Libri di G. P. Caprettini (cur.)
Forma breve
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 664
Il presente volume è uno degli esiti di un convegno internazionale che si è tenuto presso l'Università di Torino dal 7 al 9 aprile 2014. L'idea di organizzare un convegno sulla "forma breve" è nata, da un lato, dalla rilevazione della costante presenza della forma breve in ogni epoca e ambiente culturale, attestata e documentata nel tempo, impegnata nella creazione di forme essenziali e minime di grande e illimitata potenzialità germinativa; dall'altro, come segnalazione di un processo creativo, di un concetto operativo, di un 'fare' artistico in atto, che opera producendo, con inesauribile dinamicità e vigore, riscritture, ricombinazioni, incroci, ibridazioni e rifunzionalizzazioni dei suoi elementi costitutivi nei vari generi e modelli. Sempre ponendosi non quale episodica, occasionale e improvvisata creazione o esercizio di stile, ma piuttosto come necessario e strategico, spesso rivoluzionario, strumento di creazione artistica, a un tempo unicum e multiplo, "originale" e replica. Con la convinzione che la dinamicità, la vitalità, l'insorgenza del nuovo e insieme la permanenza e la tenuta della forma breve come istanza ricorrente e ineludibile siano da sottoporre a una costante riconsiderazione e verifica critica, il convegno ha inteso offrire l'occasione per una rinnovata analisi e discussione, di cui il volume ora presentato è concreta testimonianza.
Il ballo dei pescicani. Storia di un forzato
Aldo Pomini
Libro: Copertina morbida
editore: Giometti & Antonello
anno edizione: 2016
pagine: 282
I libri che spingono a pensare facendo sorridere sono rari, e molto spesso sono frutti più o meno fortuiti di esperienze anomale, straordinarie. Anche nel caso de "Il ballo dei pescicani", autobiografia-romanzo-testimonianza di un irregolare puro, ci si trova di fronte a una sorta di anomalia della letteratura, un'eccezione alla regola, tanto più perché Aldo Pomini (1911-1979) non è un letterato, e forse non è nemmeno uno scrittore, se per scrittore si intende chi fa della scrittura una professione. Pomini, al contrario, è scrittore per accidente, per grazia. Nato a Bange, nel cuneese, e trasferitosi bambino a Tolone, cresce in un ambiente proletario e finisce per diventare un piccolo delinquente. A causa di una rapina maldestramente fallita ad un ufficio postale, sarà condannato ai lavori forzati, che sconterà in quella Guyana francese diventata famosa anche grazie al bestseller "Papillon". È la storia di questa prigionia che si racconta nel libro, con i tentativi di fuga e i suoi colpi di scena, nel mondo variegato e mirabolante di coloro che noi borghesi - come scrive Pasolini nella recensione che fece di questo libro nel 1974, qui ripubblicata - chiamiamo «banditi». È una realtà che confina con l'allucinazione, anche per il linguaggio «in purezza» usato da Pomini per descriverla, spontaneo, sgangherato e imprevedibile, in cui si mischiano francesismi e ispanismi, l'italiano regionale popolare, il patois provenzale, le parole gergali dei galeotti e della mala. Un linguaggio che è tutto il suo autore, e dà corpo a un'opera che, come dice il curatore nella prefazione, «è il frutto di un patto dell'autore con se stesso prima che col lettore: dirsi quello che è stato e quindi fare in modo che il lettore non legga ma ricordi quello che lui sta raccontando. Il lettore diventa un socio delle sue malefatte, un compagno della sua prigionia, un fantasmagorico testimone-spettatore, e la sua partecipazione ha i tratti irregolari di una logica immaginifica, la lettura è un ascolto, l'immersione nel resoconto di un sogno». Il testo di Pier Paolo Pasolini riproduce la versione pubblicata in "Descrizione di descrizioni".
Fare televisione
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2005
pagine: 216
Il volume presenta la tecnologia e le regole fondamentali di linguaggio necessari per fare televisione in modo accurato e professionale. Se si conoscono infatti i meccanismi del mezzo attraverso il quale si trasmettono i messaggi, potranno aumentare le capacità critiche e la voglia di sperimentare nuovi percorsi comunicativi. Se la televisione tradizionale sta cambiando a vista d'occhio, le conseguenze della digitalizzazione del mezzo televisivo richiedono nuovi sforzi progettuali e specifica preparazione culturale. In questa prospettiva si propongono, quindi, le differenti percezioni che gli utenti hanno del mezzo televisivo, le ridefinizioni di cosa sia il testo televisivo in vista delle nuove forme di distribuzione e di fruizione.
Comunicazione
Libro: Copertina morbida
editore: Vallardi A.
anno edizione: 2000
pagine: 235
Gli argomenti trattati sono: Elementi di storia della comunicazione; I modelli di Shannon-Weaver, Jakobson, Lotman, Watzlawick; I segni secondo Peirce, Saussure e Hjelmslev; Il discorso, il corpo, l'immagine; Comunicazione letteraria e testuale; Comunicazione visiva, musica, cinema, TV; Pubblicità e comunicazione d'impresa; Pc, Internet, telefonia cellulare, TV, digitale e interattiva; Retorica, filosofia del linguaggio, semiotica, linguistica, psicologia e sociologia della comunicazione.

