Libri di Franz Metcalf
Che cosa direbbe il Buddha
Franz Metcalf
Libro: Libro rilegato
editore: Armenia
anno edizione: 2006
pagine: 256
Gli insegnamenti del Buddha offrono risposte concrete ai grandi dilemmi esistenziali e ai problemi del vivere quotidiano. Ai lettori afflitti da questioni personali o esistenziali Franz Metcalf propone di mettersi "nei panni del Buddha" e, prima di prendere una qualsiasi decisione, di rivolgere a se stessi la domanda: "Come si comporterebbe il Buddha?". La saggia parola del maestro dirime contrasti che spaziano dal materialismo alle relazioni con il prossimo, dai tormenti riguardo alla propria identità al significato della nostra presenza su questa terra. Il lettore, aprendo il libro a una pagina qualsiasi, grazie alla sapiente e garbata rielaborazione dei precetti buddhisti operata dall'autore, potrà ricevere la risposta ai suoi dubbi e scoprire una filosofia di vita di inalterata attualità.
Buddha in ufficio
Franz Metcalf, Gallagher B. Hateley
Libro: Libro in brossura
editore: Eco (Milano)
anno edizione: 2005
pagine: 251
In questo libro gli autori raccolgono gli insegnamenti del Buddha per aiutare impiegati, manager e dirigenti d'azienda a non accumulare stress sul lavoro e a trascorrere piacevolmente e proficuamente il proprio tempo in ufficio. Chiedendosi come il Buddha si comporterebbe in 101 situazioni tipiche che ci ritroviamo ad affrontare quando sediamo dietro la scrivania, i due autori dimostrano l'attualità e la validità della saggezza orientale per raggiungere il successo professionale, sia a livello personale sia nel lavoro d'équipe.
Che cosa direbbe il Buddha
Franz Metcalf
Libro: Libro rilegato
editore: Armenia
anno edizione: 2001
pagine: 244
Il Buddha ci paragona a dei poveri pesci, così come loro boccheggiano in un fiume dove scarseggia l'acqua noi freneticamente concupiamo l'effimero. Cerchiamo forse anche noi acque più profonde? Oppure, verità più triste di tutte le altre, difendiamo strenuamente dei beni che ci saranno del tutto inutili al cospetto della morte? Tutti noi dobbiamo ricordarci che quanto possediamo di più importante è la vita stessa e anche questa ci viene concessa soltanto in prestito. Il Buddha non ci vieta di goderci tutto ciò che è bello e che siamo così fortunati di possedere, ma ci invita a non lasciarci distrarre da quello che è il nostro vero compito su questa terra.