Libri di Franco Maria Viganò
Ammonio
Franco Maria Viganò
Libro: Libro in brossura
editore: CN
anno edizione: 2024
pagine: 248
La vita, la morte, gli ospedali, la malattia, l’amore, la vecchiaia, la sensualità. Domande prive di risposte. I personaggi e l’io narrante che ritornano. Questi gli ingredienti di Ammonio e delle sue microstorie che sembrano quasi un romanzo a puntate. Un susseguirsi di episodi che mettono al centro relazioni ed esistenze, in cui i sentimenti, a partire dalla tristezza e dalla nostalgia, restituiscono la non linearità della vita umana. Cosimo Argentina, autore della prefazione, scrive: «Ammonio è la somma di porzioni singole di esistenze che, unite, ricucite insieme, fanno una vita».
Di cosa scriviamo quando scriviamo poesie
Franco Maria Viganò
Libro: Libro in brossura
editore: Il Rio
anno edizione: 2024
pagine: 120
“Di cosa scriviamo quando scriviamo poesie” è una silloge di liriche libere in cui, come nota Cosimo Argentina (autore della prefazione), Franco Maria Viganò diventa il Bianconiglio «che seguiamo attraverso le parole, i versi, le riflessioni e soprattutto le immagini che rende sulla pagina con tocco lieve e felice anche nel dolore». In ogni poesia l’autore si rivolge a un interlocutore, con cui condivide istanti di vita vera, prestando una nuova attenzione al mondo che ci circonda che pare retto da una «onirica forza d’animo».
Cattiverie
Franco Maria Viganò
Libro: Libro in brossura
editore: Il Rio
anno edizione: 2021
"Cattiverie" è una serie di scritti aneddotici, di celeri schizzi sotto forma di racconto brevissimo; disegnano episodi autobiografici e non oltre ad alcuni inventati; circostanze di carveriana memoria, aspre, ciniche, sofferenti e sofferte in apparente inerzia; celebrazioni spontanee di persone marginali in veste di omaggi alla sconfitta; pulsioni erotiche tutt'uno con sensi panici. Mario, Dario, Thea e Maria ne sono i protagonisti acronimi; in loro assenza, profonde sensazioni anonime di finti sconosciuti. Lo scenario muta dalla cronaca all'introspezione acuminata; traversando situazioni sfacciate di droga, terrorismo, sesso, morte e malattia, e atmosfere plasmate da minimi sentimenti zitti e piccole variazioni di luce, i sacri minuti senza storia. Senza morale né moralismo: solo la purezza del disagio sbocciata dalla fatica di vivere.