Libri di G. De Donato (cur.)
Oltre la paura. Percorsi nella scrittura di Carlo Levi. Atti del Convegno nazionale di studi (Roma, 12-13 novembre 2007)
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2008
pagine: 151
Quattordici studiosi di varie competenze rileggono le parole chiave del vocabolario di Carlo Levi, molte delle quali ancora cariche di tensioni irrisolte: paura, patria, emigrazione, memoria, mito. Vengono ripercorsi alcuni dei saggi leviani più significativi pubblicati nei nove volumi delle "Opere in prosa" di Carlo Levi. Le recenti traduzioni anche in paesi extraeuropei di alcuni testi meno noti di questo autore di culto, documentano, col passare degli anni, un crescente interesse per il suo pensiero eccentrico. Come raccogliere sotto uno stesso titolo un ventaglio di tematiche così ampio? Levi è un autore estremamente "compatto" nel senso che il suo universo di valori, di idee, di linguaggi si presenta coeso e ben caratterizzato, indipendentemente dal fatto che dipinga, o scriva opere letterarie, saggi o poesie. Il titolo "Oltre la paura" può compendiare il senso complessivo di un percorso: la sua attualità sembra riposta nel gran bisogno collettivo di essere rassicurati nella crisi epocale che attraversa la condizione umana, le società e le culture, a fronte di mutamenti e fratture profonde della civiltà contemporanea. Interpretiamo allora l'opera leviana come un'incrollabile, laica, coraggiosa esemplificazione della possibilità concreta di superare la paralisi della crisi e aprirci liberamente al mondo.
Le ragioni dei topi. Storie di animali
Carlo Levi
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2004
pagine: 196
Un "Bestiario" in ordine alfabetico di citazioni riferite alla presenza di animali nei libri di Levi e un inedito che costituiva probabilmente l'inizio di un romanzo, e che uscì in sedici articoli su "La Stampa" fra il 1957 e il 1962. Per Levi il sentimento che lega uomo e animale, soprattutto nel mondo contadino, è forte e antico. Gli animali sono una via d'accesso a un mondo non ancora "sterilizzato" dalla ragione: un mondo in cui il quotidiano è un miracolo, in cui ogni cosa appare sempre per la prima volta ed è straordinaria. Il legame tra animale e natura testimonia la ferita insanabile dell'uomo, che con l'industrializzazione ha irrimediabilmente modificato lo scenario naturale, recidendo il legame con la sua autentica identità.