Libri di Francesco Solitario
La donna nell'acquario
Cristina Pennavaja
Libro: Libro in brossura
editore: Prometheus
anno edizione: 2025
pagine: 104
La ricezione critica in Italia di Ananda K. Coomaraswamy
Francesco Solitario
Libro
editore: Prometheus
anno edizione: 1992
pagine: 104
Palaz. L'intervallo perduto e lo shi-kan
Francesco Solitario
Libro
editore: Prometheus
anno edizione: 1994
pagine: 76
Antonio Tari nella «Critica» di Benedetto Croce. Contributo per un recupero
Francesco Solitario
Libro
editore: Prometheus
anno edizione: 1998
pagine: 184
L'estetica reale di Antonio Tari
Francesco Solitario
Libro
editore: Prometheus
anno edizione: 2003
pagine: 584
Il linguaggio poetico tra silenzio e parola assoluta
Francesco Solitario
Libro
editore: Prometheus
anno edizione: 2012
pagine: 224
Trame di luce-Webs of light
Francesco Solitario
Libro
editore: Prometheus
anno edizione: 2012
pagine: 112
La mia creatura
Komil Teresa Singh
Libro: Libro in brossura
editore: Prometheus
anno edizione: 2024
pagine: 80
«Leggere questa raccolta di poesie di Komil Teresa Singh, non ancora diciottenne, si rimane colpiti sia dalla freschezza e dall’intensità passionale delle sue liriche, sia da una ispirazione pulita, di sentimenti, soprattutto d’amore, puri e tersi, che talora nascondono un sottile e appena accennato erotismo. Le immagini poetiche sono talora forti, di notevole intensità esistenziale, talora leggerissime, come nuvole passeggere. In queste dicotomie lei si muove, sospesa fra tradizione occidentale e orientale, con estrema facilità, superiore alla sua età. La sua ispirazione poetica e il suo poetare riecheggiano talora le sue origini Sikh e talaltra l’asprezza e l’asciuttezza della terra sarda. Così il retaggio poetico occidentale classico si sposa alla tradizione eccelsa della poesia indiana, basti ricordare Tagore, ma pure di altri grandi nomi della letteratura indiana moderna, anche omonimi di Komil Teresa Singh, come Mohan Singh e il suo romanticismo, oppure Bhai Vir Singh, poeta, studioso e teologo indiano del movimento di rinascita Sikh, considerato il principe della letteratura panjabi moderna». (dalla nota introduttiva di Francesco Solitario)
Partire
Paolo Pezzaglia
Libro: Libro in brossura
editore: Prometheus
anno edizione: 2018
pagine: 280
"Paolo Pezzaglia, devoto alla poesia in una sua maniera originale, intensa e duratura, vicina allo spirito mitomodernista, ora raccoglie la sua produzione, e il lettore può trovare nelle pagine di un unico volume il meglio di quanto questo autore ci ha dato. Diciamo subito com’è il suo mondo: c’è la realtà, la sua realtà di lombardo cresciuto nel momento magico dell’industria italiana, ma c’è anche la sua realtà di viaggiatore e di conoscitore del mondo simbolico, occidentale e orientale, di appassionato di miti, visionario e capace di intessere immagini folgoranti. […] Capita alla poesia di Pezzaglia di crescere con gli anni, con una saggezza spirituale e una identità stilistica che mi piace sottolineare. […] C’è una sottotraccia orientale che emerge spesso nella poesia di Pezzaglia e la vivifica: la leggerezza Zen e Shinto, in diverse acute ed eleganti prove sulla metrica dell’haiku, la profondità simbolica abissale della cosmologia indù, raffigurata in Brahma e in Shiva. In 'Partire', il tema del viaggio, che corre lungo tutti i versi di questo volume, prende intonazioni e trasparenze metafisiche." (dalla introduzione di Giuseppe Conte)

