle malattie, dalle delusioni e dal tradimento, il generale Simón Bolívar, "el Libertador", l'uomo che ha scosso l'America Latina dal giogo spagnolo, rivive come in un sogno i giorni eroici delle sue battaglie e le appassionate notti dei suoi numerosi amori. Nel lungo viaggio che lo riporta nei luoghi che lo videro trionfatore, Bolívar, ormai morente e circondato solo da un pugno di seguaci, riflette sul fallimento dell'ideale che lo ha perseguitato per tutta la vita: l'unità politica delle terre che lui ha liberato e che gruppi di profittatori dominano ormai senza possibilità di riscatto. Un romanzo epico e drammatico, velato di una tristezza fatale e pervaso da un poetico senso di ineluttabilità del destino con il quale García Márquez rende onore al più illustre e sfortunato degli eroi del suo paese.
Fidel. Un dialogo lungo trent'anni
Gianni Minà
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2024
pagine: 552
Era il 1974 quando Gianni Minà incontrò per la prima volta faccia a faccia Fidel Castro, in occasione di un match di boxe all’Avana. Nel tunnel che conduceva agli spogliatoi dei pugili gli rivolse alcune domande, alle quali il líder máximo replicò: «Dovremmo vederci in ufficio, per rispondere a tutto. Siamo in piedi, qui». Qualunque altro giornalista avrebbe considerato quella di Fidel una risposta di cortesia, ma non Minà, che da quel giorno lavorò incessantemente per dare seguito all’invito, fino a ottenere, nel 1987 e di nuovo nel 1990, le due interviste più lunghe mai rilasciate da Castro a un giornalista occidentale. Due autentici scoop, seguiti da altri due incontri, l’ultimo dei quali, nel 2015, un anno prima che Fidel morisse, in occasione della visita di papa Francesco a Cuba. Proposte per la prima volta assieme, queste quattro interviste rappresentano un’occasione unica per riflettere su una Rivoluzione tra le più longeve della storia, al netto sia delle mitizzazioni che delle condanne a priori. Dagli anni della rivolta contro il regime di Fulgencio Batista all’amicizia e al sodalizio con Che Guevara; dall’embargo statunitense e il disastro della Baia dei Porci alla crisi missilistica; dai rapporti con l’Unione Sovietica alla lunga stagione delle riforme economiche; dalla questione dei diritti umani agli scenari post-guerra fredda e al ruolo della Chiesa cattolica come facilitatrice di nuove forme di dialogo, Fidel non si sottrae al confronto, né Minà al compito di porre domande scomode. Ne emerge il ritratto di un uomo complesso e di grande spessore, in grado di far coesistere luci e ombre, e di intuire con grande anticipo i problemi del nuovo millennio.
Cronaca di una morte annunciata
Gabriel García Márquez
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 132
Santiago Nasar morirà. I gemelli Vicario hanno già affilato i loro coltelli nel negozio di Faustino Santos. A Manaure, «villaggio bruciato dal sale dei Caraibi», lo sanno tutti: presto i fratelli della bella quanto svanita Ángela vendicheranno l'onore di quella verginità rubatale in modo misterioso dall'aitante Santiago, ricco rampollo della locale colonia araba. Tutti lo sanno, ma nessuno fa nulla per impedirlo: non la madre della vittima designata, non il parroco, non l'alcalde, neppure una delle numerose fanciulle che spasimano per il Nasar. E così la morte annunciata lo sorprende nel fulgore di una splendida mattinata tropicale. Ma non per agguato o per trappola: un destino bizzarro e crudele fa sì che la fine di Santiago si compia per un concorso di fatalità ed equivoci. Basato su un fatto reale, "Cronaca di una morte annunciata" rappresenta uno dei vertici della narrativa di García Márquez: un romanzo che sa fondere i toni della tragedia antica con il ritmo di una detective story in una grandiosa allegoria dell'assurdità della vita.
Dell'amore e di altri demoni
Gabriel García Márquez
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 144
Dalla lapide spezzata di una antica tomba nel convento delle clarisse di Cartagena emerge una lunghissima chioma rossa. Da questo evento cui il giovane García Márquez, allora cronista alle prime armi, si trovò ad assistere, scaturisce "Dell'amore e di altri demoni". Al centro della vicenda, ambientata in una Cartagena de Indias perduta in un vago e oscuro passato coloniale, sospeso tra il possibile e il misterioso, c'è una passione innaturale e distruttiva che vede protagonisti una bellissima bambina morsa da un cane rabbioso, un medico negromante e un giovane esorcista posseduto dal mal d'amore. Unendo la logica di Calderón de la Barca e l'ironia di Cervantes, García Márquez dà vita a pagine di struggente poesia e di emozionato pudore: una prosa insolitamente scarna ed essenziale, una scrittura decantata e limpida che avvincono il lettore, trascinandolo in un enigmatico universo capace di travolgere i sensi e i sentimenti. Tutto ciò in nome di una passione erotica che diventa malattia, metafora della letteratura e della vita.
Cent'anni di solitudine
Gabriel García Márquez
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2021
pagine: 384
Da José Arcadio ad Aureliano Babilonia, dalla scoperta del ghiaccio alle pergamene dello zingaro Melquíades finalmente decifrate: cent'anni di solitudine della grande famiglia Buendía, i cui componenti vengono al mondo, si accoppiano e muoiono per inseguire un destino ineluttabile. Con questo romanzo tumultuoso che usa i toni della favola, sorretto da un linguaggio portentoso e da un'inarrestabile fantasia, Gabriel García Márquez ha saputo rifondare la realtà e, attraverso Macondo, il mitico villaggio sperduto fra le paludi, creare un vero e proprio paradigma dell'esistenza umana. In questo universo di solitudini incrociate, impenetrabili ed eterne, galleggia una moltitudine di eroi predestinati alla sconfitta, cui fanno da contraltare la solidità e la sensatezza dei personaggi femminili. Con la sua forza, il suo bagaglio di visioni e di prodigi, con la sua capacità di reinventare il mondo, "Cent'anni di solitudine" è il libro rivelazione che ha rivoluzionato il modo di narrare e ha aperto alla forma romanzo una nuova stagione di successi. Un capolavoro insuperato e insuperabile, un racconto tra i più amati di ogni tempo, un «romanzo ideale», secondo le parole dello stesso autore, «capace di rivoltare la realtà per mostrarne il rovescio».
Come si scrive un racconto
Gabriel García Márquez
Libro: Copertina morbida
editore: Demetra
anno edizione: 2009
pagine: 320
In tredici seminari di scrittura creativa, il Premio Nobel per la letteratura Gabriel Garcia Màrquez spiega ai suoi allievi i segreti, le tecniche, le insidie in mezzo a cui ogni aspirante scrittore deve imparare a destreggiarsi per dare un senso compiuto alla propria fantasia creativa e per scrivere racconti. "Cominciamo dall'inizio. Un giorno mi hanno chiamato dalla televisione chiedendomi tredici storie d'amore ambientate in America latina. Siccome avevo un laboratorio di sceneggiatura in Messico ho detto a quelli del corso: - Abbiamo bisogno di tredici storie d'amore di mezz'ora l'una. Il giorno dopo mi hanno portato quattordici idee. È stato sorprendente...". Saper scrivere, avverte Gabriel García Márquez, non è affatto un dono di natura. Per trasformare un'intuizione, un'idea in una narrazione capace di catturare il pubblico ci vuole infatti un solo, elementare requisito: non cominciare mai a scrivere "se non si è convinti di essere migliori di Cervantes!".
Nessuno scrive al colonnello
Gabriel García Márquez
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 1998
pagine: 76
"Nessuno scrive al colonnello" costituisce un prezioso tassello di quel ciclo di Macondo che troverà la sua grande sintesi in "Cent'anni di solitudine". Il vecchio militare in attesa da quindici anni di una pensione che non arriva mai e che sacrifica persino i magri pasti per allevare un gallo da combattimento da cui si aspetta scommesse e guadagni, appartiene alla galleria di ritratti maschili di cui è ricco l'universo di Macondo. La sua semplicità ne fa uno tra i più riusciti personaggi dello scrittore.