Libri di Francesco Cortelloni

Firenze. In un bar, un gruppo di amici progetta di fare un quadro con le ceneri umane. Un progetto artistico sulla morte che si trasforma in un percorso torbido verso l’ignoto. L’ambizione di catturare i colori dell’eternità conduce i protagonisti in un labirinto di incubi e tensioni, dove il confine tra realtà e follia si fa sempre più sottile. Un quadro misterioso, un patto indecifrabile e una serie di coincidenze sinistre trascinano i personaggi in una spirale di paura, dove ogni risposta sembra celare nuovi inquietanti interrogativi. Un giallo macabro e grottesco che avvolge il lettore in un’atmosfera densa di mistero e orrore, fino a un finale che lascia il fiato sospeso. E una domanda che riecheggia insistente. Cosa diavolo c’entra la salma di Mike Bongiorno?

Il sonno della ragione genera mostri, afferma Goya. E se fosse: il sogno della ragione genera incubi? Dopo il ritrovamento di un vecchio libro nello scantinato di una casa e l’avvistamento della cometa di Halley nella volta celeste, nove amici si trovano a fare i conti con una serie di delitti, segnati da coincidenze troppo frequenti per essere casuali. E mentre la morte si avvicina, facendo sbocciare reciproci sospetti, un solo interrogativo: come fare per poterle sfuggire? Un passo dopo l’altro, inesorabilmente, i personaggi scendono verso la parte più diabolica e oscura di sé attraverso la paura, che, amplificata da suggestioni maligne e da una follia sottile, si insinua nelle loro incertezze. Ispirato al capolavoro di Agatha Christie “Dieci piccoli indiani”, "Il trattato dei sogni e degli incubi" riprende la struttura del giallo dai risvolti inaspettati, ma l’autore individua e sviscera il gioco di ombre e intrighi, in un alternarsi di sogni e realtà che trascinano il lettore dentro l’incubo della vera storia di un libro maledetto.